Santa Messa della Solennità dell’Immacolata nella Basilica di Santa Chiara a Napoli

Santa Messa nella Solennità dell'Immacolata Concezione alla Basilica di Santa Chiara in Napoli, 8 dicembre 2019.

Domenica 8 dicembre 2019, Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, antica Festa Nazionale del Regno delle Due Sicilie, nella Basilica di Santa Chiara a Napoli, è stata celebrata alle ore 12.00 una Solenne Santa Messa.
Si è trattata di una cerimonia fortemente voluta dal Real Circolo Francesco II di Borbone [ https://www.facebook.com/realcircolo/ ], con il fine di radunare in questo giorno e in questo luogo tutti coloro che volevano invocare l’intercessione della Madonna, in segno di riconciliare a Lei la cultura, le tradizioni e le radici cristiane di queste Terre.
Rappresenta ormai una tradizione, che si ripete ogni anno in questo giorno dell’Immacolata, Protettrice del Regno delle Due Sicilie, in virtù di una antica devozione particolare verso il Suo sguardo benevolo da parte dei popoli, che storicamente vi appartenevano.

Questa Solennità dell’Immacolata ha un doppio volto: spirituale e tradizionale. Per coloro che hanno una fede viva e sentita, si tratta di una delle ricorrenze più importanti dell’anno. Per tutti indistintamente coincide con l’inizio simbolico del periodo delle festività natalizie ed è proprio il giorno in cui si fa il presepe.

Preceduti dai zampognari, I Membri del Real Circolo Francesco II di Borbone hanno portato in processione l’Immagine della Madonna dall’entrata inferiore del Chiostro di Santa Chiara, attraversando il Cortile esterno alla Basilica, giungendo fino all’altare.

All’inizio della Solenne Celebrazione Eucaristica, il Cav. Alfredo Buoninconti, Responsabile della Delegazione della Campania del Real Circolo Francesco II di Borbone, ha letto la lettera che il Capo della Real Casa delle Due Sicilie, Sovrano Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e OrLéans, Duca di Calabria, Conte di Caserta ha indirizzato al Rev. Padre Carlo D’Amodio, O.F.M., Ministro Provinciale dei Frati Minori di Napoli e Caserta e all’Ecc.mo Sig. Gr. Uff. Don Paolo Rivelli, Presidente Real Circolo Francesco II di Borbone (segue il testo integrale). Nella sua lettera da Madrid, Don Pedro ha espresso innanzitutto il suo grazie al Real Circolo Francesco II di Borbone, di cui è Presidente Onorario, perché lui e la sua famiglia hanno avuto diverse occasioni per conoscere meglio ed amare Napoli, e soprattutto perché avuto l’opportunità di conoscere tante persone care che gli riempano di un affetto, che è reciproco. Ha esortato a “non perdere di vista i riferimenti della nostra cultura e della nostra identità, messi a dura prova da questi tempi, utilizziamoli per essere da esempio ai giovani e alla comunità. Tramandiamo le nostre tradizioni – ha aggiunto – come la bella cerimonia della benedizione delle antiche bandiere”. Ha salutato “i Cavalieri Costantiniani presenti e tutti i soci del Real Circolo per l’impegno, la dedizione alla causa e il lavoro che portano avanti, con l’esempio che sia sempre in armonia”.Hanno preso parte alla cerimonia i rappresentanti delle Associazioni che risiedono presso la Cooperativa sociale “L’uomo è il legno” a Scampia, Inside Odv con la Presidente Rosalia Guerra e A.R.T.Scampia, con la Presidente Mafalda Abbruzzese; dell’Accademia Internazionale Partenopea “Federico II”, con il Presidente Cav. Domenico Cannone; della Croce Rossa Italiana Napoli Nord, con il Presidente Giambattista Ganzerli.

