Santa Messa a Sant’Alessandro in Zebedia a Milano e presentazione di un’opera in ricordo del Duca Don Diego de Vargas Machuca

La Delegazione della Lombardia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio informa, che il prossimo incontro mensile a Milano di giovedì 13 giugno 2024 si svolgerà - anziché nella chiesa di San Sepolcro - nella basilica di Sant’Alessandro in Zebedia, che si trova nella piazza omonima (dietro piazza Missori), ospitato dai Padri Barnabiti. Con l’occasione verrà presentata un’opera di particolare rilevanza in memoria del Duca Don Diego de Vargas Machuca, a cui lo scultore sta lavorando minuziosamente da molto tempo. Si tratterà di un incontro particolarmente solenne, al quale interverranno anche delle rappresentanze di altre Delegazioni.
Basilica interno

La Santa Messa verrà celebrata alle ore 18.45 dal Cappellano Capo per il Nord Italia della Real Commissione per l’Italia, Don Fabio Fantoni, Cappellano Gran Croce de Jure Sanguinis.

L’incontro si aprirà con il benvenuto di Don Luca Camisana, Parroco della Comunità Pastorale dei Santi Magi, in cui rientra la basilica di Sant’Alessandro in Zebedia e al termine della Celebrazione Eucaristica l’artista scultore Maestro Luca Di Francesco, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento, Responsabile della Comunicazione della Delegazione, presenterà un’opera di particolare rilevanza cui sta lavorando minuziosamente da molto tempo, inerente alla commemorazione del Duca Don Diego de Vargas Machuca, già Presidente delle Real Commissioni per l’Italia e per la Serenissima Repubblica di San Marino, che giovedì 25 maggio 2023 ha reso la sua bella anima al Signore. Nella ricorrenza del prima anniversario della sua morte, le Delegazioni stanno celebrando delle Sante Messe di suffragio della sua anima [QUI].

La basilica di Sant’Alessandro in Zebedia

A pochi passi dal Duomo, un po’ nascosta, raggiungibile da alcune traverse di via Mazzini o via Torino, oppure ancora all’uscita della fermata metropolitana Missori, si trovano l’incantevole piazza di Sant’Alessandro con l’imponente basilica seicentesca di Sant’Alessandro in Zebedia.

Un angolo di straordinaria bellezza, che colpisce magicamente e obbliga il passante a fermarsi per godere di questo scorcio milanese del tutto inaspettato. Non sembra di essere a Milano, sembra di tornare indietro nel tempo oppure di essere in qualche altra località.

La mattina c’è un vivace fermento di universitari e di professionisti. Al tramonto la piazza si placa, diventando ancora più bella. Nelle belle serate può capitare di trovare un pianista al centro della piazza. È un posto incantevole e ideale per fermarsi a prendere un aperitivo.

La basilica di Sant’Alessandro in Zebedia ha origine antiche, che risalgono al 1590, per volere dei Barnabiti. Il progetto, affidato a Lorenzo Binago, porta alla costruzione dell’attuale chiesa in stile barocco. Nel 1602 il Cardinale Federigo Borromeo posò la prima pietra.

Già da fuori si nota la grandezza della chiesa, ma appena entrati risalta la sua vastità. Questo effetto è dato anche dal buio che regna all’interno, visto le poche e piccole finestre.

La chiesa presenta all’interno molti affreschi che la abbelliscono. Tra le differenti opere pittoriche d’interesse presenti all’interno sono da segnalare il Martirio di San Pancrazio di Giovanni Battista Ossona e una serie di opere di Camillo Procaccini, sparse in ogni angolo della chiesa, come l’Assunzione di Maria o la Natività, e ancora opere di Daniele Crespi come l’Adorazione dei Magi.

Interessante il nome particolare dato alla chiesa: Zebedia era il nome del giudice delle carceri romane, che si trovavano al posto dell’attuale chiesa.

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