Il Sacro Rito è stato celebrato da S. Em.R. il Signor Cardinale Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Balì Gran Croce di Giustizia, Membro del Consiglio Ecclesiastico della Real Commissione per l’Italia, all’augusta presenza del Gran Maestro, S.A.R. il Serenissimo Signor Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, per Grazia di Dio e Diritto Ereditario Capo della Real Casa delle Due Sicilie, Gran Maestro del Real e Insigne Ordine di San Gennaro e degli Ordini Dinastici della sua Real Casa, ecc.
La celebrazione del celeste Patrono dell’Ordine Costantiniano si è svolta – come annunciato [QUI] – anche quest’anno a Napoli; ciò visto il forte legame di S.A.R. il Gran Maestro, come Capo della Real Casa delle Due Sicilie, con la metropoli dell’antico Regno del Sud, non solo per motivi storici, che pure sono rilevanti, ma anche per la fervida attività che vi svolgono i Cavalieri, le Dame, i Postulanti e gli amici della Delegazione di Napoli e Campania della Sacra Milizia Costantiniana in campo spirituale, culturale, umanitario e socio-caritativo in conformità con i principi Cristiani, sotto la guida del Delegato il Nob. Manuel de Goyzueta di Toverena, dei Marchesi di Toverena e di Trentinara, Cavaliere Gran Croce di Giustizia.
La presenza della Porpora romana che ha officiato il Sacro Rito, ha confermato anche in questa circostanza la vicinanza della Chiesa di Roma al Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, che ha sempre conservato, fin dalla sua istituzione, le caratteristiche di un Ordine equestre cristiano, teso in primis alla santificazione di quanti, lungo i secoli, si sono fregiati delle sue insegne. A tali alti ideali si ispirano, in particolare, quanti ricevuto in questa occasione la Croce di Costantino. Per tutti che si vedono impegnati nell’attuazione del carisma Costantiniano, rimane di esempio il Duca Don Diego de Vargas Machuca, di felice memoria, che esorta tutti a restare ancorati alla tradizione, che si manifesta come fedeltà rinnovata allo Spirito in circostanze sempre nuove.
Durante questa felice ricorrenza, alla presenza di numerosi Cavalieri e Dame convenuti da ogni parte d’Italia per far memoria, con particolare solennità, di San Giorgio Martire, sono state ammesse nella Sacra Milizia Costantiniana 107 personalità religiose e laiche quali Cappellani, Cavalieri e Dame. Inoltre, sono stati promossi 48 Confratelli, tra cui il Delegato per Napoli e Campania, il Nob. Manuel de Goyzueta di Toverena, dei Marchesi di Toverena e di Trentinara, Cavaliere Gran Croce di Giustizia; il Vice Presidente della Commissione Araldica della Real Commissione per l’Italia, S.E. il Duca Don Landolfo Ambrogio Caracciolo di Melissano, Principe di Melissano e di Scanno, Cavaliere Gran Croce di Giustizia; il Consulente di Diritto Canonico, Nob. Avv. Alfonso Marini Dettina, Cavaliere de Jure Sanguinis con Placca d’Oro; il Cappellano Capo per l’Italia, Don Fabio Fantoni, Gran Croce di Jure Sanguinis.
Al suo arrivo, il Signor Cardinale è stato accolto dal Cappellano Capo della Delegazione di Napoli e Campania, Fra’ Sergio Galdi d’Aragona, OFM, Cappellano di Giustizia, Commissario Generale di Terrasanta in Napoli, insieme al Parroco Padre Mario Savarese, IVC, e il Presidente della Real Commissione per l’Italia, S.E. il Principe Don Flavio Borghese, dei Principi di Sulmona e di Montecompatri, Cavaliere Gran Croce di Giustizia.
Al corteo d’ingresso con S.A.R. il Gran Maestro hanno partecipato i membri del Governo in carica e il clero dell’Ordine, preceduti dalle Insegne.
È seguito la processione introitale preceduta da turiferario, crocifero e ceroferari, quindi i Cappellani, i due concelebranti, i due diaconi, i due ministri, il cerimoniere ecclesiastico, il Signor Cardinale celebrante e i Membri del Governo e i Dignitari dell’Ordine.
