La Delegazione Abruzzo e Molise partecipa alla 731ª Perdonanza Celestiniana a L’Aquila

La 731ª Perdonanza Celestiniana si è svolta a L’Aquila il 28 agosto 2025 con il Corteo storico della Bolla e la Celebrazione Eucaristica seguita dal Rito di apertura della Porta Santa di Celestino della basilica di Santa Maria di Collemaggio, presieduta dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità. L’evento, legato all’indulgenza plenaria istituita da Papa Celestino V nel 1294, per il primo Giubileo nella storia della Chiesa, ha richiamato migliaia di fedeli. Nella sua omelia il Cardinal Parolin ha richiamato il valore del perdono e della pace, inserendo il Sacro Rito nel cammino dell’Anno Santo 2025, e ha trasmesso il saluto di Papa Leone XIV. Ha inoltre ammonito a non ridurre il passaggio della Porta Santa a gesto superstizioso o qualcosa di magico. La celebrazione è stata preceduta dalla lettura della Bolla del Perdono di Papa Celestino V, oggi custodita nella Torre del Palazzo Comunale, e di un estratto della Bolla Spes non confundit di Papa Francesco. In rappresentanza del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha partecipato il Delegato per l’Abruzzo e Molise, Nob. Emanuele Barone Muzj di Fontecchio, Cavaliere de Jure Sanguinis. La Porta Santa è stata successivamente richiusa al tramonto del 29 agosto, dopo essere stata varcata da migliaia di pellegrini.
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Il 28 agosto 2025, alle ore 16.00, piazza Palazzo de l’Aquila si è trasformata in un palcoscenico di storia e spiritualità per dare il via al Corteo storico della Bolla, con la Dama della Bolla e il Giovin Signore che porta il ramo d’ulivo per il simbolico gesto di apertura. Un totale di 1700 partecipanti ha accompagnato la preziosa Bolla del Perdono, la Inter sanctorum solemnia, emessa da Papa Celestino V il 29 settembre 1294, simbolo di indulgenza plenaria e universale.

La Porta Santa di Celestino è stata aperta al termine del Corteo della Bolla e della celebrazione della Santa Messa stazionale, momento centrale della 731ª Perdonanza Celestiniana, presieduta dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità. Il Sacro Rito è stata preceduta dalla lettura della Bolla del Perdono di Papa Celestino V da parte del Sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, e dalla lettura di un estratto della Bolla Spes non confundit di indizione del Giubileo Ordinario 2025 emessa da Papa Francesco, affidata all’Arcivescovo metropolita de l’Aquila, S.E.R. Mons. Antonio D’Angelo.

Nella sua omelia, il Cardinal Segretario di Stato ha sottolineato: “Oggi, in questa terra ferita e fedele, si apre la Porta Santa di Celestino che da secoli parla di perdono e di pace, e che ogni anno rinnova l’annuncio della Perdonanza. Questa apertura si inserisce nel cammino del Giubileo, ma ha un tono tutto particolare: qui il segno diventa memoria viva, grido e preghiera, promessa di libertà e misericordia. Anche il Santo Padre Leone XIV si unisce cordialmente alla nostra gioia e all’azione di grazie per questo tempo di grazia che ci è donato, il Giubileo della Speranza, e invoca la benedizione del Signore su ciascuno di voi”. Concludendo il suo intervento, Parolin ha precisato: “Attenzione però: il passaggio attraverso questa Porta Santa non deve essere pensato o usato come un elemento superstizioso o un gesto magico. Non basta passare attraverso la Porta – o qualsiasi altra Porta Santa – per ottenere qualcosa di speciale”.

La complessa macchina cerimoniale è stata diretta dal Responsabile del Cerimoniale, Cav. Dott. Gabriele De Cata, che ha gestito l’evento con competenza, discrezione e fermezza, garantendo il perfetto svolgimento di ogni momento dell’evento.

Alla Celebrazione Eucaristica hanno partecipato numerose autorità istituzionali tra cui – in rappresentanza del Governo – Fausta Bergamotto, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha avuto l’onore di scortare, insieme al Sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, la Dama del corteo storico recante l’astuccio contenente la Bolla emanata da Papa Celestino V nel 1294.

Tra le altre autorità presenti Guido Castelli, Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016; Luigi D’Eramo, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste; Gianni Letta, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; e Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo.

