Il complesso monumentale di Santa Chiara
e la Real Cappella
dei Borbone di Napoli e delle Due Sicilie
La Real Basilica di Santa Chiara sorse per munificenza di Sancia di Maiorca, seconda sposa di Roberto d’Angiò, la quale sentendosi fin da giovanissima portata alla vita di clausura e non potendo soddisfare la sua vocazione, volle manifestare la sua devozione, facendo costruire il grande monumento. La costruzione del Complesso monumentale di Santa Chiara ebbe inizio nel 1310. I lavori furono eseguiti sotto la direzione di Gagliardo Primario prima e Lionardo di Vito poi, in forme gotico-provenzali. per terminarli nel 1328, aprendo al culto definitivamente nel 1330, seppure la consacrazione a Santa Chiara avverrà solo nel 1340, divenuta la chiesa della regalità e della nobiltà napoletana.

L’interno della basilica si presenta come una grandissima, luminosa aula rettangolare, senza transetto, con 10 cappelle per lato (oltre a due passaggi laterali), secondo uno schema tipico delle chiese gotiche della Francia meridionale. Le cappelle, aperte da gotiche arcate e illuminate da bifore e bifore, sporgono fortemente dalle pareti della navata, nelle quali altissime e sottili monofore salgono fino al tetto a capriate.

La decima Cappella a destra, accanto al Presbiterio – assieme a quella di San Francesco d’Assisi, l’unica ad aver conservato la struttura barocca – è la Cappella di San Tommaso Apostolo (sulla parete frontale si trova la tela tardo cinquecentesca dell’Incredulità di San Tommaso opera dell’artista fiorentino Girolamo Macchietti), testimonianza settecentesca della basilica scampata ai bombardamenti alleati del 1943.
La Cappella costituisce il Pantheon dei Borbone, dove riposano i Sovrani di Napoli e delle Due Sicilie, da Ferdinando I a Francesco II, ultimo Re delle Due Sicilie, di sua moglie Maria Sofia e della loro figlia Maria Cristina, che furono portati in loco solo il 10 aprile 1984, in quanto fino ad allora erano sepolti nella romana chiesa della Spirito Santo dei Napoletani.
La nascita della Real Cappella dei Borbone avvenne nel 1742 su volontà di Carlo III di Borbone, il quale la intese solo provvisoriamente, in attesa che venisse costruita in un altro luogo la definitiva struttura che avrebbe ospitato i reali con le famiglie. Col tempo e con l’aggiunta man mano di altri componenti della Casa Reale di Borbone nella Cappella, l’ambiente divenne definitivamente stabile nell’ospitare i reali.
Il desiderio che la storica e significativa Real Cappella dei Borbone nel Complesso monumentale di Santa Chiara a Napoli potesse ritornare agli antichi splendori, emerse nel corso della programmazione di una serie di iniziative, tra la Provincia dei Frati Minori di Napoli e il Real Circolo di Francesco II di Borbone.
Al termine dei lavori di restauro storico-artistico e di conservazione architettonico, commissionati dalla Real Commissione per l’Italia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, lunedì 9 marzo 2020, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie, Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ha riaperto la Real Cappella dei Borbone al culto dei numerosi fedeli devoti della Beata Regina Maria Cristina e per l’omaggio dei napoletani alle spoglie degli augusti sovrani di Napoli e del Regno delle Due Sicilie, e dei loro familiari.
Per approfondire
- Il complesso monumentale di Santa Chiara e la Real Cappella dei Borbone [QUI]
- Il restauro della Real Cappella dei Borbone a Santa Chiara: La cronistoria del progetto e il lavoro di restauro storico-artistico e di conservazione [QUI]
- Dopo il restauro, S.A.R. il Duca di Calabria riapre la Real Cappella dei Borbone a Santa Chiara [QUI]
- La Beata Maria Cristina: esempio per chi è nelle condizioni di poter aiutare i poveri [QUI]