I cappellani hanno preso posto a sinistra della Sede, sulla destra dell’emiciclo.
S.A.R. il Gran Maestro ha preso posto nell’apposito tronetto, posto in cornu Evangelii, e Gli hanno fatto corona i Dignitari dell’Ordine.
Hanno concelebrato il Cappellano Capo della Delegazione di Napoli e Campania, Fra’ Sergio Galdi d’Aragona, OFM, Cappellano di Giustizia, Commissario Generale di Terrasanta in Napoli, e il Cappellano Capo per l’Italia e Membro del Consiglio Ecclesiastico della Real Commissione per l’Italia, Don Fabio Fantoni, Cappellano Gran Croce de Jure Sanguinis. Hanno assistito i diaconi Armando Schiano e Gianpaolo Rocco. Ha prestato servizio come Cerimoniere Don Salvatore Cernuto, Parroco dei SS. Marcellino e Pietro al Laterano in Roma, Cappellano di Merito.
Il servizio liturgico del solenne Pontificale è stato curato in modo impeccabile, con passione e dedizione, anche non essendo esperti, dai Cavalieri della Delegazione di Napoli e Campania ospitante e della Delegazione della Tuscia e Sabina [*], guidati dall’Addetto al Cerimoniale della Delegazione di Napoli e Campania, Dott. Domenico Giuseppe Costabile, Cavaliere di Merito: Dott. Valerio Massimo Miletti, Cavaliere di Merito, Accolito addetto al Messale; Dott. Mar. Nicola Scarinzi, Cavaliere di Ufficio, Crocifero; Ser. Magg. Antonio Sommese, Cavaliere di ufficio, Alfiere di S.A.R. il Gran Maestro; Dott. Domenico Giuseppe Costabile, Cavaliere di Merito, Cerimoniere del servizio liturgico e Turiferario; Dott. Biagio Cimini, Cavaliere di Merito, Accolito e Ceroferario; Dott. Mar. Nicola Carifi, Cavaliere di Ufficio, Ceroferario; Prof. Antonio De Stefano, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento, Navicelliere; Dott. Luigi Scarano, Cavaliere di Ufficio, Accolito addetto al microfono; Avv. Alessandro Franchi, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento, Caudatario alla mitria; Dott. Mar. Roberto Russo, Cavaliere di Merito, Caudatario al pastorale; Ufficiale merito melitense Angelo Musa, Cavaliere di Merito con Placca, Crocifero della Croce Costantiniana [*]; Dott. Agostino Pulito, Cavaliere di Merito, Alfiere [*]; Dott. Piero Panei, Cavaliere di Merito, Alfiere [*]; Dott. Angelo De Luca, Postulante, Addetto; Ing. Luigi Tullio, Postulante. Addetto; Francesco Spagnuolo, Postulante, Addetto.
Per la Real Deputazione ha partecipato il Gran Cancelliere, S.E. Don Carlos Bárcena y Portolés, Ambasciatore di Spagna, Balì Gran Croce di Giustizia decorato del Collare; e il Consigliere S.E. Don Narciso Salvo, Marchese di Pietraganzili, Cavaliere Gran Croce di Giustizia.
Della Real Commissione per l’Italia sono intervenuti: il Presidente della Real Commissione per l’Italia, S.E. il Principe Don Flavio Borghese, dei Principi di Sulmona e di Montecompatri, Cavaliere Gran Croce di Giustizia; i Luogotenenti per l’Italia Settentrionale, l’Italia Centrale e l’Italia Meridionale Peninsulare, S.E. l’Ambasciatore Nob. Paolo dei Conti Borin, Cavaliere Gran Croce di Giustizia; S.E. l’Ambasciatore Alfredo Bastianelli, Cavaliere Gran de Croce Jure Sanguinis con Placca d’Oro, Gentiluomo di Sua Santità; e S.E. il Marchese Don Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, Cavaliere Gran Croce di Giustizia; il Vice Presidente della Commissione Araldica, S.E. il Duca Don Landolfo Ambrogio Caracciolo di Melissano, Principe di Melissano e di Scanno, Cavaliere Gran Croce di Giustizia; il Consulente di Diritto Civile, Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, Delegato per la Tuscia e Sabina; il Consulente di Diritto Canonico, Nob. Avv. Alfonso Marini Dettina, Cavaliere de Jure Sanguinis con Placca d’Oro.
