La Delegazione delle Puglie e Basilicata del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, sotto la guida del Delegato, Avv. Dario de Letteriis, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis, MP, ha promosso in tutto il territorio di competenza, momenti di riflessione e di preghiera, offrendo il Santo Sacrificio della Messa – a San Severo, a Barletta, a Lecce, a Taranto, ad Ostuni e a Potenza – per riparare alle esecrande rappresentazioni blasfeme. Queste celebrazioni hanno rappresentato dei momenti significativi per le comunità, chiamate a reagire con preghiera e carità di fronte alle sfide del tempo attuale.
La Sacra Milizia, fedele alla propria vocazione, ai valori cristiani e alle tradizioni che la guidano da secoli, in queste occasioni ha rinnovato il proprio impegno nel promuovere la fede, la speranza e la carità in ogni occasione. Ha invitato tutti i membri Costantiniani e i fedeli a continuare a pregare e a rimanere uniti nella fede, confidando nell’amore misericordioso di Dio che guida e protegge.
Nella Sezione per Potenza, la Santa Messa di riparazione è stata officiata mercoledì 31 luglio 2024 da Don Dino Lasalvia, nella Cappella del Beato Bonaventura in Potenza. Nella sua omelia, Don Lasalvia ha offerto una riflessione sugli avvenimenti blasfemi intercorsi durante le recenti Olimpiadi di Parigi. Con parole di fede e di speranza ha esortato a non perdere la speranza, ma a rivolgere lo sguardo a Cristo, fonte inesauribile di amore e redenzione.
Nella Sezione per la Capitanata, la Santa Messa di riparazione è stata officiata il 1° agosto 2024 alle ore 19.30 da Fra’ Antonio Tartaglia, OFM Capp., nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli, annessa al Convento dei Cappuccini in San Severo. Inoltre, in concomitanza del Perdono di Assisi, dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del 2 agosto 2024, i partecipanti hanno potuto lucrare l’indulgenza plenaria, alle solite condizioni (Confessione, Comunione, preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre, visita ad una chiesa francescana o ad una parrocchia).
Nella Sezione per la Terra d’Otranto, la Santa Messa di riparazione è stata officiata il 2 agosto 2024 dal Parroco di San Pasquale Baylon, Fra’ Vincenzo Chirico, OFM, nella chiesa del Real Convento di San Pasquale Baylòn in Taranto.
Fouquet ha ricollocato l’episodio del Nuovo Testamento evocando la discesa dello Spirito Santo sui fedeli assidui nella preghiera, in un paesaggio parigino. L’assemblea si trova presso l’Hôtel de Nesle da un punto di vista che rivela la parte sud della città. A destra, il ponte Saint-Michel attraversa il braccio della Senna davanti al Petit Châtelet. Poi vengono i tetti dell’Hôtel-Dieu e la torre del vescovado, poi l’imponente facciata di Notre-Dame. Di fronte alla cattedrale si trova il fitto quartiere di rue Neuve-Notre-Dame, dove si praticava il commercio dei libri.
Tra i molti eventi simbolici del nostro tempo, gli spettacoli grotteschi che il 26 luglio hanno inaugurato e l’11 agosto 2024 hanno chiuso le XXXIII Olimpiadi di Parigi non possono essere semplicemente accantonati come degli show di cattivo gusto o delle provocazioni culturali. Rappresentano l’ultimo atto di guerra contro la Civiltà Cristiana, che ha avuto uno dei suoi picchi storici nella Rivoluzione francese.
«I nemici dell’Occidente cercano la loro rivincita. Perché ciò accada, perché essi riescano a vincere la guerra, sanno che l’Occidente deve cessare di essere cristiano, deve tornare alle idee e ai costumi del paganesimo, per cadere come una mela matura, come accadde all’Impero Romano. I barbari non odiavano la decadenza di Roma, ma il potere che per secoli li aveva soggiogati. L’espugnazione della Città Eterna da parte dei Goti di Alarico, la notte del 24 agosto 410, fu il loro trionfo. San Girolamo a Betlemme, e sant’Agostino ad Ippona versarono lacrime profonde per questo simbolico evento. Chi piange oggi per le minacce dei nuovi barbari all’Occidente? Ma, soprattutto, chi è disposto a difendere l’Occidente in nome dei princìpi e delle istituzioni che lo fecero grande nella storia? Eppure la forza di questi valori, che nasce dalla Verità di Cristo, è indistruttibile. Il futuro del mondo non è sotto la bandiera di Dionisio, né sotto quella del comunismo o dell’Islam, ma sotto quella dell’unico Dio vittorioso, che è Gesù Cristo. La fede e la ragione lo attestano.
