La Delegazione Calabria festeggia il 60° di sacerdozio del Priore Arcivescovo Salvatore Nunnari

Venerdì 12 luglio 2024 alle ore 18.00 presso il monastero di clausura della Visitazione di Santa Maria presso i campi di San Nicola di Ortì, su una collina che domina la Città di Reggio Calabria, il Priore della Delegazione della Calabria del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Mons. Salvatore Nunnari, Arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano, Cappellano Gran Croce di Merito, ha presieduto la celebrazione della Santa Messa per il 60° anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Ha concelebrato Mons. Vittorio Luigi Mondello, Arcivescovo emerito dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, da cui Mons. Nunnari ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 20 marzo 1999.
Santa Messa

Alla Santa Messa hanno partecipato degli amici e dei fedeli della Parrocchia di Santa Maria del Divin Soccorso, dove Mons. Nunnari ha mosso i primi passi del suo sacerdozio, arrivandovi nel 1965 e concludendovi il suo ministero parrocchiale nel 1999. Si trova nel quartiere dell’ex Gebbione, zona sud di Reggio Calabria, area densamente popolata, delicata e bisognosa di una forte attenzione e presenza delle istituzioni e della Chiesa.

Inoltre, ha partecipato una rappresentanza della Delegazione della Calabria, guidata dal Referente per la Sezione della Città di Reggio Calabria, Dott. Emanuele Scarlata, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento. Il Delegato ad interim. S.E. il Marchese Don Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, Cavaliere Gran Croce di Giustizia, Luogotenente per l’Italia Meridionale Peninsulare, nel corso di una conversazione telefonica ha espresso a Mons. Nunnari fervidi e devoti auguri, trasmettendo i sentimenti di affetto e di vicinanza dei Cavalieri, delle Dame, dei Postulanti e degli amici calabresi della Sacra Milizia: “Porgo, non solo i miei auguri, ma anche quelli dell’intera Delegazione della Calabria – ricordando, inoltre – come sia fondamentale la sua figura non solo di padre spirituale, ma tangibile segno vivente di servizio agli ultimi e al prossimo, cui tutti noi Costantiniani, dobbiamo anelare con umiltà, ispirazione e imitazione”.

Nato a Reggio Calabria l’11 giugno 1939, Salvatore Nunnari ha compiuto gli studi nel Seminario arcivescovile e nel Seminario regionale Pio XI di Reggio Calabria. Durante il tempo degli studi venne a contatto con San Gaetano Catanoso (1879-1963), nominato successivamente patrono della Città Metropolitana di Reggio Calabria. È stato ordinato sacerdote il 12 luglio 1964 a Reggio Calabria dall’Arcivescovo Giovanni Ferro. Ha conseguito la Licenza in Teologia Pastorale presso l’Ignatianum di Messina. Giornalista pubblicista e Consigliere Nazionale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana per dodici anni, Vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria.

Appena ordinato sacerdote è nominato Vicario cooperatore nella Parrocchia di Santa Maria del Divin Soccorso, mentre insegna anche religione nelle scuole medie statali. Nel 1970 diventa Assistente diocesano del Movimento Studenti di Azione Cattolica, fino al 1972, quando riceve l’incarico di Segretario del Consiglio presbiterale dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova. Nel 1975 viene nominato Coadiutore della Parrocchia di Santa Maria del Divin Soccorso, mentre è anche Consigliere provinciale della Coldiretti. Nel 1983 è nominato Parroco di Santa Maria del Divin Soccorso, che guida fino al 1999, ricoprendo nel frattempo gli incarichi di Presidente della Commissione per la pastorale per il lavoro e per i problemi sociali e quello di Vicario episcopale per il coordinamento della pastorale diocesana. Per moltissimi anni è stato anche padre spirituale dei portatori della vara della Madonna della Consolazione, storica e secolare processione che si svolge in Reggio Calabria, tra le più sentite manifestazioni di pietà popolare della tradizione calabrese.

