Light It Up Blue: anche Catanzaro tra le Città che accendono la speranza per l’autismo

Il 2 aprile ricorre la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, costituito nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con lo scopo di porre sotto l’attenzione di tutti il rispetto dei diritti delle persone con disturbi dello spettro autistico. Quest’anno, nato da una idea del Referente per la Città di Catanzaro della Delegazione della Calabria del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Dott. Saverio Salerno, Cavaliere di Ufficio, il Cavatore, monumento simbolo della Città, é stato illuminato di blu. L’evento Light It Up Blue, progetto partito dall’organizzazione Autism Speaks, consiste nell'illuminare di blu i principali monumenti nelle Città più famose del mondo come, solo per citarne alcuni, l’Empire State Building a New York, il Cristo Redentore a Rio de Janeiro, la grande piramide di Giza in Egitto e l’Arco di Costantino a Roma.
Monumento illuminato di blu

L’iniziativa, fortemente voluto dall’A.C.S.A. & S.T.E. (Associazione Catanzarese per gli studi Auxologici & per lo Studio delle Talassemie ed Emoglobinopatie), con il Presidente Dott. Giuseppe Raiola, Assessore alle politiche sociali, e dal Presidente del Club Lions Catanzaro Host, Dott. Pietro Maglio, è stata resa possibile grazie al supporto dell’amministrazione comunale, con l’impegno della Dott.ssa Giuseppina (Giusy) Iemma, Vice Sindaco.

Hanno collaborato la Dott.ssa Marika Biamonte, Dama di Ufficio, Addetto alle Relazioni Esterne della Delegazione; il Dott. Carmine Napolitano, Cavaliere di Ufficio; e l’Avv. Dario Gareri, Postulante.

Il colore “blu autismo” è stato scelto per la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo per rappresentare una sindrome in cui la percezione sensoriale è diversa, portando ad una mente “ribelle”. Questo porta la persona autistica ad avere procedimenti logici ed esperienze diverse da quelli della maggior parte degli altri uomini. Ad esempio una persona autistica può non riconoscere un volto o capire il senso della comunicazione non verbale. Il blu rappresenterebbe un colore in grado di risvegliare sicurezza e bisogno di conoscenza. Sono proprio questi i due temi che coinvolgono il mondo dell’autismo.

Sicurezza: la possibilità di vivere un’esistenza protetta, ma libera, per le persone autistiche e le famiglie, anche nel futuro dopo i genitori.

Conoscenza: la ricerca scientifica e la consapevolezza di tutti nel sapere come comportarsi con una persona autistica. Conoscenza intesa in tutti questi significati:

  • Sapere cosa accadrà dopo di noi: madri e padri dei ragazzi autistici non sanno cosa accadrà quando loro non ci saranno più.
  • Sapere come comportarsi: informare gli altri perché sappiano come regolarsi.
  • Sapere di più: implementare la ricerca scientifica sulle cause dell’autismo, ancora sconosciute.

Ma la spiegazione ufficiale del blu non è la sola. Ad esempio gli Argentini scrivono: “Il colore blu autismo è il simbolo di quello che viviamo ogni giorno noi autistici e familiari: il blu è brillante come il mare d’estate, ma durante una tempesta può diventare profondamente scuro”.

Quindi il blu può essere visto non come un singolo colore, ma come una policromia. Infatti, l’autismo è una condizione che ha modi molto diversi di manifestarsi (e necessita di diversi livelli di assistenza), ma copre con il medesimo velo quelli che la vivono.

Questa giornata speciale – che promuove la ricerca e la diagnosi contrastando la discriminazione e l’isolamento di cui sono ancora oggi vittime le persone autistiche e le loro famiglie – unisce le organizzazioni sull’autismo di tutto il mondo e le spinge a collaborare nel trattamento e sull’accettazione delle persone neurodivergenti. Purtroppo le conoscenze sull’autismo sono ancora carenti e l’impegno delle istituzioni è spesso insufficiente. Tutto questo nonostante il fenomeno sia più comune di quanto si pensi. L’obiettivo della Giornata Mondiale del 2 aprile è proprio quello di migliorare la qualità della vita delle persone autistiche, puntando i riflettori su questa particolare disabilità.

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