Dopo i saluti iniziali di Candida Carrino, Direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli; di Michele Oricchio, Presidente della Sezione giurisdizionale per la Campania della Corte dei conti; e di Paola Briguori, Presidente dell’Associazione Magistrati della Corte dei conti; intervengono Luigi Caso, Componente togato del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti; Piergiorgio Della Ventura, Presidente del Collegio dei Revisori dei conti dell’Università Parthenope di Napoli; Paolo Peluffo, Presidente di Sezione della Corte dei conti; Cinthia Pinotti, Presidente onorario aggiunto della Corte dei conti; Aristide Police, Ordinario di Diritto amministrativo della LUISS; Mario Spasiano, Prorettore dell’Università della Campania “L. Vanvitelli”; e Filippo Vari, Ordinario di Diritto costituzionale dell’Università Europea e Componente laico del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti. Dopo gli interventi seguiranno un breve rinfresco, il dibattito e le conclusioni, affidate a Cesare Mirabelli, Presidente emerito della Corte Costituzionale.
Al Convegno partecipa una rappresentanza della Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, guidata dal Delegato Nob. Manuel de Goyzueta di Toverena, dei Marchesi di Toverena e di Trentinara, Cavaliere di Giustizia.
Il volume Riflessioni critiche su “L’ordinamento del Regno delle due Sicilie tra storia e diritto. La Gran Corte dei conti di Eugenio Francesco Schlitzer (Editoriale scientifica 2023, pagine 580 [QUI] ) esamina l’ordinamento giuridico borbonico e, con particolare attenzione, la Gran Corte dei conti che fu sia giudice, non solo esclusivamente contabile, sia organo di controllo e di gestione. Emergono spunti di assoluta “modernità” giuridica, come la previsione di cauzioni per i cassieri e i contabili ed il cosiddetto “censo” per gli eleggibili, il “truglio” e tanti altri. Il tutto nella cornice del Codice de lo Regno delle Due Sicilie, che tenne fermi i principi liberali che il “decennio francese” aveva introdotto nel sistema borbonico. L’assetto delle amministrazioni locali su base elettiva, infine, limitava l’influenza della classe nobiliare e feudale. Su tutto gravò, però, la difficoltà di gestire le aspettative della Sicilia, con tensioni separatiste e collusioni mafiose. Non mancarono, poi, interventi assai negativi come la creazione delle Gran Corti speciali le cui pronunce, tra l’altro, non potevano essere soggette al riesame di legittimità.
Si contestualizza l’ordinamento nell’ambito della realtà sociale, politica ed economica del Regno delle Due Sicilie che mostrò eccellenze culturali ed industriali di rilievo in sostanziale continuità con un Regno che operò sin dal 1100, sia pur passando dagli Svevi agli Aragonesi, agli Angioini e infine ai Borbone. Da qualche tempo l’analisi storica ha sottolineato sempre più sia i punti di forza del Regno borbonico sia i decisivi apporti di Francia e Inghilterra, oltre che della Massoneria, nel “gestire” il processo unitario italiano in modo da eliminare un pericoloso competitor con un mero accrescimento dello Stato piemontese. Quella che fu la conclamata aspettativa sull’erede Savoia come “padre della Patria” era solo il frutto di una ben orchestrata macchina propagandistica ma non un valido punto di riferimento per gli altri Stati preunitari e per le loro genti. E, infatti, formato lo Stato unitario, Vittorio Emanuele II, divenuto Re così tardivamente e solo della Sardegna, con una ben nota matrice d’oltralpe che si esternava anche nell’uso corrente della lingua francese, mantenne, tra l’altro, la numerazione sabauda così rimarcando il carattere di estensione del dominio della Casa Savoia piuttosto che la nascita di un nuovo Regno.
Negli ultimi decenni, ha avuto sempre maggior rilievo una rilettura più neutra ed oggettiva, spesso contrapposta a quella tradizionale, del processo unitario e dei fatti che lo accompagnarono. Hanno così acquistato nuovo spessore le considerazioni relative alla appropriazione delle risorse finanziarie del Regno, tanto a Palermo quanto a Napoli, con il correlato impoverimento delle classi abbienti meridionali e la conseguente impossibilità di continuare a sostenere le pur fiorenti attività imprenditoriali e commerciali. Rinnovata attenzione hanno avuto episodi come la scomparsa in mare di Nievo, gestore delle risorse finanziarie sicule, le parole usate da Vittorio Emanuele II in una lettera a Cavour nei confronti Garibaldi e della sua gestione delle risorse erariali ed altro ancora. L’immagine del Re sabaudo indicato nel periodo risorgimentale come un Re galantuomo ma al quale si devono i bombardamenti di Genova, di Gaeta e di Torino è da tempo in crisi. Si noti la revoca, nel 2017, della cittadinanza onoraria di Napoli al Cialdini per le “stragi […] del Mezzogiorno”.
