Durante il momento conviviale vissuto dai Cavalieri e dalle Dame calabresi dopo la celebrazione della Santa Messa di Precetto Pasquale, lo scorso 16 marzo a Lamezia Terme – di cui abbiamo riferito [QUI] – alla presenza del Luogotenente per il Sud Italia (Isole Escluse) della Real Commissione per l’Italia, S.E. il Marchese Don Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, Cavaliere Gran Croce di Giustizia, sono stati trattati diverse tematiche riguardanti le varie iniziative a carattere culturale e sociale da poter realizzare con l’Ordine Costantiniano sul territorio calabrese. Tra le numerose iniziative, ha trovato particolare accoglienza da parte dei Cavalieri e delle Dame presenti, la proposta avanzata dal Dott. Saverio Salerno e dal Dott. Saverio Tripodi, Cavalieri di Ufficio, e dalla Dott.ssa Marika Biamonte, Dama di Ufficio, di prendere parte, con una rappresentanza della Sacra Milizia Costantiniana, all’evento Super Amabili in Corsia, che si svolgerà a Catanzaro nell’ambito della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo del 2 aprile, giorno in cui la Chiesa Cattolica fa memoria di San Francesco di Paola, Patrono della Calabria e della Gente di mare.
Il Marchese Sanfelice di Bagnoli, da sempre sensibile alle istanze di solidarietà e vicinanza ai fratelli meno fortunati, ha accolto la proposta con molto entusiasmo. Nel ringraziare i Cavalieri e le Dame per la lodevole iniziativa, non ha dimenticato di ricordare, come «il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio sia sempre dalla parte degli ultimi e sempre sarà promotore e sostegno di iniziative di sensibilizzazione, divulgazione e promozione della cultura dell’inclusione. Ogni Cavaliere ed ogni Dama ha l’obbligo morale, ai piedi della Croce, di soccorrere, assistere e sostenere quanti siano nello stato di necessità e bisogno. Ogni Cavaliere e ogni Dama deve essere testimoni di Fede e difensore degli ultimi, non solo con pensieri e preghiere, ma soprattutto con azioni concrete, e di ciò, io non posso che essere fiero della nostra Sacra Milizia».
Il progetto Super Amabili in Corsia, che viene sviluppato da due anni, mira alla promozione ed alla diffusione della cultura dell’inclusione di persone autistiche, supportando l’attività di volontariato all’interno delle strutture sanitarie e, in particolare, nei reparti pediatrici. Il progetto ha trovato supporto nella sensibilità del Dott. Giuseppe Raiola, Presidente di ACSA&STE ETS, nonché Direttore del Dipartimento Materno Infantile, e dell’Avv. Danilo Iannello, Presidente del Lions Catanzaro Host e, da quest’anno, anche del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Grazie a questo progetto, il primo volontario CISOM, affetto da disturbo dello spettro autistico, ha messo a disposizione il proprio tempo e la propria passione per fare “compagnia” ai piccoli pazienti ricoverati, realizzando il duplice obiettivo dell’integrazione del volontario autistico e del supporto ai piccoli malati.
Il prossimo 2 aprile, nell’Area Pediatrica della A.O.U. “Dulbecco” di Catanzaro – grazie alla sensibilità del Commissario Straordinario, Dott.ssa Simona Carbone ed alla presenza delle associazioni di volontari che hanno supportato nel tempo questo progetto, in particolare Le Impronte del Cuore e il Tribunale per la difesa dei diritti del minore – verrà dato spazio e risalto a tutte le attività svolte, creando un’occasione di sensibilizzazione oltre che per promuovere e divulgare la cultura dell’inclusione. Inoltre, grazie alla disponibilità ed operosità della Dott.ssa Rosa Costantino e del Direttore Gianluca Raffaele della Direzione Medica di Presidio, anche il Presidio Pugliese dell’A.O.U. “Dulbecco”, sarà illuminato di “blu autismo”.
La Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo unisce le organizzazioni sull’autismo di tutto il mondo e le indirizza a collaborare nella sensibilizzazione sul trattamento e sull’accettazione delle persone neurodivergenti. Le finalità sono quelle di promuovere una corretta conoscenza del disturbo autistico, agevolare la diagnosi precoce, incoraggiare un intervento adeguato secondo le attuali evidenze scientifiche, sostenere la valorizzazione e l’inclusione nella collettività, nelle scuole e nel mondo del lavoro delle persone con la sindrome dello spettro autistico.
