Solenne Santa Messa in onore di San Matteo patrono della Guardia di Finanza a Napoli

Lunedì 22 settembre 2025 alle ore 10.30 presso la cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta in Napoli è stata celebrata solennemente la Santa Messa in occasione della ricorrenza di San Matteo Apostolo ed Evangelista, santo patrono della Guardia di Finanza. Nato in Galilea e di professione esattore delle tasse, apostolo ed evangelista, San Matteo è stato proclamato patrono delle Fiamme Gialle d’Italia da Papa Pio XII nel 1934, con l’auspicio che tutti gli appartenenti al Corpo potessero, sul suo esempio, unire l’esercizio del dovere verso lo Stato con la fedele devozione a Cristo. La ricorrenza liturgica rappresenta per tutte le Fiamme Gialle un momento di intenso raccoglimento spirituale, che induce a seguire le orme del santo patrono. San Matteo cambiò vita per mettersi al servizio del prossimo e degli onesti, quasi a voler tracciare la strada da seguire nell’attività che quotidianamente il Corpo è chiamato a svolgere: lo spirito di servizio verso lo Stato e la comunità e la tutela dei cittadini onesti.
Panoramica cattedrale interno

Accolte dal Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale, il Generale di Corpo d’Armata Francesco Greco, e dal Comandante Regionale Campania, il Generale di Divisione, Alessandro Barbera, sono intervenute le massime Autorità locali, i vertici dell’Autorità Giudiziaria, delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e degli Uffici Finanziari, insieme a una rappresentanza di militari, di ogni ordine e grado in forza ai Reparti dipendenti.

Ha presenziato il Delegato per Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Conte Don Gianluigi Gaetani dell’Aquila d’Aragona dei Duchi di Laurenzana, Cavaliere di Giustizia. Su invito del Generale Greco.

La solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta da S.Em.R. il Signor Cardinale Domenico Battaglia, Arcivescovo metropolita di Napoli, concelebrante il Cappellano Militare, Don Claudio Mancusi, oltre a costituire un significativo momento di preghiera, ha rappresentato anche un’importante occasione di condivisione e coesione, rinsaldando ulteriormente l’unità di intenti tra tutti i militari del Corpo, quotidianamente impegnati nell’opera di contrasto ad ogni forma di illegalità, in ossequio alle Istituzioni e nel rispetto delle leggi, con lealtà, abnegazione, nel silenzio ed a costo di sacrifici.

Nella sua omelia, il Cardinal Battaglia, ha affidato agli appartenenti alla Guardia di Finanza tre parole guida da custodire e vivere ogni giorno: vocazione, spiritualità e abbraccio.

«C’è sempre speranza, perché nessuna vita coincide con i propri errori», ha esordito il Cardinale, ricordando come la vocazione non appartenga solo ai sacerdoti o ai consacrati, ma rappresenti la chiamata che ciascuno riceve quando sceglie come vivere la propria esistenza, nel lavoro, nella missione o nel servizio.

La spiritualità, ha aggiunto, «non è un concetto astratto, ma il sistema che regge le tue scelte, la forza che ti impedisce di rassegnarti, la fedeltà a ciò che conta davvero. È il coraggio di scegliere l’umano contro ciò che è disumano».

Infine, il Cardinale ha richiamato il valore dell’abbraccio, raccontando un episodio di vicinanza concreta a un uomo in difficoltà: «Oggi abbiamo tutti bisogno di un abbraccio. L’abbraccio è l’inizio di qualcosa di nuovo, è il segno che nessuno è davvero solo».

Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Cardinal Battaglia ha rivolto un saluto ed un apprezzamento al Comandante Provinciale di Napoli della Guardia di Finanza, il Generale di Brigata Paolo Borrelli, ringraziandolo per l’ottimo lavoro svolto a Napoli e augurandogli un cammino ricco di frutti nel nuovo incarico, dimostrando da subito di possedere grandi doti di umanità, professionalità e di instancabile servitore dello Stato.

Il Sacro Rito si è concluso con la benedizione impartita con l’ampolla del sangue di San Gennaro.

A seguire, ha preso la parola il Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale della Guardia di Finanza, il Generale di Corpo d’Armata Francesco Greco, che ha ribadito il senso della vocazione al servizio: «Ogni giorno i nostri uomini e le nostre donne lavorano e si sacrificano per rappresentare lo spirito di servizio che ci unisce. È un impegno costante, che chiede dedizione ma che restituisce anche la gioia di sentirsi parte di qualcosa di più grande». Quindi ha rivolto un pensiero di gratitudine ai militari e alle loro famiglie, sottolineando il sacrificio e l’impegno che caratterizzano la missione delle Fiamme Gialle. La celebrazione ha così unito il segno della fede con quello del servizio, richiamando valori di dedizione, speranza e comunità, nel solco della testimonianza di San Matteo.

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