Venerdì 15 marzo 2024, è stato pubblicato il Podcast XIII – Il Discernimento Comunitario [QUI].
Viene proposta una riflessione su una recente problematica, emersa durante il cammino sinodale: quella del discernimento comunitario, come spunto di riflessione per i Confratelli e le Consorelle della Sacra Milizia.
Parlando di discernimento non può non venire in mente il metodo di San’Ignazio, posto a fondamento di ogni attività della Compagnia di Gesù da lui istituita. Ma prima di lui esiste il riferimento del capitolo 15, versetto 28, degli Atti degli Apostoli: «Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi, di non imporvi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie».
Il metodo viene tutt’oggi messo in pratica, con una certa difficoltà e fatica, dalle comunità ecclesiali in tutto il mondo e a tutti i livelli. È lo strumento per illuminare e accompagnare le scelte di una comunità che vive dentro la storia e vuole che la proposta di Gesù abbia rilevanza nella sua testimonianza ed è insito nella storia della Chiesa. Non si fa su tutto, ma di fronte a una situazione e a una materia importante, tutta la comunità si impegna ad ascoltare la voce dello Spirito Santo nel concreto della storia umana, nelle pieghe della vita di ciascuno. Papa Francesco, gesuita, ha indicato il discernimento come filo rosso del suo pontificato. La stessa dimensione della sinodalità non è, in fin dei conti, che una grande operazione di discernimento comunitario, che però si esplica a tutti i livelli e si fonda sul consensus fidelium.
In sintesi questo metodo prioritariamente e propedeuticamente prevede la maturità degli attori e il loro radicamento nella fede e in una vita spirituale caratterizzata da una radicale sequela Christi. Poi è necessario presupporre un confronto sul tema su cui si è chiamati ad attuarlo. Gli orientamenti pastorali vigenti prevedevano quattro fasi operative: il momento della “conoscenza” della materia in discussione; il momento della “purificazione interiore” per liberarsi da preconcetti, pregiudizi e tensioni; il momento dell’approfondimento e della valutazione illuminati dal Vangelo e infine il momento decisionale, che porti a scelte buone e concrete. Spesso il discernimento comunitario permette di affrontare questioni spinose, per cui non è facile formulare risposte precise alla luce della Parola e della tradizione per cogliere, anche nelle situazioni difficili, quale sia l’invito di Dio, quale sia la scelta più coerente con il Vangelo. Il discernimento comunitario alla luce del Vangelo può insegnare ai mondi della politica e dell’economia la spinta alla ricerca di un bene comune più grande che esuli da demagogie e populismi o dagli interessi di parte. I rischi più grandi di ogni processo di discernimento comunitario è che faccia emergere solo le scelte di alcuni, provocando divisioni, o, peggio ancora, che le scelte fatte restino su carta senza trasformarsi in prassi concrete. Il “metodo” consente di focalizzare l’attenzione, credente ed orante, della Comunità su argomenti specifici evitando distrazioni e dispersioni ed eventuali tentativi di protagonismo o partitismo in vista di decisioni operative ad maiorem Dei gloriam e per la santificazione dei partecipanti.
Indice dei podcast trasmessi [QUI]