Il 30 gennaio 1999 Papa San Giovanni Paolo II lo ha eletto Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia in Campania. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 20 marzo dalle mani dell’allora Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, Mons. Vittorio Luigi Mondello, altra figura storica della Chiesa reggina, dell’allora Arcivescovo metropolita di Benevento, Mons. Serafino Sprovieri, e dall’allora Vescovo di Aversa, Mons. Mario Milano. Il 18 dicembre 2004 Papa Benedetto XVI lo ha promosso Arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano. Il 10 agosto 2010 Papa Benedetto XVI lo ha nominato Amministratore apostolico sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis dell’Eparchia di Lungro, incarico che mantiene fino all’11 maggio 2012.

L’11 ottobre 2011 è stato eletto Vicepresidente della Conferenza Episcopale Calabra e il 7 ottobre 2013 ne divenne Presidente, fino alla sua rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, presentata per raggiunti limiti di età, accolta da Papa Francesco il 15 maggio 2015.

È stato Consigliere d’amministrazione della Fondazione San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena della Conferenza Episcopale Italiana.

Dal 21 agosto 2021 è Terziario dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini.

Il monastero della Visitazione di Santa Maria, alle falde dell’Aspromonte, è stato edificato appositamente per accogliere le suore dell’Ordine della Visitazione di Santa Maria, per volere delle tre sorelle Angela, Flavia e Virginia Musitano.

Desiderose di consacrarsi al servizio di Dio nel silenzio e nella solitudine, guidate spiritualmente da Mons. Stefano Morabito, Vescovo di Bova, e consigliate dal Padre gesuita Fannocheri, scelsero di aderire all’Ordine della Visitazione di Santa Maria, fondato da San Francesco di Sales, che scelse le figure di Maria e Elisabetta come modello per le future religiose, chiamate affettuosamente le Visitandine.

La nascente comunità fu composta da dodici Suore, che con l’approvazione dell’Arcivescovo di Reggio Calabria, Mons. Damiano Polou, l’11 novembre 1754 si stabilì nella casa delle sorelle Musitano. Nel 1755 giunse dal monastero di Palermo la Madre Giovanna Teresa de la Perouse, professa del monastero d’Annecy, per istituire la nuova fondazione. Però, a causa della situazione politica del tempo non fu possibile al Madre de la Perouse portare a compimento la sua missione. Solo il 13 ottobre 1840, ad opera del monastero di Napoli, la comunità di Reggio Calabria fu riconosciuta dall’Ordine, grazie all’interesse dell’Arcivescovo Pietro De Benedetto.

Nella sua storia la comunità ha avuto diverse sedi: prima, presso l’attuale piazza Italia, fu distrutto dal terremoto del 1908; poi, sulla Collina del Salvatore, presso la via Reggio Campi e attiguo al santuario del Sacro Cuore; infine, a partire dall’8 dicembre 2005, l’attuale monastero presso i Campi di San Nicola di Ortì.

Progettato dall’architetto siciliano Guglielmo Acciaro, la struttura architettonica del complesso conventuale racconta lo stile di vita della Visitazione: semplicità, umiltà e modernità, che ne costituiscono la vera spina dorsale della scelta progettuale. La configurazione molto semplice è costituita da tre corpi che comprendono la clausura con il chiostro centrale, attorno al quale si dispiegano i suoi ambienti, la chiesa, la foresteria e i servizi.

La chiesa, posta tra la foresteria e la clausura, si presenta semplice e austera. Formata da un’unica aula le cui pareti perimetrali sono caratterizzate dalla presenza di sei archi in pietra e da ampie finestre, ha un corpo architettonico privo di decorazioni. La navata è separata dalla parte presbiterale da un arco e da un gradino che rialza il luogo. Alla sinistra è posta la grata in ferro che divide il presbiterio dal coro delle monache. Il soffitto è formato da grandi capriate che ben si armonizza con le pietre dei muri. Il tetto spiovente è rivestito con tegole della stessa tipologia di quelle del resto del manufatto.

La foresteria accoglie chi vuole ritirarsi per qualche giorno nel clima di silenzio e di preghiera propri di un monastero della Visitazione. Dispone di 10 camere a due letti, una sala incontri e un refettorio con cucina.

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