Come e quando accadrà? A Dio tutto è possibile nella storia. Solo chi crede in un cieco determinismo storico pensa che “la storia non si fa con i se”. La storia si fa con i “se” proprio per la ricchezza delle possibilità che ogni momento presente contiene. Per questo il nostro esame di coscienza si fonda sulle mancanze che abbiamo commesso, ma che non eravamo costretti a commettere. Anche la storia, come la nostra vita, sarebbe potuta andare altrimenti e potrà andare, da un attimo all’altro, in un modo diverso. Che cosa sarebbe accaduto se il 14 luglio 1789 i dragoni del Principe di Lambesc, contravvenendo all’ordine di non versar sangue dato loro da Luigi XVI, avessero spazzato via la canaglia rivoluzionaria che marciava verso la Bastiglia? La Rivoluzione anticristiana non si illuda. I dragoni del Principe di Lambesc sono sempre, con la spada in pugno, dietro l’angolo della storia» (Prof. Roberto de Mattei – Corrispondenza Romana, 31 luglio 2024 [QUI]).
Parigi alle sue Olimpiadi
parte con il piede sbagliato
Si sono aperti i Giochi della trentatreesima Olimpiade e Parigi ha ballato. Si spera gareggi con ben altri risultati. Sì, perché lo sport, la sana competizione, il “vinca il migliore” non potevano avere un’inaugurazione peggiore. Non ci riferiamo alla pioggia battente che rischiava di “rovinare” la festa – atleti zuppi e fradici tra i flutti della Senna e gli scrosci dal cielo, potenti spettatori intirizziti sulle logge – ma alla regia e ai contenuti di uno spettacolo più simile a un circo dove i clown non facevano ridere. Del resto, le città europee di analoghe esibizioni circensi ormai sono diventate sede periodica.
Non sono bastati i giochi di luce ad assicurare rinnovata grandeur al Paese organizzatore. “Olympia 33” fa già acqua da tutte le parti, nonostante il suo grado elevato (di cattivo gusto e non solo…). E ciò che più disgusta e ferisce è il minestrone di blasfemia che non ha nulla di libertario o emancipante: perché i sentimenti di fede, le idee e i diritti condivisi – in sintesi la fiducia nella Ragione – sono finiti sotto le zampe e i tacchi di vanesi e colorati saltimbanchi.
Le reazioni non si sono fatte attendere. I Vescovi francesi, in un comunicato, hanno condannato le “scene che deridono e scherzano sul cristianesimo”. Accanto a momenti oggettivamente apprezzabili per coreografia e luci, grazie allo scenario monumentale di una delle più belle città del mondo, la Conferenza episcopale di Francia ha profondamente deplorato “le scene di derisione e di scherno sul cristianesimo”. Non è sfuggita a nessuno la nauseante parodia dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci dove Gesù è sostituito da una figura femminile e gli Apostoli da diversi personaggi drag queen.
Un’Ostia che viene consacrata nelle celebrazioni eucaristiche diventando il Corpo di Cristo è incastonata sulla testa della figura femminile ad indicarne anche l’aureola della “santità”. Il Sangue di Cristo è invece rappresentato da Bacco, il dio del vino, dell’ebbrezza e della sensualità nella mitologia classica.
Sulla questione, ironico e sferzante, in punta di penna, il quotidiano cattolico “Avvenire”: “Come un piatto di nouvelle cuisine gli chef della serata hanno messo in pentola di tutto: pop, rock, lirica. E poi hanno shakerato gli ingredienti con un pizzico fin troppo abbondante di imprescindibile ‘fluidismo’”, ha osservato il foglio della CEI.
Il settimanale “Famiglia Cristiana” richiama il grave fatto che “Leonardo da Vinci, autore dell’Ultima Cena parodiata in maniera offensiva e blasfema per i cristiani e con il quale la Francia ha debiti, avrebbe meritato maggiore garbo e la Francia ha cultura sufficiente per sapere che non è necessario offendere la sensibilità e la fede altrui per affermare la propria idea di mondo”.
Tutto questo si è consumato sullo sfondo della cattedrale di Notre-Dame, ferita e umiliata, i cui lavori di ricostruzione non si sono ancora conclusi dopo il devastante incendio dell’aprile 2019.
Che dire dunque di fronte a questo show planetario presieduto da Emmanuel Macron?
Che un fondamentalismo laicista approfitta dei Giochi olimpici – evento che dovrebbe celebrare piuttosto il rispetto e il dialogo fra i popoli, di ogni credenza, convinzione o religione – per imporre, anche attraverso la blasfemia travestita da rivendicazione di diritti, una visione del mondo e una rifondazione antropologica distorte e divisive. Che questa strategia nichilista abbia da sempre un sottile e velenoso ispiratore è cosa ben nota alla prassi esorcistica (Associazione Internazionale Esorcisti, 28 luglio 2024 [QUI]).