Attività della Delegazione Napoli e Campania in settembre 2023

Lunedì 11 settembre 2023, ore 18.00 Vigilia della festa del Santissimo Nome della Beata Vergine Maria Chiesa Parrocchiale di Santa Maria...

Lunedì 11 settembre 2023, ore 18.00

Vigilia della festa del Santissimo Nome della Beata Vergine Maria
Chiesa Parrocchiale di Santa Maria d’Ajello

piazza Santa Maria 18
Afragola

In occasione dei festeggiamenti per la ricorrenza del Santissimo Nome di Maria, il Parroco della Parrocchia di Santa Maria d’Ajello in Afragola, Don Raffaele Baia, ha invitato la Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio a partecipare alla benedizione della ristrutturata ed illuminata facciata e campanile della chiesa parrocchiale.

La solenne Santa Messa sarà presieduta da Don Giuseppe Esposito, Cappellano di Merito.

A seguire, la Processione per le strade del territorio parrocchiale con l’Effige della Madonna Assunta in Cielo.

La festa del Santissimo Nome della Beata Vergine Maria ricorre il 12 settembre. In questo giorno viene rievocato l’ineffabile amore della Madre di Dio verso il Figlio santissimo e viene posta avanti gli occhi dei fedeli la figura della Madre del Redentore per essere piamente invocata.

Giovedì 14 settembre 2023, ore 18.30

Festa dell’Esaltazione della Santa Croce

Real Monte ed Arciconfraternita di San Giuseppe dell’opera di Vestire i Nudi

Chiesa Magistrale dell’Ordine Costantiniano

piazzetta San Giuseppe dei Nudi 72
Napoli

La solenne Santa Messa della festa dell’Esaltazione della Santa Croce verrà presieduta dal Cappellano della Chiesa Magistrale, Don Vincenzo Vollero, Cappellano di Merito. Concelebra il Cappellano Capo di Delegazione Fra’ Sergio Galdi d’Aragona, O.F.M., Cappellano di Giustizia, Commissario Generale di Terra Santa.

Crocifissione simbolica, Evangeliario di Uta, 1020 circa, Bayerisches Staatsbibliothek, München.

La festa dell’Esaltazione della Santa Croce costituisce, insieme alla festa di San Giorgio, l’evento religioso più importante e sentito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Il 13 settembre 335 venne dedicata a Gerusalemme la chiesa della risurrezione e del Martyrium. Il giorno seguente con solenne cerimonia si fece l’ostensione della Santa Croce, che l’Imperatrice Elena aveva ritrovato il 14 settembre 320. Nel 614, il Re dei Persiani, Cosroe II, mosse guerra ai Romani e dopo aver sconfitto Gerusalemme, portò via con sé, tra i tesori, anche la Croce di Gesù. Eraclio, Imperatore bizantino, propose a Cosroe la pace, che venne però respinta: di fronte al diniego, mosse guerra e vinse presso Ninive, chiedendo la restituzione della Croce, che tornò a Gerusalemme.

In questo giorno non si esalta la crudeltà della Croce, ma dell’Amore che Dio ha manifestato agli uomini accettando di morire in Croce. Pur essendo Dio, Cristo umiliò se stesso facendosi servo. Questa è la gloria della Croce di Gesù.

Sabato 23 settembre 2023, ore 18.00

Chiesa Parrocchiale di Santa Teresa di Gesù

piazza Ernesto Cesario 27
Torre Annunziata

L’Arcivescovo Metropolita di Napoli, Mons. Domenico Battaglia, ha nominato Don Damiano La Rosa, parroco della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù e della Parrocchia di Santa Teresa di Gesù a Torre Annunziata.

Don Damiano La Rosa, Cappellano di Merito, ha inviato la Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio di partecipare alla Santa Messa di inizio del suo ministero pastorale.

Domenica 24 settembre 2023, ore 10.30

Festa della Beata Vergine Maria della Mercede

Parrocchia di San Menna Eremita

Chiesa Parrocchiale di San Pietro

piazza della Santissima Trinità 9

Vitulano

Solenne Santa Messa presieduta dal Parroco Don Biagio Corleone

La festività, istituita nella penisola iberica, meglio nota come Madonna degli Schiavi, è particolarmente sentita a Vitulano, comune appartenuto al Principato Ultra e quindi al Regno delle Due Sicilie, benché il territorio fosse all’epoca afferente agli Stati Pontifici. Vitulano è un piccolo comune del Sannio, ai piedi del monte Pentime, che fa parte del massiccio del Taburno Camposauro, in Provincia e Arcidiocesi di Benevento.