Per la Cancelleria della Real Commissione per l’Italia erano inoltre presenti: oltre al Cancelliere, il Segretario Generale, Dott. Michele Cantarano, Cavaliere de Jure Sanguinis; il Capo del Cerimoniale, Avv. Fabio Adernò, Cavaliere de Jure Sanguinis; e il Responsabile della Comunicazione, Comm. Vik van Brantegem, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento.
Inoltre, dalle Delegazioni, oltre ai Delegati già menzionati, sono intervenuti anche: il Nob. Luigi Filippo Granello di Casaleto, Cavaliere di Giustizia, Delegato per la Liguria; il Nob. Andrea Serlupi Crescenzi, Cavaliere di Giustizia, Delegato per il Piemonte e la Valle d’Aosta; il Prof. Giuseppe Schlitzer, Cavaliere Gran Croce di Merito, Delegato per Roma e Città del Vaticano; il Nob. Prof. Salvatore Bordonali, Signore di Pirato, Cavaliere Gran Croce di Giustizia, Delegato per la Sicilia Occidentale; il Rag. Carlo Testi, Cavaliere Gran Croce di Merito, Delegato per la Toscana, con il Pro Delegato Dott. Massimo Planera, Cavaliere Gran Croce di Merito; e Dott. Cesare Tabarini, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento, Delegato per la Serenissima Repubblica di San Marino.
Presente tra gli ospiti, la Contessa Fadrique Donà dalle Rose, dei Duchi de Vargas Machuca.
Il Sacro Rito è stato celebrato in latino secondo il Novus Ordo, con in italiano la Lectio Prima (At 9, 31-42) e il Psalmus responsoriales (PS 115) che sono stati letti dal Nob. Avv. Alfonso Marini Dettina, Cavaliere de Jure Sanguinis con Placca d’Oro; l’Evangelium (Gv 6, 60-69) è stato proclamato dal diacono Armando Schiano.
Dopo il saluto del Celebrante, il Presidente della Real Commissione per l’Italia, S.E. il Principe Don Flavio Borghese, ha pronunciato un indirizzo di saluto:
«Señor, Altezza Reale,
Eminenza Reverendissima,
Eccellenze,
Confratelli e Consorelle e Amici dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio
Ho il grande privilegio, in veste di Presidente della Real Commissione per l’Italia, di rivolgere il più sentito saluto di benvenuto a quanti presenti oggi per la celebrazione del Pontificale in onore di San Giorgio Martire, la cui solenne liturgia eucaristica sarà presieduta dall’Eminentissimo Cardinale Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Balì Gran Croce di Giustizia della Sacra Milizia, a cui rinnovo i sentimenti della mia più profonda devozione e gratitudine.
Al nostro beneamato Gran Maestro, S.A.R. il Serenissimo Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta e Capo della Real Casa delle Due Sicilie, che in questi giorni di visita a Napoli è per noi tutti di sprone ed esempio, esprimo viva gratitudine per la sua augusta presenza, nella certezza che voglia continuare a seguire con affettuosa premura e vicinanza la vita di questa Real Commissione.
Manifesto altresì viva riconoscenza a quanti operano per l’Ordine in questa Città – in questa meravigliosa città – e nella Campania tutta con entusiasmo, determinazione e senza risparmiarsi: in primis al Luogotenente per l’Italia Meridionale Peninsulare, S.E. il Marchese Don Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, e quindi al Delegato Nob. Don Manuel de Goyzueta di Toverena, dei Marchesi di Toverena e di Trentinara.
Sono certo che con l’istituzione delle tre Luogotenenze, e saluto S.E. l’Ambasciatore Alfredo Bastianelli, Luogotenente per l’Italia Centrale e S.E. l’Ambasciatore Nob. Paolo dei Conti Borin, Luogotenente per l’Italia Settentrionale, e la stretta collaborazione con le rispettive Delegazioni, si affermerà e si estenderà sempre di più il carisma Costantiniano sull’esempio del mio predecessore, S.E. il Duca Don Diego de Vargas Machuca, di cui tutti serbiamo grata ed affettuosa memoria.
