Una giornata che già profuma di Natale: le luci colorate di vie e vetrine vestite a festa, il vociare ininterrotto che sale dalle affollate strade del centro storico, brulicante di persone di ogni età intente nella ricerca del dono giusto, l’aroma intenso di cacao e caffè che avvolge all’improvviso i passanti.
Varcata la soglia della Cappella, nascosta nel silenzio dell’ex convento dei Gesuiti, l’immagine del Salvatore affrescata dal Legnanino si presenta allo sguardo stupito. Tra gli squarci barocchi di un Cielo affollato di angeli e santi, essa ha accolto i Cavalieri, Dame, Postulanti ed amici della Sacra Milizia, guidati dal Delegato per il Piemonte e Valle d’Aosta, il Nob. Andrea dei Marchesi Serlupi Crescenzi, Cavaliere di Giustizia, alla presenza di Donna Fadrique dei Duchi de Vargas Machuca, Contessa Donà dalle Rose, insieme al marito, il Conte Don Alvise Donà dalle Rose e del Delegato per la Lombardia, l’Ing. Gilberto Spinardi, Cavaliere di Gran Croce di Merito.
La Santa Messa della III Domenico di Avvente, Gaudete in Domino
La Concelebrazione Eucaristica è stata presieduta dal Primo Cappellano per il Nord Italia, Don Fabio Fantoni, Cavaliere di Gran Croce di Merito, concelebranti Don Fabrizio Balestra, Cappellano di Merito, e Don Damiano Cavallaro, in questa III Domenica di Avvento, Gaudete in Domino, come recita l’antica antifona d’ingresso propria di questo giorno: “Rallegratevi sempre nel Signore. Ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino!”
Su questo annuncio di gioia si è soffermata la riflessione offerta da Don Fantoni nella sua omelia. Ha precisato come l’espressione italiana rallegratevi, comunemente usata come traduzione della latina gaudete, per quanto bella, risulti incompleta. Si pensi ad esempio, ha osservato Don Fantoni, a quando essa viene indirizzata a Maria nelle parole dell’Angelo Gabriele: “Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te!” (cfr Lc 1, 26 – 38). Una giovanissima donna, promessa sposa di un uomo, aspetta un figlio non essendo sposata e senza sapere cosa le sarebbe successo. Verrebbe da domandarsi di cosa mai dovrebbe “rallegrarsi”? La risposta è già nelle parole del messaggero celeste: “Il Signore è con te!” Maria non sa, non comprende, eppure si fida di Dio e del suo progetto, perché è consapevole che si sta realizzando l’opera del Signore, nonostante tutte le contrarietà.
La gioia cristiana a cui invita in modo particolare in questo giorno, si fonda proprio su tale consapevolezza, poiché attraverso l’Incarnazione del Verbo la Storia cambia. La storia di ogni uomo cambia, essendo invitato a gioire proprio perché entra a far parte del Mistero di Dio ed Egli è con ogni uomo, nella sua vita, nella sua storia, non lo abbandona nell’affrontare le avversità: “Ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio che chiamerà Emmanuele – Dio con noi” (Is. 7,14).
Solo alla luce di tale consapevolezza è possibile comprendere pienamente le parole sgorgate dal cuore di Maria, traboccante di gioia, nell’inno del Magnificat e riproposte proprio nel Salmo proposto dalla liturgia di questo giorno: “L’anima mia magnifica il Signore ed il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore” e “grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente”(cfr Lc 1,46-55).
Don Fantoni ha concluso la sua riflessione con l’invito rivolto a ciascuno a chiedere al Signore di essere aiutati nel riflettere su cosa Egli ha fatto per ognuno, nella propria vita, piuttosto che vantarci di quel poco che gli uomini facciano per Lui.
Il Concerto di Natale a sostegno dell’Orfanotrofio La Crèche di Betlemme
La gioia di sapere che il Signore è vicino non può restare confinata nell’intimo della persona, essa deve inevitabilmente essere comunicata e condivisa. In questo risiede il motivo dello scambiarsi gli auguri natalizi. Tra le diverse forme e tradizioni, indubbiamente la musica è il veicolo privilegiato per esprimere i sentimenti umani e tra questi la gioia. Per questo la Delegazione dI Piemonte e Valle d’Aosta ha deciso di farsi promotrice di un concerto di musica classica, come occasione in cui vivere insieme un momento di intensa bellezza e gioia per il Natale del Signore.
Perciò, poco dopo la conclusione del Sacro Rito, nella stessa Cappella dei Mercanti sono risuonato le melodie tratte da alcuni oratori sacri natalizi composti da maestri quali Bach, B. Marcello, Howells, Bruch, Mendelssohn, eseguiti dalla formazione Coro e Orchestra Musica Manens di Chieri [QUI], diretta dal Maestro Andrea Damiano Cotti, compositore e direttore, docente di Lettura della partitura presso il Conservatorio G. Verdi di Torino ed il B. Marcello di Venezia. La formazione trae il suo nome dal proverbio latino verba volant, scripta manent nell’auspicio che la musica possa restare e lasciare un segno.
Un cuore traboccante di autentica gioia cristiana è un cuore che ama, che si fa presenza accanto agli altri, un cuore che diventa segno della presenza di Dio accanto ai fratelli, in special modo a coloro che sono in difficoltà.
Per questo la Delegazione del Piemonte e Valle d’Aosta ha reso il concerto occasione per essere accanto ai bambini ospiti dell’Orfanotrofio La Crèche di Betlemme [QUI], attraverso una raccolta di fondi da destinare a questo antico istituto. Il nome La Crèche (Culla) richiama subito alla mente quella del Bambino Gesù, nato proprio a poche centinaia di metri da lì.
Il Cav. Lorenzo Ceribelli, Amministratore Delegato dell’Opera Diocesana Pellegrinaggi, profondo conoscitore dei luoghi di Terra Santa e de La Crèche ha illustrato come l’orfanotrofio, parte di un progetto che da oltre cento anni vede impegnate le suore “Figlie della Carità” nell’accoglienza degli orfani e nella cura dei più indigenti, attualmente si occupi di circa cinquanta orfani e settanta bambini bisognosi, dagli 0 ai 6 anni, due terzi dei quali vengono mandati dai servizi sociali a causa di indigenza familiare, maltrattamenti, abbandono. L’istituto si occupa anche di accoglienza delle madri nubili, disperate, traumatizzate dalle conseguenze drammatiche familiari e culturali, che cercano di sfuggire alla morte.
Attraverso questa, iniziativa il cuore può essere presente accanto a quelle madri ed a quei bimbi, lì a Betlemme, dove i pastori accorsero all’annuncio dell’Angelo per adorare il Verbo di Dio fattosi uomo. Con il desiderio grande che, presto, possano anch’essi rallegrarsi. Perché, nonostante le avversità, il Signore è vicino!
L’agape natalizia
L’intenso pomeriggio di iniziative spirituali, culturali e benefiche, fortemente voluto dal Delegato e coordinate dal Referente per la Città di Torino, l’Arch. Paolo Giannetto, Cavaliere di Merito, si è concluso con un’agape natalizia presso il Circolo Unificato dell’Esercito di Torino.