Quest’anno, l’evento ha acquisito un significato ancora più profondo con la partecipazione di una rappresentanza della Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, su invito del Parroco Don Luigi Cacciapuoti rivolto al Delegato, il Nob. Don Manuel de Goyzueta di Toverena, dei Marchesi di Toverena e Trentinara, Cavaliere di Giustizia.
La Processione Storico-Liturgica di Maria Santissima Addolorata è uno degli eventi annuali più attesi e partecipati dalla popolazione frignanese. Questo momento di fede intenso ed emozionante rafforza il legame della comunità con le proprie radici, tradizioni e cultura, oltre che con la profonda e millenaria devozione verso Maria Santissima Addolorata.
Facevano parte della rappresentanza dei Cavalieri Costantiniani, guidata dall’Arch. Carlo Iavazzo, Cavaliere di Merito, che ha curato i rapporti con il Parroco e con il Comitato organizzatore, il Responsabile della Comunicazione della Delegazione Prof. Antonio De Stefano, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento; Col. Nicola Amodeo, Cavaliere di Merito; ed i Cavalieri di Ufficio Magg. Bruno Di Palma, Mar. Roberto Russo e C. Magg. Andrea Albertini.
Dopo la parte teatralizzata, tenutasi sul sagrato della Parrocchia e rappresentante il Processo a Gesù tratto dal Vangelo secondo Giovanni, la Processione Storico-Liturgica, guidata dal Sindaco di Frignano, Dott. Lucio Santarpia, e da alcuni membri dell’amministrazione comunale, partita da piazzetta Mazzini, ha percorso corso Europa e piazza della Repubblica (da dove è partita e rientrata la parte liturgica), per proseguire poi in un lungo tragitto di circa sei chilometri lungo le vie della cittadina, raggiungendo anche i Paesi limitrofi, con i balconi addobbati con preziosi drappi rossi, luci e fiori.
L’aspetto storico della processione si è affiancato alla parte liturgica, con la solenne presenza della croce nuda in legno portata da quattro uomini in abito scuro, seguita dal coro composto da circa un centinaio tra bambini, donne e uomini della comunità frignanese, tutti in abito e velo nero, diretto dal Maestro Antonio Gentile. Accompagnati dalla banda di musica composta da circa quaranta strumentisti, diretta dal Maestro Pasquale Izzo, il coro ha eseguito vari canti liturgici, tra cui A questo fiero tronco e Ai tuoi Piedi o bella Madre, dedicati a Maria Santissima Addolorata.
Al coro e alla banda musicali seguivano i “Martiri”, un gruppo di bambini del catechismo che hanno portato i simboli della Passione e la Sacra Sindone. Poi i Cavalieri Costantiniani; il Parroco dei Santi Nazario e Celso di Frignano, Don Luigi Cacciapuoti; il Collaboratore Parrocchiale di Santa Maria La Nova di Aversa, Don Rodolfo Paldetti; il Padre Passionista Pasqualino da Teramo del convento di Napoli; il Diacono, Prof. Antonio Vitale, ed alcuni ministranti e chierichetti.
Seguivano poi le antiche statue del Cristo Morto e della Mater Dolorosa, trasportate dalle Portatrici della Madonna Addolorata, in abito lungo nero e il volto coperto dal velo nero, e dai Portatori di Gesù Morto, anche loro in abito lungo nero.
Ritornata alla chiesa dei Santi Nazario e Celso in piazza della Repubblica, mentre la parte storica si è diretta verso il luogo per il cambio degli abiti, la liturgica si è fermata sul sagrato, dove a conclusione delle preghiere, il Parroco ed il Padre Passionista hanno espresso parole di ringraziamento per le autorità presenti, il Comitato organizzatore e i cittadini, sottolineando l’apprezzamento per la partecipazione dei Cavalieri Costantiniani. Quindi, le statue sono rientrate in chiesa, accompagnate dagli inni dedicati alla Madonna, intonati dal Coro e dalla Banda Musicale.
Parole di apprezzamento e di ringraziamento sono giunte anche dal Sindaco: «Un sentito e cordiale ringraziamento da parte dell’Amministrazione Comunale a tutti quelli che hanno contribuito al brillante svolgimento di questo sacro rito che può essere considerato ormai un patrimonio immateriale del nostro Paese. Ai parroci Don Luigi Cacciapuoti e Don Roberto Caterino, ai rappresentanti del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, al Comitato di Maria Santissima Addolorata, ai personaggi della processione, ai rappresentanti della comunità dello Sri Lanka, all’associazione Frignano a Cavallo, alla Protezione civile di Frignano, di Villa di Briano, di San Marcellino e di Casaluce, alla Polizia municipale locale, alla Stazione dei Carabinieri locale, alla Croce Rossa di Caserta, all’encomiabile Luca Marino, va tutta la nostra riconoscenza e il nostro apprezzamento».
La storia della processione di Frignano
La processione di Frignano ha più di un quarto di secolo, ottenendo nel 2015 il patrocinio della Regione Campania. Nata nei primi anni del dopoguerra, si teneva solo nella parte liturgica con il trasporto delle statue del Cristo Morto e della Addolorata per le strade della cittadina casertana. Successivamente si è sviluppata nel tempo fino a raggiungere le dimensioni attuali. Sia la rappresentazione storica, che la parte liturgica della processione è curata e organizzata dal Comitato Maria Santissima Addolorata, presieduto dal Parroco della Parrocchia-Chiesa Madre dei Santi Nazario e Celso di Frignano.