Infine ricordo che ci apprestiamo all’Anno Santo 2025 dal quale, Cari Confratelli e Consorelle, noi Costantiniani, trarremmo ispirazione per approfondire e riaffermare la nostra Fede in Dio e nella Santa Chiesa Apostolica e Romana».
Nella sua Omelia, l’Em.mo Cardinale Dominique Mamberti ha innanzitutto commentato le letture del giorno, incentrando la sua riflessione sulla ragion d’essere dei Cavalieri Costantiniani: la Glorificazione della Santa Croce, la Propagazione della Fede e la Difesa di Santa Romana Chiesa, osservando che la tradizione, non è solo il ricordo o la nostalgia di un tempo che non è più.
La domanda che dobbiamo porsi, come quando Gesù chiese ai Dodici, quando molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui: «Forse anche voi volete andarvene?», gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
La fede, ha osservato il Signor Cardinale, la viviamo nella Chiesa, nella comunità in cui siamo stati battezzati, cioè, come parti del Corpo di Cristo. Essere membri dell’Ordine Costantiniano è un invito di vivere il suo carisma e le opere che sono l’espressione dell’amore per il Signore e per i fratelli. La Chiese dell’inizio viveva la carità come un corpo solo e un’anima sola.
Testimoniamo il Signore in tutte le attività dell’Ordine, soprattutto quelle spirituali e di misericordia, ha sottolineato il Signor Cardinale. In conclusione: essere membri dell’Ordine Costantiniano vuol dire essere testimoni del Vangelo, con le parole di Pietro, che rispose al Signore per tutti, quindi per la Chiesa.
Nella Preghiera dei fedeli, recitata dal Conte Avv. Don Gerardo Mariano Rocco di Torrepadula, Cavaliere di Giustizia, Commendatore dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro, Delegato degli Ordini Dinastici di Casa Savoia in Napoli, introdotta dal Celebrante: «Fratelli, certi che dobbiamo la nostra obbedienza a Dio solo e la nostra testimonianza coerente e gioiosa a tutti gli uomini nostri fratelli, supplichiamo dal Signore la forza di vivere sempre nella sua volontà supplicandolo ad una sola voce, invocando sinceramente la potente intercessione di San Giorgio», si è invocato Dio:
Per la Chiesa tutta e, in particolar modo, per il Santo Padre Francesco, per l’Eminentissimo Cardinale celebrante, per il nostro Gran Priore, per i vescovi, per i nostri cappellani e per tutti i ministri di Dio: perché la luce e la forza dello Spirito del Risorto dissipino in loro ogni umano timore e li rendano autentici testimoni della Verità.
Per le nazioni piagate dalle guerre e dalle ingiustizie: perché non siano dimenticate dalla comunità internazionale, ma sperimentino una rinnovata sensibilità e un più concreto aiuto verso la concordia e la pace.
Per coloro che non credono: perché attraverso la coerente testimonianza cristiana dei cavalieri costantiniani di san Giorgio siano spinti a ricercare con più determinazione un senso alla loro vita e lo trovino finalmente nella fede in Cristo Gesù per essere liberati dal travaglio e dalla solitudine.
Per il nostro Gran Maestro, Sua Altezza Reale Don Pedro Di Borbone Due Sicilie, Duca di Calabria, Conte di Caserta: possa guidare con saggezza e paternità la sua augusta Famiglia e tutti i membri della Sacra Milizia Costantiniana nel servizio fedele e generoso a Dio e alla sua santa Chiesa.
Per il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e in special modo per quanti oggi sono in esso ricevuti: per intercessione di San Giorgio martire, testimonino in modo coerente e costante, con fede e fortezza, la speranza salvifica del Dio vivente, nel segno della Croce.
Per gli Augusti Avi defunti del nostro Gran Maestro, in special modo per i Sovrani che dormono il sonno eterno in questa nobilissima città, e per Don Diego de Vargas Machuca: il Signore, per intercessione della Madonna di Pompei, conceda loro e a tutti quelli che riposano in Cristo la beatitudine, la luce, e la pace, e doni a noi, che commossi ne ricordiamo la vita e il sacrificio nell’esercizio dei loro doveri, la forza di seguirne l’esempio.