Durante la Giornata Mondiale si svolgono eventi come incontri, convegni e mostre per la sensibilizzazione delle istituzioni e dell’opinione pubblica. Continua anche il progetto partito dall’organizzazione “Autism Speaks”, che consiste nell’illuminare di “blu autismo” i monumenti più famosi nelle città del mondo. A Roma, anche quest’anno il Palazzo del Ministero dell’Istruzione e del Merito si illuminerà di “blu autismo”. Con un’apposita nota, il Ministro Giuseppe Valditara ha invitato le scuole ad organizzare momenti di condivisione e di approfondimento, volti ad accrescere la comprensione e la conoscenza sulla tematica dell’autismo, per rafforzare la capacità della comunità scolastica di offrire supporto e accoglienza ad alunni e studenti con disturbi dello spettro autistico.
A livello nazionale, in occasione della Giornata Mondiale, per promuovere la ricerca e la diagnosi contrastando la discriminazione e l’isolamento di cui sono ancora oggi vittime le persone autistiche e le loro famiglie, la Fondazione Italiana per l’Autismo lancia la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi #sfidAutismo24. La campagna coinvolge la RAI, che dal 1° al 7 aprile dedicherà su tutte le reti un ampio spazio alla tematica, e si estende poi ad altre emittenti televisive e radiofoniche nazionali e locali fino al 14 aprile. Inoltre, viene attivato il numero solidale 45585 attraverso cui sarà possibile donare 2 o 5 euro con l’invio di un SMS da cellulari. Attivo anche il Telefono Blu, una linea telefonica gratuita finanziata dalla Fondazione Italiana per l’Autismo e gestita dall’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici (ANGSA), per sostenere ed orientare i famigliari di bambini e adulti con autismo contattabile tramite numero 800 03 18 19 o via email [QUI].
L’obiettivo della Giornata mondiale è proprio quello di migliorare la qualità della vita delle persone autistiche, puntando i riflettori su questa particolare disabilità, perché purtroppo le conoscenze sull’autismo sono ancora carenti e l’impegno delle istituzioni è spesso insufficiente. Secondo il Censis, l’Italia è uno tra i Paesi in Europa che dedica meno risorse alla protezione sociale delle persone con disabilità. Questa carenza coinvolge scuole e terzo settore, spesso incapaci di prendersi carico delle particolari necessità delle persone autistiche. Tale situazione si traduce in una mancanza di pari opportunità educative e lavorative. E tutto questo nonostante il fenomeno sia più comune di quanto si pensi.
Lo spettro autistico rappresenta una delle sindromi maggiormente complesse e difficilmente gestibili, che emergono in età pediatrica. Secondo stime internazionali, 1 persona su 60 rientra nello spettro autistico, con forme e gravità diverse, che vedono l’attivazione di un lungo percorso dalla diagnosi al trattamento. In Italia, si stima interessi almeno 500 mila famiglie e secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio dei Disturbi dello Spettro Autistico, 1 bambino su 77 nell’età 7-9 anni presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi, che sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine. Questi dati sottolineano la necessità di politiche sanitarie, educative e sociali, atte a incrementare i servizi e migliorare l’organizzazione delle risorse a supporto delle famiglie.
Poi, non tutti sanno che i disturbi dello spettro autistico sono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo, caratterizzati da una difficoltà dell’interazione sociale e della comunicazione, e dalla presenza di comportamenti e interessi ripetitivi e stereotipati. Visto che i sintomi e le severità si manifestano in maniera differente da persona a persona, di conseguenza, i bisogni specifici e le necessità di sostegno sono variabili e possono mutare nel tempo, e su questi vanno calibrati e progettati interventi individualizzati. Nello specifico, l’Osservatorio Nazionale promuove interventi finalizzati a garantire la tutela della salute; il miglioramento delle condizioni di vita; l’inserimento nella vita sociale delle persone nello spettro autistico; la promozione delle autonomie (inclusi percorsi per l’inclusione lavorativa e la promozione dell’autonomia abitativa) e per la definizione di un vero e proprio Progetto di vita.
La sindrome dello spettro autistico venne identificata nel 1943 dallo psichiatra Leo Kanner, che descrisse i casi di alcuni bambini che presentavano peculiarità comuni: disinteresse nei confronti del mondo esterno, difficoltà di gioco con altri bambini, manie per gli oggetti ruotanti, reazioni negative a fronte di qualsiasi cambiamento delle loro abitudini quotidiane. Kanner definiva tale sindrome con il termine “autismo”. Oggi, a distanza di oltre mezzo secolo dalla sua identificazione, regna ancora grande incertezza sia sulla definizione esatta, che sulle cause. Pur non essendo stata individuata con certezza la causa dei disturbi dello spettro autistico, in circa il 10-15% della casistica appare identificabile una causa genetica.