L’autore Eugenio Francesco Schlitzer, nato a Napoli il 13 ottobre 1947, risiede a Roma. Avvocato, docente universitario, è stato dal 1982 magistrato della Corte dei Conti, ricoprendovi tutte le diverse funzioni. Ha concluso il servizio, per un biennio, come Procuratore Generale aggiunto. Collocato a riposo dal 1° gennaio 2018, è stato nominato, ad honorem, Presidente della Corte dei Conti. È stato eletto dai colleghi per tre volte al Consiglio di Presidenza e, più volte, Segretario nell’Associazione Magistrati Contabili. Ne ha presieduto molte commissioni. Ha introdotto, nel 1995, i corsi di formazione per magistrati anche partecipandovi come docente. Dal 1998 al 2002 ha diretto il neo-istituito “Seminario permanente dei controlli”. È stato due volte Segretario Generale e due volte Vice Presidente dell’Associazione Magistrati. Componente del gruppo di lavoro per il rapporto sullo Stato della P.A. a venti anni dal rapporto Giannini, presso la Funzione Pubblica (1999). È stato anche Vice Capo dell’Ufficio legislativo del Ministero Ambiente (1987/88) e Consigliere giuridico dell’Interno (1998). È stato Procuratore regionale in Lombardia (2009/2011) e Presidente della sezione giurisdizionale Puglia (2011/2014). È stato anche Presidente dei Collegi dei Revisori dell’Università Parthenope, della Giustizia Tributaria e del “Teatro Regio” di Torino.
Docente presso Istituti e Scuole di alta formazione (del Ministero dell’Interno, di Polizia, dell’Economia e delle Finanze, SSPA, SSPAL) e Università (Roma “La Sapienza”, Roma 3, Roma Tor Vergata, L.U.I.S.S, Bocconi). Numerosissimi gli altri interventi formativi di ogni genere e tipo. Professore a contratto di Contabilità di Stato presso le Università del Salento (1997/2011) e di Torino (2010/2013) e presso la Scuola professioni legali della prima (1999/2010).
È stato relatore a numerosissimi convegni e congressi anche internazionali, conferenze alle Università di Buenos Aires e della Plata, su invito della “Asociaciòn de Profesores Universitarios de Contabilidad Pùblica” e, seminari sui due sistemi contabili, con il Segretario di detta Asociaciòn nelle Università di Roma Tor Vergata e Parthenope (2014/2015). Rappresentante italiano a Strasburgo nel 1996 nell’incontro per armonizzare gli Ordinamenti degli Stati membri sul controllo degli Enti locali. Autore della ricerca, per conto del Parlamento Europeo, su “Il controllo giuridico e l’audit sull’azione degli enti locali in Italia”.
Ha curato i volumi L’evoluzione della responsabilità amministrativa. Amministratori dipendenti di regioni ed enti locali e Il sistema dei controlli nelle Pubbliche amministrazioni. È stato autore di numerosi altri contributi in volumi collettanei: autore della parte terza (Il controllo) del Manuale di Contabilità di Stato a cura di G. Correale nel1993, dei I controlli giuridici nel codice degli appalti nel Trattato sui contratti pubblici nel 2008 e de La responsabilità amministrativo-contabile del responsabile del procedimento ne Il codice dell’Azione amministrativa (parte generale e della raccolta giurisprudenziale) nel 2010, entrambi a cura di M.A. Sandulli. Curatore, con C. Mirabelli, del Trattato sulla nuova configurazione della giustizia contabile e Autore del Trattato di contabilità pubblica: tomo I (Il nuovo sistema dei controlli).
È stato autore di centinaia di articoli, tra cui La trasparenza ed il contrasto della corruzione in Nuova Etica PA, N. 4/2015. Collaboratore di numerose riviste come Foro amministrativo, Giustizia Civile, Guida al diritto.
Attualmente è titolare di un centro di consulenza ed assistenza legale in materia di finanza e contabilità pubblica con il sito Finanza pubblica.it , dedicato alla materia stessa.