Per l’anima benedetta del Servo di Dio Francesco II, Re delle Due Sicilie, affinché il Signore si degni di concedere a quanti ne invocano l’ausilio e il patrocinio le grazie sperate ed egli possa così, nel pieno rispetto delle leggi ecclesiastiche, ascendere presto agli onori degli Altari quale esempio brillante di virtù cristiane e regali di Sovrano che ebbe l’onere di reggere la Corona nell’ora più buia dell’assalto dell’empietà, e che anche dall’esilio non smise mai di amare il suo popolo con fervente carità.
Per noi tutti che oggi partecipiamo di questo Santo Sacrificio: supplichiamo il Padre della gloria affinché, come figli nel Figlio divino, gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce, diffondendo il buon odore di Cristo verso tutti coloro che incontriamo sulla nostra strada.
Il Celebrante ha così concluso: «Signore Dio nostro, che hai promesso di esser presente in coloro che ti amano e con cuore retto e sincero custodiscono la tua parola, rendici degni di diventare tua stabile dimora, sull’esempio fiero e vittorioso di San Giorgio, nostro celeste Patrono. Per Cristo nostro Signore».
Recitata l’orazione dopo la comunione, ha avuto luogo la recita corale della Preghiera del Cavaliere Costantiniano, presieduta dal il Vice Presidente della Commissione Araldica, S.E. il Duca Don Landolfo Ambrogio Caracciolo di Melissano, Principe di Melissano e di Scanno, Cavaliere Gran Croce di Giustizia:
«Signore Gesù, che Vi siete degnato farmi partecipare alla Milizia dei Cavalieri Costantiniani di San Giorgio, Vi supplico umilmente di intercedere con la Beata Vergine di Pompei, Regina delle Vittorie, il valoroso San Giorgio martire, Vostro Glorioso Cavaliere, e tutti i Santi, di aiutarmi a restare fedele alle tradizioni del nostro Ordine, praticando e difendendo la Santa Religione Cattolica, Apostolica, Romana contro l’assalto dell’empietà. Essa diventi per me armatura di fede e scudo di buona volontà, sicura difesa contro le insidie dei miei nemici tanto visibili quanto invisibili.
Vi prego affinché possa avere la grazia di esercitare la carità verso il prossimo e specialmente verso i poveri e i perseguitati a causa della Giustizia. Datemi infine le virtù necessarie per realizzare secondo lo spirito del Vangelo, con animo disinteressato e profondamente cristiano, questi santi desideri, per la maggior Gloria di Dio, la Glorificazione della Santa Croce e la propaganda della Fede, per la pace del Mondo ed il bene dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio. Amen».
Terminata la Santa Messa e cantato il Regina Coeli, il celebrante coi ministri dell’Altare si è recato in sacrestia e S.A.R. il Gran Maestro si è portato al centro dell’emiciclo, sotto l’Altare maggiore, accompagnato dal Presidente e dal Cancelliere della Real Commissione per l’Italia. Quindi, è sopraggiunto l’Eminentissimo Signor Cardinale e ha avuto luogo il Ritus investiturae, secondo l’antico formulario estratto da “Rito e forma da praticare nell’armare uno e più Cavalieri del Real Ordine Costantiniano di San Giorgio della Capitale di Napoli estratto dalle Costituzioni dell’Ordine che ha comandato osservarsi la Maestà del Re N.S. Francesco I, Gran Maestro del Real Ordine” dell’anno 1802.
Giunti sotto l’Altare maggiore, gli ammittendi hanno fatto profondo inchino al Gran Maestro e al Signor Cardinale.