La Perdonanza Celestiniana non è solo una festa religiosa, ma un messaggio di pace, solidarietà e riconciliazione che continua a unire generazioni e comunità. L’Aquila, custode di questo patrimonio, rinnova ogni anno il suo legame con la storia e con il mondo. Il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, da sempre legato al Sacro Rito della Perdonanza Celestiniana e storicamente radicato nel territorio e nelle sue tradizioni sin all’epoca del Regno delle Due Sicilie, ha preso parte alla celebrazione con una rappresentanza della Delegazione dell’Abruzzo e Molise, guidata dal Delegato Nob. Emanuele Barone Muzj di Fontecchio, Cavaliere de Jure Sanguinis, che ha incontrato il Cardinal Segretario di Stato, portando i saluti del Presidente della Real Commissione per l’Italia S.E. il Principe Don Flavio Borghese, dei Principi di Sulmona e di Montecompatri, Nobile Romano, Balì Gran Croce di Giustizia, e del Luogotenente per l’Italia Meridionale Peninsulare S.E. il Marchese Don Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, Balì Gran Croce di Giustizia. Inoltre, il Delegato ha salutato e ringraziato l’Arcivescovo metropolita de L’Aquila, S.E.R. Mons. Antonio D’Angelo e l’Arcivescovo emerito, S. Em. R. il Signor Cardinale Giuseppe Petrocchi.

La basilica di Santa Maria di Collemaggio

La basilica di Santa Maria di Collemaggio si trova appena fuori dalla cinta muraria de L’Aquila, sull’omonimo colle.

Fondata nel 1288 per volere di Pietro da Morrone – qui incoronato Papa con il nome di Celestino V il 29 agosto 1294 – è considerata la massima espressione dell’architettura abruzzese, oltre che il simbolo della Città, dichiarata monumento nazionale nel 1902. Dal 1327 ospita le spoglie di Celestino V. È sede del giubileo annuale, il primo della storia, istituito con la Bolla del Perdono del 29 settembre 1294, oggi noto con il nome di Perdonanza Celestiniana e inserito dall’UNESCO tra i patrimoni orali e immateriali dell’umanità; pertanto, è caratterizzata dalla presenza di una Porta Santa sulla facciata laterale.

La chiesa, che ha il titolo di basilica minore, è stata rimaneggiata più volte nel corso dei secoli, soprattutto a causa dei danni causati dai frequenti terremoti, e presenta una commistione di diversi stili architettonici. In seguito al sisma del 2009, è stata sottoposta a lavori di consolidamento e restauro che si sono conclusi nel 2017 e hanno ottenuto il premio del patrimonio culturale dell’Unione Europea nel 2020.

Prima della costruzione della chiesa, l’area di Collemaggio – un piccolo promontorio alle porte della Città de L’Aquila – era probabilmente occupata da alcuni edifici, sia di carattere difensivo, come un castello o forse una torre, ma anche da un edificio religioso noto come chiesa di Santa Maria dell’Assunzione e di cui, fino a oggi, rimangono solamente i resti dell’antico loggione, forse nello stesso stile architettonico cistercense del monastero di Santa Maria di Poblet in Catalogna. Proprio in questa chiesa trovò rifugio, negli anni settanta del Duecento, Pietro da Morrone, in viaggio verso la Francia per partecipare al Secondo Concilio di Lione. L’eremita, secondo la tradizione, incontrò in sogno la Vergine che gli chiese la costruzione di una chiesa a lei dedicata.

Sulla parete sinistra della basilica si trova il portale monumentale noto come Porta Santa, così chiamata perché legata alle celebrazioni della Perdonanza Celestiniana rimanendo aperta ed accessibile durante il giubileo aquilano per una sola giornata — tra la sera del 28 agosto e quella del 29 – quando i fedeli che l’attraversano ottengono l’indulgenza plenaria a condizione d’essere «veramente pentiti e confessati». È considerata la prima porta santa della storia, nonostante abbia assunto questo nome solo nel XV secolo ad emulazione delle porte sante romane. Il portale attuale fu realizzato alla fine del Duecento ed è caratterizzato da una strombatura realizzata con intagli di particolare pregio in cui il legame con la tradizione locale è testimoniato dall’utilizzo della pietra rosata. Al di sopra si trova uno stemma in forma di aquila, tra i più antichi e preziosi simboli della città.

La lunetta riporta l’affresco con la Madonna col Bambino e i santi Giovanni Battista e Celestino V, all’interno del quale viene anche mostrata la Bolla del Perdono, dalla quale nacque la Perdonanza.

Nell’abside di destra è presente il sepolcro di Papa Celestino V, le cui spoglie giunsero a L’Aquila nel 1327. In un primo momento furono poste in una struttura collocata probabilmente al centro dell’attuale tribuna. L’attuale mausoleo venne eretto nel 1517. Nell’aprile del 1988 la salma fu trafugata dalla basilica per poi essere ritrovata due giorni dopo in una frazione di Amatrice.


Venti domande e risposte sul Giubileo Ordinario 2025, sul Pellegrinaggio Costantiniano Internazionale e sul solenne Pontificale in onore di San Giorgio Martire, nell’Anno Santo 2025 per i Cavalieri, le Dame, i Postulanti e gli Amici del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

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