La celebrazione è rivolta soprattutto ai Cavalieri e Postulanti del Sannio e Irpinia, con il supporto organizzativo dei Cavalieri Luigi Cerciello e del Postulante Nicola Scarinzi.

La Madonna della Mercede

La Beata Vergine Maria è considerata a tutti gli effetti l’ispiratrice della fondazione, da parte di San Pietro Nolasco (1180-1245), dell’antico Ordine della Mercede; il titolo con cui viene onorata è strettamente correlato alla storia di quest’Ordine, che da lei prese la denominazione.

San Pietro Nolasco nacque a Mais Saintes Puellas (Tolosa, Francia) verso il 1180 e fin da adolescente si stabilì con la famiglia a Barcellona in Spagna. La prima notizia della sua presenza a Barcellona si ha nel 1203, quando profondamente addolorato nel vedere lo stato miserevole dei cristiani fatti schiavi dai Mori, padroni allora di gran parte della Spagna, egli si trasformò in mercante, per insinuarsi facilmente tra i maomettani ed a Valenza liberò con suo denaro trecento schiavi.

Esaurite le sua ricchezze, si unì ad altri generosi e nobili giovani, per raccogliere offerte e quindi ripetere ogni anno il riscatto di gruppi di schiavi; ma per quanta solerzia impiegassero in questa meritoria opera, vedevano il numero degli schiavi aumentare sempre più.

In precedenza vari Re e Ordini militari si erano occupati del riscatto degli schiavi, in Francia per esempio era sorto l’Ordine dei Trinitari che se ne interessava, ma molto limitatamente, mentre gli Ordini militari si erano presto estinti.

La situazione degli schiavi, trasportati nei Paesi arabi dai musulmani, era diventata angosciante per Pietro Nolasco e i suoi compagni, che nei 15 anni trascorsi, avevano operato altri cinque grandi riscatti detti “redenzioni” per migliaia di cristiani.

Pietro ad un certo punto valutò la possibilità di ritirarsi a vita contemplativa, sentendosi impotente ad arginare la situazione, alimentata in continuazione dai Mori di Spagna. In una di queste veglie di preghiera, la notte fra il 1° e il 2 agosto 1218, la Vergine Maria gli ispirò, illuminando la sua intelligenza, di fondare un Ordine religioso che si dedicasse alle opere di misericordia e specialmente alla redenzione degli schiavi, anche a costo della propria vita. Dopo averne parlato con il giovane Re d’Aragona, Giacomo I il Conquistatore (1208-1276) regnante dal 1213 e con il Vescovo di Barcellona, Berenguer, il 10 agosto 1218, Pietro Nolasco costituì ufficialmente il nuovo Ordine Religioso Redentore, nella cattedrale di Santa Croce di Barcellona, prendendo la Regola di Sant’Agostino. Il vescovo consegnò ai giovani laici del gruppo la veste di lana bianca in omaggio alla purezza immacolata della Vergine Maria, sotto il cui patrocinio sorgeva l’Ordine. Re Giacomo I consegnò loro lo scudo del suo Regno d’Aragona come distintivo (quattro sbarre rosse in campo oro) e il vescovo autorizzò di poter portare sopra l’abito la Croce, segno della sua cattedrale. In quel memorabile giorno il Re Giacomo I donò all’Ordine l’Ospedale di S. Eulalia in Barcellona, che divenne il primo convento dei religiosi (che erano tutti laici, compreso Pietro Nolasco), fungendo anche come casa d’accoglienza per gli schiavi liberati e sede delle opere di misericordia a favore degli infermi e poveri.

Sotto la guida del fondatore, si mise in moto tutta una organizzazione a favore della libertà dei cristiani messi in schiavitù, che oltre ad aver persa la libertà, erano in pericolo per le pressioni e sofferenze inflitte, di abiurare la propria fede e passare all’islamismo. La “redenzione” avveniva con il pagamento di un riscatto in denaro o altri generi, che variava secondo l’età, le condizioni sociali, economiche e fisiche dei riscattandi. Il denaro veniva raccolto dai religiosi con il contributo di ogni ceto sociale dell’epoca, compreso le famiglie che avevano qualche loro componente schiavo in terra araba, vittima delle scorrerie saracene che funestarono dall’inizio del XIII secolo, le coste di Spagna, Francia, Sardegna, Sicilia e Italia Meridionale. Le “redenzioni” venivano accuratamente preparate, precedute da una cerimonia religiosa prima dell’imbarco. Le spedizioni erano dense di pericoli, per i pirati che infestavano il Mediterraneo, i naufragi frequenti, la possibilità di un tradimento degli Arabi, che impadronitisi del denaro, trattenevano anche i Mercedari come schiavi, in attesa di un altro riscatto. Innumerevoli furono i religiosi che incontrarono la morte anche atroce, nell’espletare queste missioni redentrici. Si calcola che con questo sistema siano stati liberati circa 52.000 schiavi cristiani nei primi 130 anni della costituzione dell’Ordine Religioso. Al ritorno positivo delle spedizioni, veniva cantato in cattedrale un solenne Te Deum di ringraziamento, unitamente agli schiavi liberati. Caratteristica eroica dei Mercedari durante le redenzioni, era quella di proporsi al posto di uno schiavo, se il denaro non bastava e rimanere prigionieri fino all’arrivo della somma dall’Europa, cosa che non sempre avveniva in tempo specie per gli agguati dei pirati, allora il religioso veniva ucciso barbaramente per vendetta.