Erano presenti per il Real Circolo Francesco II di Borbone: Gr.Uff. Paolo Rivelli, Presidente; Cav. Alfredo Buoninconti, Delegato della Campania, che ha ricevuto il diploma di Socio; Sig. Nicola Difrenna, Segretario della Delegazione della Campania, che ha ricevuto il diploma di Familiaris; Sig.ra Filomena D’Auria, Responsabile della Sezione Monti Lattari; Cav. Dott. Attilio Giordano, Responsabile della Sezione San Michele Arcangelo di Ottajano; Avv. Massimo Seminara, Responsabile della Sezione delle Calabrie; Cav. Dott. Stefano Borgiani, che ha ricevuto il diploma di Socio; Cav. Manuel de Goyzueta dei Marchesi di Toverena, che ha ricevuto il diploma di Socio; Cav. Don Vittorio Talamo de Vargas Machuca; Cav. Ettore Araimo; Rev. Mons. Giorgio Lenzi, Procuratore generale del Istituto del Buon Pastore, che ha ricevuto il diploma di Cappellano ad honorem; Dott. Enrico Morabito, che ha ricevuto il diploma di Familiaris; Prof.ssa Graziella Carassi, Socio Real Circolo; il neonato gruppo dei giovani: Francesco Pessetti Buoninconti, Mariavittoria de Goyzueta di Toverena e Stefano de Goyzueta di Toverena, che hanno ricevuto il diploma di Familiaris; Dott. Pierluigi Scarpa e Signora, Università Federico II di Napoli; Sig. Massimo Calabrese.

Hanno partecipati come Ospiti e Invitati del Real Circolo Francesco II di Borbone: Cav. Vik van Brantegem, Commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno, Responsabile della Comunicazione del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e Signora, Dott.ssa Valentina Villano; Avv. Carmine Capasso, Console Onorario dello Sri Lanka a Napoli.

Nella sua Omelia, il celebrante Fra Carlo D’Amodio, O.F.M. ha ringraziato il Real Circolo Francesco II di Borbone per il gesto semplice di carità e solidarietà verso i più bisognosi, per dare un segno concreto del proprio impegno. Si tratta del dono in occasione della Solennità della Immacolata Concezione di generi alimentari alla Comunità dei Frati Minori del Complesso Monumentale di Santa Chiara per la propria mensa dei poveri, su iniziativa ed impulso del Capo della Real Casa delle Due Sicilie nonché Presidente Onorario del Real Circolo Francesco II di Borbone , il Principe Don Pedro, di concerto con il Presidente Gr. Uff. Paolo Rivelli. Martedì 3 dicembre 2019 il Responsabile della Delegazione Campania del Real Circolo Francesco II di Borbone, il Cav. Alfredo Buoninconti, coadiuvato dal Segretario della Delegazione, il Signor Nicola Difrenna, hanno consegnato la prima quantità di generi alimentari [ https://www.ordinecostantinianoitalia.org/single-post/08-12-2019-colletta-alimentare-in-occasione-della-dell-immacolata-a-napoli ].

Al termine della Solenne Celebrazione Eucaristica, il celebrante Fra Carlo D’Amodio, OFM ha recitato l’affidamento all’Immacolata Concezione e il Cappellano ad honorem del Real Circolo, Rev. Mons. Giorgio Lenzi, Cappellano del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ha benedetto le bandiere storiche del Regno delle Due Sicilie.

Dopo la cerimonia, i Soci e gli Ospiti Invitati del Real Circolo Francesco II di Borbone si sono ritrovato per un rinfresco all’interno del Complesso Monumentale di Santa Chiara. In questa occasione, il Presidente Gr.Uff. Paolo Rivelli ha consegnato i diplomi.

Il significato dell’Immacolata Concezione per il Regno delle Due Sicilie

Per il Regno delle Due Sicilie l’Immacolata Concezione ha un significato particolare, poiché questo culto è sempre stato molto sentito. Carlo di Borbone più di un secolo prima, tra il 1747 e il 1750, fece costruire la guglia dell’Immacolata sita in Piazza del Gesù Nuovo a Napoli.

Il giorno 8 dicembre 1816 avvenne l’unione del Regno di Napoli con quello di Sicilia nel Regno delle Due Sicilie con Re Ferdinando I delle Due Sicilie. In occasione della promulgazione del dogma nel 1854, il Re Ferdinando II donò allo Stato Pontificio la colonna dell’Immacolata Concezione che si trova in Piazza di Spagna.

