Santa Messa in onore di San Giorgio a Cauria/Gfrill

Domenica 7 maggio 2023, nella pittoresca cornice di Cauria/Gfrill, frazione del Comune di Salorno/Salurn in provincia di Bolzano/Bozen, a circa 1.300 m.s.l.m., tra boschi di conifere secolari e distese di verdissimi prati del Parco Naturale Monte Corno, sotto un sole primaverile invidiabile, i Cavalieri del Trentino Alto Adige della Delegazione del Triveneto del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio si sono ritrovati per il secondo anno consecutivo per celebrare una Santa Messa in onore al Patrono e Protettore della Sacra Milizia.
Chiesa parrocchiale

La Santa Messa è stata officiata alle ore 10.00 nella chiesetta alpina di Santa Margherita da Don Reinhard Lazzeri in parte in tedesco ed in parte in italiana.

Al termine della celebrazione, per ringraziare il coro parrocchiale che ha animato la liturgia, nonché la partecipazione del Sindaco di Salorno, Roland Lazzeri, e dei Cavalieri venuti da Padova, Brescia, Bergamo e Dolo, i Confratelli del Trentino Alto Adige hanno offerto un simpaticissimo e gustosissimo aperitivo.

L’incontro, organizzato dai Cavalieri Emanuele Tassi e Paolo Molinari, è poi proseguito alle ore 12.30 con un pranzo conviviale con amici e simpatizzanti dell’Ordine Costantiniano nell’adiacente ristorante Fichtenhof, ove sono state degustate specialità sudtirolesi.”

La chiesa parrocchiale di Santa Margherita, menzionata per la prima volta in un documento del 1276, venne consacrata nel 1404 da “frater Vitali”, suffraganeo e vicario del principe vescovo Giorgio di Liechtenstein. Anche se le origini risalgono al XIII secolo, il suo stile è il tardo-gotico, essendo stata completamente restaurata intorno al 1500. Navata e coro hanno soffitti a volta, rispettivamente a nido d’ape e a stella, con costoloni sorretti da mensole e da teste umane. Pienamente gotici sono finestroni archiacuti a traforo, come pure a traforo sono le decorazioni delle finestre del campanile che ha una cuspide ottagonale. L’arredo interno della chiesa è di stile neogotico. L’altare maggiore, a colonne e con ampio frontone, presentava la statua di San Giorgio e la pala di Santa Margherita, trafugate qualche anno fa, ricomposto con elementi più antichi nel 1655. Un incendio scoppiato il giorno dell’Assunzione del 1895 provocò la distruzione del tetto della chiesa e della torre, che fu rifatto utilizzando 20.000 scandole di larice ma, solo cento anni dopo, dovette essere nuovamente ricostruito per le infiltrazioni di acqua nel sottotetto. La sua navata venne ampliata nel 1913/14 e proprio a questo periodo risale la maggior parte degli arredi interni.

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