Riflessioni sulle letture festive – XXVII Domenica del Tempo Ordinario. Signore, credo, ma Tu aumenta la nostra fede!

È stato pubblicato sul canale Spreaker dell’Ufficio Stampa della Real Commissione per l’Italia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio il Podcast con la meditazione per la XXVII Domenica del Tempo Ordinario, a cura del Prof. Don Pietro Pisciotta, letta dalla Dott.ssa Valentina Villano, Dama di Ufficio, di cui riportiamo di seguito l’audio e il testo. È un male molto diffuso tra i credenti quello di considerare la fede come la semplice accettazione di alcune verità. Cioè una fede che si traduce in una presa di posizione teorica, senza una vera incidenza sulla vita. Le due brevi parabole del testo evangelico della liturgia di questa XXVII Domenica del Tempo Ordinario ricordano due proprietà della fede: l’intensità e la gratuità. Per mettere in rilievo il valore di una fede minima, ma solida, Cristo insiste sugli effetti che può produrre. Per insistere sulla fede come dono di Dio, porta l’esempio del servitore che pone il servizio del suo amore prima di provvedere ai suoi propri bisogni. È l’esigenza del servizio del Vangelo che ci ricorda san Paolo (1Tm 1,1), ma questo stesso apostolo ci avverte che “i lavori penosi” trovano sempre l’appoggio della grazia di Dio.
Parabole del granello di senape

Podcast 3-9 – 5 ottobre 2025 – XXVII Domenica del Tempo Ordinario. Signore, credo, ma Tu aumenta la nostra fede!

Prima Lettura: Ab 1,2-3;2,2-4 – Il giusto vivrà per la sua fede. Salmo responsoriale: Sal 94 – Ascoltate oggi la voce del Signore. Seconda Lettura: Seconda lettura: 2Tm 1,6-8.13-14 – Non vergognarti di dare testimonianza al Signore nostro. Vangelo: Lc 17,5-10 – Se aveste fede!

Il Signore ci chiede di rimanere saldi nell’ora della prova e di non cedere alla disperazione, sull’esempio di Gesù Cristo, morto in croce per salvarci. Signore, donaci una fede salda. Perché la nostra fede non si manifesti solo a parole. Perché il nostro servizio nella comunità non venga sbandierato come un merito. Perché sappiamo che nulla è definitivo tranne il tuo amore. Perché dove la nostra speranza ci abbandona arrivi a sostenerci la nostra umiltà.

Signore, credo
ma Tu aumenta la nostra fede!

Il brano del Vangelo presenta l’insegnamento di Gesù sulla Fede e una parabola che invita all’umiltà.

La Fede è il dono mirabile di Dio all’uomo; essa può considerarsi come una finestra aperta nel castello chiuso della nostra vita. Chiusi ermeticamente nel nostro io più profondo, sperimentiamo solo la nostra debolezza; se riusciamo ad aprire una finestra, una feritoia, si riesce a scorgere la verità del creato, la verità di Dio; ecco la Fede. Vivere di fede significa aprirsi alla verità di Dio e Gesù dirà: “Se avreste fede quanto un granellino di senape” potreste ottenere risultati incredibili. L’uomo per natura è debole, limitato; siamo veramente uno zero. Se ci uniamo a Dio, che è l’Uno per eccellenza, lo zero diventa dieci: una vera potenza. La Fede ci fa superare i nostri limiti. La Fede, dono di Dio, è infatti adesione personale a Cristo e al suo Vangelo; essa si incarna nella persona di chi ascolta Cristo Gesù e lo ama ed osserva la sua parola. La Fede ci aiuta a vivere la vita come Dio vuole; ci sprona e ci esorta all’azione, per cui Gesù dice nel Vangelo: se avrete fede quanto un granellino di senape, otterrete risultati umanamente incredibili. Per l’uomo agire con Fede è agire con la potenza di Dio. La Fede viva e sincera dei martiri ha cambiato la storia. La Fede in Gesù ha veramente cambiato il mondo: ha vinto il mondo giudaico che si gloriava della legge ricevuta da Dio; ha vinto il mondo greco che si gloriava della sua sapienza; ha vinto il mondo romano che si credeva invincibile per la sua potenza. Cosa vede un Cristiano quando guarda con Fede? Vede Cristo Gesù, vero Dio e vero uomo, morto e risorto per noi. Gesù dice: in verità vi dico: chi crede in me farà anche Egli le opere che io faccio. Credere, avere Fede, come vedi, significa abbandono ed ubbidienza solo a Dio. Significa avere la stessa Fede di Abramo che si abbandona a Dio; lascia tutto, sicuro che Dio non delude. Egli è Via, Verità e Vita. Avere fede dà certezza alla vita, sicurezza nell’agire perché chi crede in Dio trova un appoggio formidabile in Lui. La Fede ci dà la speranza fondata di potere guardare con fiducia le vicende della vita, accettare anche le sconfitte e le sofferenze nella piena consapevolezza, che il bene alla fine trionferà sul male. L’uomo di Fede sa bene che i tempi di Dio non sono mai i nostri tempi. Dio non paga mai il sabato. Compito dell’uomo è il “servire”, al resto penserà il Signore. Gesù ci insegna a vivere senza pretese di ricevere ringraziamenti, come Egli stesso ha dato l’esempio ai suoi apostoli lavando loro i piedi: “Mi chiamate Signore e Maestro e dite bene perché lo sono; ma io vi ho lavato i piedi, un servizio assai umile, così voi dovete lavare i piedi l’uno all’altro”. La fede ci aiuta a vedere la vita come Dio la vede. La fede trascende sempre il nostro essere e ci porta a guardare al di là del nostro essere limitato e circoscritto, ci conferisce una visione nuova della vita mentre ci esorta all’azione come testimoni credibili di Cristo con la parola, con l’esempio e, se necessario, anche con il sangue. Nerone, che bruciava vivi i Cristiani come fiaccole accese nel giardino del colle Vaticano, non avrebbe mai pensato che quel colle avrebbe visto il trionfo assoluto dei Cristiani divenendo sede del Papa. Napoleone, che aveva tenuto prigioniero il Papa Pio Vi, era felice di avere seppellito l’ultimo Papa. Napoleone è morto e la barca di Pietro, la Chiesa, continua la sua corsa realizzando le parole di Gesù: “Le porte degli inferi non prevarranno”.

Amico che ascolti o leggi, siamo servi inutili, ma servi di Cristo, che ha vinto il mondo. E Dio è il “Padre nostro che è nei cieli”. Se hai Fede ricordati che lo Spirito Santo non abbandona mai la sua Chiesa e la Santissima Vergine è e rimane la Regina degli angeli e dei santi. Ti auguro: vivi nella gioia profonda la tua fede alimentata dall’amore.

Indice dei podcast trasmessi.

Foto di copertina: l’immagine rappresenta la Parabola del granello di senape.
Il passo di Luca 17,5-10 inizia con gli apostoli che chiedono a Gesù di aumentare la loro fede, e Gesù risponde spiegando che persino una fede piccola come un granello di senape sarebbe sufficiente per ottenere grandi cose. Il brano prosegue con una parabola sul servo inutile, in cui Gesù chiarisce che, dopo aver fatto tutto il proprio dovere, il credente deve riconoscersi come servo inutile, senza aspettarsi riconoscimenti, perché ha semplicemente fatto ciò che gli era comandato. Questo sottolinea il concetto che la fede, se vissuta attivamente, si collega intrinsecamente al servizio gratuito e senza aspettarsi ricompense.

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