Il giorno 8 dicembre 1860, Re Francesco II delle due Sicilie fece il proclama da Gaeta: “Da questa Piazza dove difendo più che la mia corona l’indipendenza della patria comune, si alza la voce del vostro Sovrano per consolarvi nelle vostre miserie, per promettervi tempi più felici. Traditi ugualmente, ugualmente spogliati, risorgeremo allo stesso tempo delle nostre sventure; che mai à durato lungamente l’opera della iniquità, nè sono eterne le usurpazioni. Ho lasciato perdersi nel disprezzo; ò guardato con sdegno i tradimenti, mentre che tradimenti e calunnie attaccavano soltanto la mia persona; ò combattuto non per me ma per l’onore del nome che portiamo….Io sono napoletano; nato tra voi, non ò respirato altra aria, non ò veduto altri paesi, non conosco altro che il suolo natio. Tutte le mie affezioni sono dentro il Regno: i vostri costumi sono i miei costumi, la vostra lingua la mia lingua; le vostre ambizioni mie ambizioni. Erede di una antica dinastia che à regnato in queste belle contrade per lunghi anni ricostituendone l’indipendenza e l’autonomia, non vego dopo avere spogliato del patrimonio gli orfani, dei suoi beni la Chiesa ad impadronirsi con forza straniera della più deliziosa parte d’Italia. Sono un principe vostro che à sacrificato tutto al suo desiderio di conservare la pace, la concordia, la prosperità tra’ suoi sudditi. Il mondo intero l’à veduto; per non versare il sangue ò preferito rischiare la mia corona”.

Il dogma dell’Immacolata Concezione

Il dogma dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria – che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento – fu proclamato nel 1854 con la bolla “Ineffabilis Deus”, nella Cappella Sistina dal beato Pio IX l’8 dicembre 1854. Il Pontefice, durante il suo esilio in Gaeta (1849-1851) – dovuto alla Rivoluzione mazziniana che nel 1848-1849 aveva portato alla costituzione della Seconda Repubblica Romana, per sua natura massonica e anticristiana – aveva fatto voto in una cappella dedicata all’Immacolata che, qualora avesse ricevuto la grazia del ritorno a Roma e del ripristino dell’ordine cristiano nell’Europa allora sconvolta dalla Rivoluzione, avrebbe appunto impegnato tutto se stesso nell’attuazione della proclamazione del gran dogma mariano. Come Pio IX ebbe poi a dire, sentì tale esigenza come una chiamata interiore, che ricevette mentre era assorto in preghiera dinanzi all’immagine dell’Immacolata. Durante questo soggiorno forzato constatò quanto era forte in tutto il Mezzogiorno il culto dell’Immacolata, così si convinse nel senso di “trasformare” una semplice devozione in un dogma.

La Lettera del Capo della Casa Reale di Borbone delle Due Sicilie, Sovrano Gran Maestro del Sacro Militare Ordine di San Giorgio, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta

Autorità presenti,

Cari amici e amiche,

come è ormai consuetudine vi scrivo in questo giorno di festa dedicato alla Immacolata Concezione della beata Vergine Maria, Patrono delle Due Sicilie, anche ricorrenza dell’antica festa nazionale.

Come Capo della Real Casa delle Due Sicilie, desidero porgere a voi tutti il mio saluto affettuoso in questa Solennità della Immacolata Concezione. Alcuni impegni non mi hanno permesso di essere quest’anno tra voi, ma sono felice che la Basilica di Santa Chiara, a me tanto cara, sia questo anno il luogo in cui vi siete ritrovati per celebrare questa solennità per noi tutti densa di significato.

Grazie al Real Circolo Francesco II di Borbone, di cui sono Presidente Onorario, io e la mia famiglia abbiamo avuto diverse occasioni per conoscere meglio ed amare Napoli. Soprattutto abbiamo avuto l’opportunità di conoscere tante persone care che ci riempano di un affetto, che è reciproco.

In particolare a voi riuniti nella Basilica di Santa Chiara per la Solenne Celebrazione dell’Immacolata raccomando di mantenere sempre aperto il vostro cuore verso i sofferenti e bisognosi e ad intraprendere iniziative volte ad alleviarne le sofferenze, nello spirito della Beata Maria Cristina e di suo figlio Francesco II delle Due Sicilie. Su questo mi troverete sempre al vostro fianco.

Nello stesso tempo non perdiamo di vista i riferimenti della nostra cultura e della nostra identità, messi a dura prova da questi tempi, utilizziamoli per essere da esempio ai giovani e alla comunità. Tramandiamo le nostre tradizioni come la bella cerimonia della benedizione delle antiche bandiere.

Saluto i Cavalieri Costantiniani presenti e tutti i soci del Real Circolo per l’impegno, la dedizione alla causa e il lavoro che portano avanti, con l’esempio che sia sempre in armonia.

Io e la mia famiglia ci uniamo alle vostre preghiere a Maria Immacolata a cui ci affidiamo le nostre intenzioni, affinché stende il suo velo per proteggerci dalle insidie delle vita.

Buona festa dell’Immacolata.

Con affetto.

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