


















La Cerimonia è stata svolta secondo l’antico formulario, estratto da Rito e forma da praticare nell’armare uno o più Cavalieri del Real Ordine Costantiniano di San Giorgio nella Capitale di Napoli estratto dalle Costituzioni dell’Ordine che ha comandato osservarsi la Maestà del Re N.S. Francesco I, Gran Maestro del Real Ordine del 1802.


Prima di procedere al solenne atto di investitura dei Principi Reali, ha avuto luogo la ricezione tra i Balì Gran Croce di Giustizia dell’Em.mo Signor Cardinale Stephen Brislin, Arcivescovo metropolita di Johannesburg, ricevendo le insegne del suo grado da S.A.R. il Gran Maestro. A seguire sono stati ricevuti i Cappellani, i quali, chiamati dal Cancelliere della Real Commissione per l’Italia, si sono portati davanti all’altare, al cospetto di S.A.R. il Gran Maestro. Giunti, è stata accomodata la mozzetta sulle spalle di ciascuno, mentre S.A.R. il Gran Maestro ha imposto a ciascuno la decorazione al collo, accogliendoli così nell’Ordine.











Quindi, è stata svolta la solenne azione di ricezione nella Sacra Milizia Costantiniana, accolti tra i Cavalieri Gran Croce di Giustizia, delle LL.AA.RR. i Principi Juan, Pablo e Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Landaluce, figli di S.A.R. il Gran Maestro, evento che sottolinea l’importanza dell’Investitura nel contesto del Pellegrinaggio Costantiniano Internazionale nell’Anno Santo 2025.
Il rito in latino è iniziato con l’ammonimento: “Conviene che voi sappiate non poter uomo essere promosso a questo Sacro Ordine se prima di non aver a cuore e con la bocca professato la Cattolica ed Apostolica Fede. Quindi, il più giovane dei Reali Principi ha recitato la Professione di Fede Cattolica nella formula stabilita dalla Chiesa, a cui tutti gli Ammittendi si sono uniti ad una voce.
Ricevuta la Professione di Fede, l’Eminentissimo Priore per l’Italia ha benedetto i manti da chiesa. Quindi, rivolgendosi ai Reali Principi, ha detto: “Ricevi questa veste immacolata e portala fedelmente [in quando giungerei] davanti al tribunale di Dio”.
Poi, è stato portato davanti al Cardinale il piatto con la Croce d’Oro di Giustizia per benedirla, e successivamente il piatto con la spada, che ha benedetto sguainata. Quindi, la spada benedetta è stata portata davanti ai Reali Principi, mentre il Cardinale ha pronunciato la seguente formula: “Ricevete questa spada nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, e usala per la vostra difesa, per quella della Santa Madre Chiesa e del Gran Maestro dell’Ordine, per la confusione dei nemici della Croce di Cristo, per la tutela e la propagazione della Fede Cattolica; e, per quanto la fragilità umana lo permetta, non usatala per ferire ingiustamente alcuna; ve lo conceda Colui che con il Padre e lo Spirito Santo vive e regna nei secoli e secoli. Amen”.
A seguire ha avuto luogo l’antico rito che simboleggia la difesa della Cristianità da parte della Cavalleria, al termine del quale S.A.R. il Gran Maestro, rivolto a ciascuno dei Reali Principi nuovi Cavalieri, ha detto: “Sii un Cavaliere pacifico, valoroso, fedele e devoto a Dio”. A suo volta il Cardinale, rivolto a ciascuno dei Reali Principi nuovi Cavalieri: “Sii risvegliato dal sonno della malizia, e veglia nella Fede di Cristo e con fama lodevole. La pace sia con te”.
Infine, è stato presentato al Cardinale il piatto con gli speroni dorati, e dopo averli benedetti, si è rivolto ai Reali Principi, ripetendo: “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, cingiti la spada al fianco, o prode”, mentre nel frattanto la Schola ha intonato il Salmo 114, che celebra la vittoria del Re Davide contro Golia.
I giovani Principi, LL.AA.RR. Juan, Pablo e Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Landaluce, investiti dal loro padre S.A.R. il Gran Maestro come Cavalieri di Giustizia, stanno scrivendo il presente con impegno e ottimismo, guardando a un futuro pieno di speranza. Sono la forza trainante del cambiamento e lo hanno dimostrato attraverso il loro impegno nel corso degli anni. Come Pellegrini Costantiniani della Speranza in questo Anno Giubilare 2025 a Roma hanno sperimentato la grandezza di un millenario Ordine Cavalleresco-Religioso al servizio degli altri.


Dopo la ricezione dei giovani Principi di Borbone delle Due Sicilie, il Cancelliere a nome di S.A.R. il Gran Maestro ha pronunciato la formula di ricezione nella Sacra Milizia Costantiniana delle personalità laiche e religiose tra i Balì Gran Croce di Giustizia; Gran Croce di Giustizia, Gran Croce di Merito; tra i Cappellani Gran Croce de Jure Sanguinis, di Giustizia, de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, di Merito con Placca d’Argento, di Merito; i Cavalieri e Dame di Giustizia, de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, de Jure Sanguinis; tra i Cavalieri e Dame di Merito con Placca d’Argento, di Merito; tra i Cavalieri e Dame di Ufficio. Inoltre, S.A.R. il Gran Maestro ha concesso i passaggi al grado di Cavaliere di Giustizia, de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, de Jure Sanguinis; di Cavalieri e Dame di Merito. Infine, il Cancelliere annuncia che S.A.R. il Gran Maestro ha concesso delle Benemerenze Costantiniane.
Tra gli altri, sono stati ricevuti tra i Cavalieri e Dame di Giustizia, i seguenti membri della Famiglia di S.A.R. il Gran Maestro: Donna Blanca Carrelli Palomi di Borbone delle Due Sicilie, Don Anastasios Nomikos di Borbone delle Due Sicilie, Donna Isabel Mariana de Morales di Borbone delle Due Sicilie, Don Joaquín María Galán Otamendi, Donna Carlota María Galán de Morales, Donna Inés María Galán de Morales, Don Roberto María Galán de Morales, Don Alvaro María Galán de Morales, Donna Alicia de Moreno di Borbone delle Due Sicilie, Donna Clara María de Moreno di Borbone delle Due Sicilie, Don Manuel de Morales di Borbone delle Due Sicilie.
Inoltre, sono stati accolti 11 Spagnoli, 2 Inglesi e 2 Svedesi, rispettivamente tra i Cavalieri di Giustizia, Cavalieri de Jure Sanguinis, Cavalieri di Merito, Cavalieri di Ufficio e Cappellani di Merito.
Secondo la chiamata del Cancelliere, i 220 nuovi investiti e promossi per ciascun grado si sono accostati al S.A.R. il Gran Maestro.


Al termine, il Cardinale, con due cappellani assistenti, si è portato dinanzi l’altare e ha intonato l’inno di ringraziamento Te Deum, cantato da tutti stando in piedi. Terminato il canto, si è riformato il Corteo con S.A.R. il Gran Maestro, il Cardinale e gli altri Dignitari, ritornando in Sagrestia.
Servizio fotografico dei Cavv. Vik van Brantegem e Edoardo Lacrimini.
- Prima parte: Introduzione
- Seconda parte: Pontificale in onore di San Giorgio Martire – Sabato 13 settembre 2025 – Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura
- Quarta parte: Cena di Gala di Beneficenza – Venerdì 12 settembre 2025 – Palazzo Taverna
- Quinta parte: Riunione dei Delegati – Sabato 13 settembre 2025 – Palazzo San Calisto