L’Ordine Religioso Redentore fu approvato da papa Gregorio IX il 17 gennaio 1235. In seguito i componenti furono anche sacerdoti e non più solo laici come agli inizi, a cui si aggiunsero la Confraternita e il Terz’Ordine della Mercede.

Nel 1265 con Santa Maria di Cervellon si aggregò il ramo femminile delle Monache Mercedarie, a cui seguirono in tempi più moderni altre Congregazioni religiose femminili della stessa spiritualità della Mercede.

I Mercedari furono presenti come cappellani con Cristoforo Colombo, quando fu scoperto il Continente Americano e il primo convento fu fondato nel 1514 a Santo Domingo.

Nel 1272 i redattori delle Costituzioni stabilirono che l’Ordine Religioso Redentore assumesse la denominazione di Santa Maria della Mercede, titolo attribuitale perché della Mercede o della Misericordia deriva da quanto diceva il Re Alfonso X il Savio (1221-1284) “Redimere gli schiavi è opera di grande ‘Merced’ “, ossia di Misericordia.

La Vergine è considerata dai religiosi Mercedari, Madre sia di sé stessi, quanto degli schiavi per la cui salvezza eterna i religiosi si devono preoccupare. È chiaro che oggi per schiavitù s’intende tutti quei pericoli ed affanni che contraddistinguono il peregrinare degli uomini, anelanti alla salvezza eterna, non solo di quella fisica e Maria Corredentrice del genere umano, con amore continua la sua opera come nostra avvocata e ministra della salvezza.

Vitulano

Il campanile della Collegiata della Santissima Trinità è stato progettato dalla scuola vanvitelliana. In passato, il marmo rosso di Vitulano era molto ricercato (si trova persino al Cremlino di Mosca), tanto che lo stesso Luigi Vanvitelli venne di persona – ospite dei Baroni Buono – per scegliere i marmi con cui decorare la Reggia di Caserta. Infatti, lo scalone centrale della Reggia è stato realizzato con il marmo vitulanese.

Nella chiesa di Santa Croce si trova una lapide dedicata a Re Ferdinando II delle Due Sicilie.

Nel limitrofo Comune di Solopaca si trova il ponte sospeso dedicato alla Beata Regina Maria Cristina di Savoia, consorte di Re Ferdinando II delle Due Sicilie, che fu uno dei primati ingegneristici del Regno delle Due Sicilie. Dopo il Real Ferdinando sul Garigliano, è il secondo ponte sospeso a catenaria costruito nell’Europa continentale.

Nei pressi di piazza San Menna si trova la fontana Reale, costruita affinché il popolo potesse usufruire dell’acqua secondo le proprie esigenze.

La famiglia nobile Lupi ospitava spesso il Servo di Dio Pietro Francesco (in religione Vincenzo Maria) Orsini, OP (Gravina in Puglia, 2 febbraio 1649 – Roma, 21 febbraio 1730), dei Duchi di Gravina. Da Arcivescovo di Benevento (dal 18 marzo 1686 al 29 maggio 1724, anche se dal 1701 mantenne solo l’amministrazione) di grande rilievo fu la sua sollecitudine pastorale: ogni anno visitava in media una settantina di parrocchie, completando il giro ogni due anni. Creato cardinale il 22 febbraio 1672 da Papa Clemente X, fu eletto Papa il 29 maggio 1724, con il nome di Benedetto XIII. Il 24 febbraio 2012 Papa Benedetto XVI ha aperto il processo di beatificazione e canonizzazione. L’inchiesta diocesana si è chiusa il 22 febbraio 2017 e tutta la documentazione raccolta è stata passata alla Congregazione per le Cause dei Santi.

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