Domenica 27 novembre 2022, una rappresentanza di Dame e Cavalieri della Delegazione Toscana del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, guidati per l’occasione dal Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce Jure Sanguinis con Placca d’Oro in rappresentanza del Presidente della Real Commissione per l’Italia, S.E. il Duca Don Diego de Vargas Machuca, Bali Gran Croce di Giustizia decorato con Collare, ha partecipato alla solenne cerimonia di ingresso di Mons. Andrea Migliavacca, nuovo Vescovo della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.
La presa di possesso canonico della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro di Mons. Andrea Migliavacca è avvenuta nel corso della celebrazione della Santa Messa stazionale, insieme ai Cardinali Giuseppe Betori, Arcivescovo metropolita di Firenze, Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo metropolita di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e Gualtiero Bassetti, Arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, ai vescovi provenienti principalmente dalla Toscana e dalla Lombardia, e al clero diocesano. Presenti il Cardinale Ernest Simoni, Canonico onorario del Capitolo della cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze e i fedeli della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, come pure della Diocesi di San Miniato, della quale Mons. Migliavacca rimarrà Amministratore apostolico ancora per qualche tempo, e della Diocesi di Pavia, di cui è originario.
Al momento del suo ingresso in Duomo, accolto da un grande applauso, non ha mancato di salutare anche la rappresentanza della Sacra Milizia Costantiniana. Particolarmente sentito è stato il saluto e l’abbraccio con il suo predecessore, l’Arcivescovo-Vescovo emerito Riccardo Fontana e l’applauso per il Cardinal Bassetti, che ha lasciato un segno indelebile nella comunità aretina.
“Inizio oggi con voi, amata Chiesa di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, il mio cammino di Pastore e a tutti voi chiedo il dono della accoglienza, il dono della vostra benedizione, la cordialità della vostra amicizia. A tutti dico già il mio grazie più intenso”, ha detto Mons. Migliavacca nella sua omelia. “Ci guidano le letture che sono state proclamate, perché come già ho scritto nel mio primo saluto alla diocesi ci guida la stella polare della Parola di Dio. Le tre pagine bibliche ci parlano anzitutto di attesa” ed “è con questo spirito di attesa che possiamo leggere anche l’inizio del mio ministero in mezzo a voi”, ha sottolineare. Poi ha aggiunto: “Tante attese ci accompagnano nella vita e anche oggi, anche in questa celebrazione, anche nel mio cuore. E la Parola ci dice: viene il Signore, c’è vita per te”.
Un secondo richiamo emerge dalla Parola proclamata dove figura “un incontro promesso”, accompagnato dall’attesa, “che è portatore di vita”, si tratta dell’incontro con Dio: “Cercare Dio – ha proseguito Mons. Migliavacca – significa dunque cercare la vita vera, la vita donata da Lui. Vorrei vivere così da vescovo in mezzo a voi cercando la vita, nell’incontro con il Signore e con tante storie di vita, le vostre. Lo stile è racchiuso un poco anche nel motto del mio stemma episcopale: ‘Maestro dove abiti?’ e poi la stella cometa che guida una ricerca. Cercare la vita. Desidero cercare, vedere, incontrare la vita, promuoverla lì dove si trova o dove va fatta rinascere, lì dove c’è anche una pur flebile esperienza di vita ed ogni sua espressione, nei luoghi ove è segnata da fragilità eppure è carica di pienezza. Cercare la vita, anche nelle povertà, nelle fragilità, nel peccato, nelle diversità. Vedere la vita che nasce, vedere la vita possibile, gustare la vita, accogliere, ascoltare, condividere. Così leggo per me oggi l’invito a vegliare: cerca la vita, coglie ogni seme di vita e indicala ai tuoi fratelli e sorelle, a voi, cari amici. L’Avvento potrebbe diventare tempo intenso in cui chiedere al Signore che egli non aggiunga soprattutto giorni alla nostra vita, ma vita ai nostri giorni”.
Mons, Migliavacca ha concluso con un’immagine evocativa, per interpretare il suo essere partito dalla Lombardia, terra di origine, per approdare in Toscana: “Il riferimento è ad un film dei fratelli Taviani, originari di San Miniato. Il film mostra la scena di un bimbo in auto e, guardando dal finestrino, chiede: ‘Cos’è quella luce là in fondo?’. ‘La Toscana’, gli viene risposto. Cari amici, mi immagino su quell’auto. Anche io posso dire come quel bimbo: Cos’è quella luce là in fondo? E sento l’eco della risposta che mi dice. ‘È la Toscana’, dove sono vescovo, e per me anche San Miniato che è stato luce che mi ha accolto e ora Arezzo. Cos’è quella luce là in fondo? La voce mi dice chiara, ora Arezzo”.
Il testo integrale dell’omelia di Mons. Migliavacca QUI.
Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Pro-Delegato della Toscana, Massimo Planera, Cavaliere di Merito con Placca e il Coordinatore per la Toscana Centrale-Città di Pisa, Damiano Landi, Cavaliere di Merito, hanno salutato Mons. Migliavacca consegnandogli il messaggio augurale del Presidente della Real Commissione per l’Italia ed omaggiandolo di un ritratto fotografico, ricordo del periodo in cui ha guidato la Diocesi di San Miniato. Mons, Migliavacca ha ringraziato i Cavalieri Costantiniani per le attenzioni riservategli, confidando sul sostegno anche della Sacra Milizia Costantiniana nel corso del suo cammino di Pastore della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.