La Delegazione Lombardia onora il Beato Matteo Carreri, protettore di Vigevano

Una rappresentanza della Delegazione della Lombardia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio parteciperà domenica 12 ottobre 2025 presso la chiesa di San Cristoforo in San Pietro Martire a Vigevano al solenne Pontificale in onore del Beato Matteo Carreri, che sarà presieduto alle ore 11.00 dal Vescovo di Vigevano, S.E.R. Mons. Maurizio Gervasoni, che rivolgerà un messaggio alla Città, alla presenza del Sindaco e la Municipalità, insieme alle dodici contrade storiche, che daranno un segno visibile dell’unità della comunità intorno al suo Protettore. L’animazione liturgica sarà curata dal Coro della cattedrale. Il Beato Matteo fu nel suo tempo un incisivo ed eloquente predicatore della parola di Dio, noto per la sua devozione per la Passione di Cristo. Svolse la sua missione in Lombardia, Toscana, Liguria e Veneto, regioni che furono scosse dalla sua ardente parola e dai prodigi che l’accompagnavano. Essendo il patrono di Vigevano Sant'Ambrogio, il Beato Matteo Carreri per volontà popolare ne è il protettore dal 27 marzo 1518. Questo titolo riflette la devozione popolare e il legame spirituale che i Vigevanesi hanno con lui, distinto dalla figura del patrono.
Beato Matteo Carreri

Il Beato Matteo Carreri nasce a Mantova nel 1420 nella nobile famiglia Carreri di Mantova, con il nome di Gianfrancesco. Prese il nome di Matteo entrando nel 1440 nel convento domenicano di Santa Maria degli Angeli, presso la città natale. Visse e morì a Vigevano nel convento dei Domenicani attiguo alla chiesa di San Pietro Martire, lasciando un segno indelebile nella devozione popolare. La sua morte, avvenuta il 5 ottobre 1470, fu accompagnata da numerosi miracoli e conversioni, che rafforzarono il legame con i Vigevanesi. Il suo corpo è venerato nell’oscurolo, la cripta sotto l’altare maggiore della chiesa di San Pietro Martire dell’attiguo convento in cui è vissuto.

Nel 1482 Papa Sisto IV permise la traslazione del corpo e il culto. Papa Benedetto XIV il 23 settembre 1742 concesse al clero di Mantova e Vigevano, e a tutto l’Ordine Domenicano di celebrarne l’ufficio, e il 3 agosto 1750 concesse l’orazione e lezioni proprie nel breviario.

Il Beato Matteo Carreri va annoverato tra i religiosi che nel XV secolo più strenuamente si affaticarono per la salute delle anime e per la riforma dell’Ordine Domenicano. Combatté senza posa la profanazione dei giorni festivi e i divertimenti illeciti. Portò uno spirito nuovo nei vari conventi, specialmente in quello di Soncino, in cui nel 1463 introdusse una riforma completa.

Curò molto il Terz’Ordine e vi fece sbocciare quel mirabile fiore di santità, che fu Luchina da Soncino. Bramò di gustare, prima di morire, qualche goccia della Passione del Salvatore, e l’ottenne. Il Crocifisso gli apparve e, trapassandogli il cuore con un acuto strale, lo assicurò del premio vicino.

Trascorse la sua esperienza di vita religiosa e sacerdotale soprattutto nell’impegno della predicazione itinerante. La sua parola, carica di fascino spirituale, risuonò in molte regioni dell’Italia centro-settentrionale, suscitando consenso ed entusiasmo, e inducendo molti alla conversione. La sua spiritualità e la sua fervente predicazione avevano come fulcro il mistero della Passione di Cristo.

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