La Delegazione di Liguria celebra la Santa Messa in commemorazione dei defunti a Genova

In occasione della ricorrenza della Commemoratio omnium fidelium defunctorum, venerdì 10 novembre 2023 presso la cappella gentilizia all’interno dello storico complesso monumentale dell’Opera Pia Conservatorio Fieschi [QUI], in via Mura dello Zerbino 16 a Genova, si sono incontrati i Cavalieri e le Dame della Delegazione di Liguria del Sovrano Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ospiti del Marchese Dott. Giovanni Battista Crosa di Vergagni, discendente della famiglia Fieschi.

La solenne Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da Mons. Maurizio Galeotti, Cappellano di Merito, concelebrante Don Fabio Pagnin, Cappellano di Merito, alla presenza del Delegato, il Nob. Luigi Filippo Granello di Casaleto, Cavaliere di Giustizia.

All’inizio del Sacro Rito, il Delegato Emerito, il Nob. Gian Marino Delle Piane, Cavaliere di Gran Croce di Giustizia, ha pronunciato un commosso ricordo dei Confratelli defunti. Ha ricordato in particolare il compianto Presidente delle Real Commissioni per l’Italia e per la Serenissima Repubblica di San Marino, il Duca Don Diego de Vargas Machuga, come un modello di vita da uomo e da Cavaliere da seguire, tenendo ben presente che l’Ordine Costantiniano è stata la sua missione di evangelizzazione e di avvicinamento al Signore Gesù Cristo.

Commentando il Vangelo del giorno ( Lc, 16, 1-8 ), Don Maurizio Galeotti ha aiutato a capire come Gesù sia fondamento nella vita, con la parabola sulla “scaltrezza dell’amministratore disonesto”. È proprio il Signore che chiede di agire con scaltrezza nelle cose dello spirito, indagando a fondo nell’intimo, per capire se si ha investito onestamente nella propria vita di preghiera.

La bellissima “cappella interna” al Palazzo del XVIII secolo, in due navate ortogonali fra loro, l’una riservata al pubblico, l’altra per le ospiti dell’Istituto e le converse, con cupola a bacino all’incrocio e due prolungamenti, a rappresentare altrettante absidi, che ospitano due pregevoli altari. Bellissimo il “Presepe artistico” con statuine attribuite alla scuola del Maragliano. Tra le altre opere, l’affresco raffigurante Santa Caterina Fieschi, di Carlo Giuseppe Ratti del 1774.

La prima pietra dell’edificio, eretto ai limiti estremi della cinta muraria dell’epoca su progetto di Pietro Cantone (padre dei più celebri architetti Simone e Gaetano, che con lui collaborarono all’erezione ed al completamento dell’imponente complesso), fu posta il 15 gennaio 1763, data che venne segnata sul portale della salita delle Fieschine. L’iscrizione latina, apposta poi sul lato sinistro dell’attuale ingresso a settentrione, ricorda anche che l’immobile venne ultimato nell’anno 1771 ed illustra le finalità dell’Ente.

La costruzione della sede del Conservatorio Fieschi, eretto sulle mura dello Zerbino, ha origine nelle disposizioni testamentarie del Conte Domenico Fieschi, deceduto il 24 gennaio 1762. Discendente di una delle più prestigiose famiglie genovesi, già nel 1749, tredici anni prima della sua morte, aveva fatto testamento lasciando erede universale dei suoi beni mobili e immobili la Fondazione che porta il suo nome e cioè, “la scuola o Conservatorio semplicemente laicale da erigersi sotto il titolo dell’Immacolata Concezione”.

Due targhe marmoree, poste ai lati dell’ingresso, ricordano la magnanimità del fondatore e di sua moglie, nonché lo scopo dell’Istituto.

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