Con il mese di settembre riprendono le attività della Delegazione di Napoli e Campania

Con la ricorrenza sabato 14 settembre 2024 della festa dell’Esaltazione della Santa Croce – che costituisce, insieme alla festa di San Giorgio, l’evento religioso più importante e sentito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio – la Delegazione di Napoli e Campania riprende le attività per il 2024-25. Il primo incontro sarà presso il Real Monte ed Arciconfraternita di San Giuseppe dell'opera di Vestire i Nudi-Chiesa Magistrale, nella piazzetta San Giuseppe dei Nudi 72 in Napoli.
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La solenne Celebrazione Eucaristica per l’Esaltazione della Santa Croce del 14 settembre 2024 sarà presieduta alle ore 18.00 dal Cappellano Capo della Delegazione, Fra’ Sergio Galdi d’Aragona, O.F.M., Cappellano di Giustizia, Commissario Generale di Terra Santa in Napoli.

Il 13 settembre 335 venne dedicata a Gerusalemme la chiesa della Risurrezione e del Martyrium. Il giorno seguente con solenne cerimonia si fece l’ostensione della Santa Croce, che l’Imperatrice Elena aveva ritrovato il 14 settembre 320. Nel 614, il Re dei Persiani, Cosroe II, mosse guerra ai Romani e dopo aver sconfitto Gerusalemme, portò via con sé, tra i tesori, anche la Croce di Gesù. Eraclio, Imperatore bizantino, propose a Cosroe la pace, che venne però respinta: di fronte al diniego, mosse guerra e vinse presso Ninive, chiedendo la restituzione della Croce, che tornò a Gerusalemme.

Con la festa della Santa Croce non si esalta la crudeltà della Croce, ma dell’Amore che Dio ha manifestato agli uomini accettando di morire in Croce. Pur essendo Dio, Cristo umiliò se stesso facendosi servo. Questa è la gloria della Croce di Gesù.

“Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me”, dice il Signore (Gv 12,32).

O Croce Santa, per te il mondo è rinnovato, abbellito, in virtù della verità che splende e della giustizia che regna in Lui.

Non ci sia per noi altro vanto che nella Croce del Signore nostro Gesù Cristo. Egli è nostra salvezza, vita e risurrezione; per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati (Cf. Gal 6,14).

Foto di copertina: La festa del 14 settembre nella Cristianità Ortodossa è chiamata “Esaltazione della Preziosa e Vivificante Croce”.
Le raffigurazioni iconografiche dell’evento dell’Esaltazione sono conosciute dal IX secolo (la miniatura nelle “Omelie di Gregorio Nazianzeno”). Nella sua fase iniziale l’iconografia dell’Esaltazione non si basava sulla scena storica con il Patriarca Macario, ma sulla rappresentazione del rito dell’erezione della Croce nella Santa Sofia a Costantinopoli.
Il centro dell’icona è ovviamente la Santissima Croce, ai cui lati si trovano quasi sempre il beatissimo Costantino e Santa Elena sua madre, Imperatori romani, vestiti con sfarzo nei loro abiti regali.
Elena spesso regge la Croce con la mano destra mentre la indica con la mano sinistra, gesto analogo a quello figurato sulle Madonne Odigitrie.
Sulla parte posteriore troviamo la legenda “IC XC NIKA” ovvero “Gesù Cristo vince”, in riferimento alla visione del beatissimo Costantino che lo ispirò a dipingere il segno cristiano sugli scudi e che gli meritò la vittoria contro il rivale Massenzio, pagano.
Il piedistallo della Croce, inclinato, è spiegato dal tropario dell’Ora Nona che si recita ogni giorno: “Tra i due ladroni è apparsa la tua croce, qual bilancia di giustizia: ad uno venne inclinato verso l’inferno il suo destino a causa della bestemmia; all’altro alleggerito dai peccati fu concesso di innalzarsi per la confessione della tua divinità”.
Dal XV-XVI secolo, nelle Icone dell’Esaltazione si presenta l’iconografia ulteriormente sviluppata: si narra l’evento intero dell’elevazione della Croce e la benedizione della città. Il centro della figura si sposta e la Croce è sorretta dal Patriarca di Gerusalemme, Macario, e la scena è urbana. Sono presenti figure anonime di clero e fedeli che assistono al ritrovamento miracoloso, con gli Imperatori dotati di nimbo, che si trovano spostati rispetto all’epicentro della scena.

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