Nel 1947, un sacerdote di Cesa, Don Cesare Copersino, introdusse la presenza dei predicatori passionisti e un primo quadro storico con un figurante che impersonava il Cristo che trasportava la Croce. Nel 1992 la processione ha avuto una svolta, con l’introduzione di ulteriori e vari personaggi fino a circa gli anni 2000. Fino al 2001 la processione si svolgeva la Domenica delle Palme. Successivamente il Vescovo di Aversa, Mons. Mario Milani, decise di spostarla alla domenica antecedente. Per il l’anno 2025, anno giubilare, il Comitato organizzatore prevede di avere due momenti diversi, ed in giorni diversi, per la processione storico-liturgica e per la rappresentazione dell’intero processo al Cristo.
La parte storica della processione si divide in vari tronconi e quadri rappresentativi
Il primo troncone è la rappresentazione della cavalleria romana, con vari cavalieri in abito, bighe, quadrighe ecc. sfilanti al suono di varie musiche trionfali. Poi segue la raffigurazione del Profeta Isaia, i quattro Evangelisti, San Giovanni Battista, Zaccaria e Santa Elisabetta. Poi ancora la Sacra Famiglia al ritorno dall’Egitto, la Madonna, San Giuseppe e Gesù all’età di circa sei anni. Seguono Simeone e la Profetessa Anna, e la scena del ritrovamento di Gesù nel tempio all’età di circa dodici anni. Successivamente entrano in scena la Samaritana, Zaccheo e la moglie, un pastore portatore di agnelli con vari personaggi in rappresentanza delle tradizioni, usi e costumi del popolo ebraico. Per questa rappresentazione è stata fatta un’apposita ricerca da uno dei membri del Comitato Maria Santissima Addolorata al ghetto di Roma. Per le usanze degli Ebrei di 2000 anni fa, ha ricevuto indicazioni dal Rabbino di Roma, con il quale ha avuto vari contatti.
Il secondo troncone rappresenta la Vita pubblica di Cristo. I personaggi ed i quadri rappresentati sono: l’Adultera, una coppia di ricchi Beduini con vesti sfarzose, la resurrezione di Lazzaro, il sacerdote dell’accusa con gli scribi accusatori, il Cenacolo, Gesù tra gli Apostoli con Giuda Iscariota. Segue il processo e la Passione di Cristo, con il capoguardia e le guardie del Tempio, i servi del Tempio con il candelabro ebraico a nove braccia e le Tavole della Legge. Il primo processo di Cristo, avvenuto nella notte tra il Giovedì e Venerdì Santo, con il Sommo Sacerdote Anna, con gli altri sacerdoti e Caifa, il suo genero. Segue una rappresentazione della Corte di Erode, con un capo guardia e le sue guardie, i personaggi di Erode, Salomè, il boia, Erodiade, una coppia dei Tetrarchi, i paggetti e la corte di ancelle, una veggente ed i musici che rallegravano la corte.
Nel terzo troncone viene rappresentato e messo in risalto la cultura conquistatrice di Roma nei confronti della Giudea: il Pretorio, con una rappresentazione dalla Decima Legione (un Aquilifero con elmo con Cane, di razza Corso Romano, vari Aquiliferi, due con elmo con Cinghiale, due con Leopardi, due con Lupi e due con Volpi. A seguire Il Tribuno, il Centurione ed il Decurione con i Solidati). Posto in mezzo ai soldati l’Ecce Homo e Barabba. Subito dopo i Fasci Romani con i Senatori, una Patrizia Romana in ricche vesti, portatrice dello Scettro Imperiale (con aquila romana e bastone di avorio di 70 cm), i paggi di Pilato, Ponzio Pilato e Claudia Valeria Procula, moglie di Pilato, le Ancelle di Claudia, le Vestali, un lettore Romano, che proclama la condanna a morte di Cristo, Gesù sotto la croce con i flagellatori, il Buon Ladrone, San Disma, e Mal Ladrone con i Soldati di scorta.
Il quarto troncone rappresenta la Via dolorosa ed il Processo a Gesù. Nella Via dolorosa sono rappresentati le figure del Cireneo, della Veronica, una figurazione del Calvario con Maria Addolorata e Giovanni Evangelista, la Maddalena, le Pie Donne, Il Centurione Convertito, Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea, che diede poi sepoltura a Gesù. Sulle gradinate della chiesa segue il Processo a Gesù, il colloquio il tra Pilato e Gesù, tratto dal Vangelo secondo Giovanni, e, da qui, il lungo il cammino, tra le strade cittadine, per raggiungere il Calvario per la Crocifissione. Lungo il percorso vengono anche rappresentate le tre cadute di Gesù. La prima caduta, Gesù incontra la Veronica, i Romani si accorgono che Gesù è esausto e non ce la fa e prendono il Cireneo a portare la croce. La seconda caduta, Gesù incontra sua Madre e Giovanni accompagnati dalla Maddalena. La Terza Caduta al rientro in piazza, prima della conclusione sul sagrato della chiesa. I costumi dei vari personaggi che compongono la rappresentazione storica sono stati realizzati dalla Sartoria della Signora Silvana Capezzuto di Frignano (Informazione tratta dal profilo Facebook dell’Amministrazione Comunale Radici e Futuro Frignano – Foto della processione tratte dal profilo Facebook Processione Storico-Liturgica di “Maria SS Addolorata” di Frignano – Foto di copertina di Frignano News).