Dopo l’ammonimento rivolto loro dal Cancelliere: «Conviene che voi sappiate non poter uomo essere promosso a questo Sacro Ordine se prima non avrà di cuore e con la bocca professato la Cattolica ed Apostolica Fede», il Cavaliere di Giustizia più giovane tra gli ammittendi, il Nob. Antonio Pennisi, Barone di Floristella, ha prestato il giuramento di rito, recitando la professione di Fede Cattolica nella formula stabilita dalla Chiesa, a cui tutti i Cavalieri e Dame ammittendi si sono uniti ad una voce, e che è stato concluso come segue: «Credo pure con ferma fede tutto ciò che è contenuto nella Parola di Dio scritta o trasmessa e che la Chiesa, sia con giudizio solenne sia con magistero ordinario e universale, propone a crede-re come divinamente rivelato. Fermamente accolgo e ritengo anche tutte e singole le verità circa la dottrina che riguarda la fede o i costumi proposte dalla Chiesa in modo definitivo. Aderisco inoltre con religioso ossequio della volontà e dell’intelletto agli insegnamenti che il Romano Pontefice o il Collegio dei Vescovi propongono quando esercitano il loro magistero autentico, sebbene non intendano proclamarli con atto definitivo».
Accolto la Professione di Fede, Il Signor Cardinale ha benedetto i manti da chiesa. Quindi, rivolto agli ammittendi, ha concluso: «Ricevi questa veste immacolata e portala fedelmente [fin quando giungerai] davanti al tribunale di Dio».
Ricevuta la professione di fede e fatte le benedizioni previste, nel momento in cui veniva imposto il manto al Cavaliere di Giustizia, anche tutti gli altri lo hanno indossato.
Terminato il rito propriamente detto di Investitura e della Benedizione dei Manti, S.A.R. il Gran Maestro ha presieduto la Cerimonia della rimessa dei diplomi ai nuovi membri dell’Ordine e a quanti hanno ricevuto promozioni, assistito dal Gran Cancelliere, e dal Presidente e il Cancelliere della Real Commissione per l’Italia. Terminata la cerimonia, il Gran Maestro, il Signor Cardinale e i Dignitari e i Cappellani dell’Ordine, hanno fatto ritorno in Sacrestia.
II ringraziamenti per l’eccellente riuscita del solenne Pontificale vanno a tutta la squadra organizzativa per la cura profusa nella preparazione di questo solenne Pontificale: alla Cancelleria della Real Commissione per l’Italia, in particolare il Segretario Generale, Dott. Michele Canterano, Cavaliere de Jure Sanguinis; e il Capo del Cerimoniale, Avv. Fabio Adernò, Cavaliere de Jure Sanguinis; e alla Delegazione di Napoli e Campania e, in particolare al Delegato, con i tutti i Cappellani, i Cavalieri, le Dame e i Postulanti della Delegazione che con spirito di servizio e dedizione si sono spesi in tanti sforzi profusi per questa solenne cerimonia da sempre molto suggestiva.
Meritato il vivo compiacimento espresso dal Signor Cardinale per l’ottima riuscita e la partecipazione di Cavalieri, Dame, Postulanti ed Amici della Sacra Milizia a questo solenne Pontificale.
La Colazione
al Circolo Nazionale dell’Unione
Alla Celebrazione Eucaristica è seguita alle ore 13.00 una Colazione presso il Circolo Nazionale dell’Unione (Teatro San Carlo), un momento conviviale alla presenza del Gran Maestro, del Signor Cardinale e delle Alte cariche della Real Commissione per l’Italia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Durante la Colazione, il Presidente della Real Commissione per l’Italia ha annunciato che il Gran Maestro ha acconsentito la costituzione della Delegazione della Calabria. Il Luogotenente per l’Italia Meridionale Peninsulare ha espresso il suo ringraziamento al Gran Maestro e ha sottolineato che i Cavalieri Costantiniani stanno facendo bene in Calabria e che faranno ancora meglio nei tempi a venire.
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Per il servizio fotografico si ringrazia il Cav. Gennaro Vernillo, della Delegazione della Tuscia e Sabina, Fotografo ufficiale dell’Ufficio Stampa della Real Commissione per l’Italia.
Informazioni sulla Reale Pontificia Basilica di San Francesco di Paola e sul Circolo dell’Unione [QUI]
Notizie collegateI tre giorni di S.A.R. il Gran Maestro a Napoli in occasione del Pontificale 2024 [QUI]
La costituzione della Delegazione della Calabria. Il Decreto del Presidente della Real Commissione per l’Italia. La genesi [QUI]