Nel novembre del 2012 Don Carlos era stato colpito da un ictus, che gli aveva cagionato diversi problemi di salute, che l’hanno accompagnato sino alla morte, avvenuta a 77 anni, nella sua tenuta, “La Toledana”, in Retuerta del Bullaque, Provincia di Ciudad Real in Spagna.
Don Carlos era un uomo buono e generoso, di parola. Era anche un grande amante della caccia, che lo tenne particolarmente vicino alle zone agresti di Ciudad Real, dove arrivò nel 1941 a solo due anni, quando suo padre, l’Infante di Spagna Don Alfonso acquistò la proprietà de “La Toledana”. Questa fattoria – nella Sierra de la Higuera, da dove si possono ammirare panorami che si perdono nel parco di Cabañeros, una delle riserve di caccia più importanti della Spagna – era la sua autentica passione. Oggi, la tenuta è gestita per la coltivazione e la caccia da suo figlio S.A.R. il Principe Don Pedro, di formazione ingegnere agronomo e sviluppatore di mangimi specifici per specie di selvaggina (A S.A.R. il Gran Maestro è stato conferito il Premio al Merito nella Gestione Rurale).
Don Carlos era nato a Losanna il 16 gennaio 1938, figlio dell’Infante di Spagna S.A.R. il Principe Alfonso María di Borbone delle Due Sicilie e di S.A.R. la Principessa Alice di Borbone Parma. La famiglia di Don Carlos si trasferì in Spagna l’anno dopo la sua nascita.
Nel 1948 fu scelto dall’Infante Don Juan, Conte di Barcellona e dal Generalissimo Francisco Franco – assieme ad altri sette compagni studenti per la loro estrazione aristocratica o per la loro intelligenza – per entrare con suo cugino di primo grado da parte di madre, il futuro Re Juan Carlos I, Principe Juan Carlos Alfonso Víctor María di Borbone e Borbone delle Due Sicilie (Roma, 5 gennaio 1938), decenne come lui, in un collegio speciale preparato per il futuro Re nella fattoria “Las Jarillas”, a 10 km da Madrid.
Gli altri sette furono: Alonso Álvarez de Toledo, figlio del Marchese di Valdueza; Jaime Carvajal y Urquijo, figlio del Conte di Fontanar; Fernando Falcó; Fernández de Córdoba, attuale Marchese di Cubas; il valenciano Alfredo Gómez Torres; il catalano Juan José Macaya; José Luis Leal Maldonado, futuro Ministro dell’Economia durante la transizione.
Nasce così uno strettissimo rapporto di fedeltà tra i due cugini, che si era sviluppato negli anni Sessanta, quando Don Carlos sostenne il padre di Don Juan Carlos, Don Juan, di fronte ai tentativi di Don Jaime di Borbone, figlio di Alfonso XIII, di recuperare i diritti di successione, persi negli anni Trenta, per trasmetterli a suo figlio Alfonso.
Don Carlos fu creato Infante di Spagna, inserendolo così nella linea di successione al trono dal Re Juan Carlos I, con Regio Decreto 2412 del 16 dicembre 1994. A seguito delle rinunce delle sorelle e delle zie di Re Juan Carlos I, secondo l’attuale Costituzione di Spagna, Don Carlos è stato il primo in linea di successione dinastica per il trono spagnolo dopo i figli e i nipoti di Juan Carlos I, che lo definiva il suo migliore amico e per sua espressa volontà, Don Carlos e la sua consorte hanno sempre avuto un posto speciale a tutti gli eventi familiari ed ufficiali della monarchia spagnola.
Dopo aver completato gli studi di giurisprudenza, Don Carlos si era inserito con operosità nel mondo della finanza. Ha vissuto a Madrid con la famiglia, dedicandosi alle sue proprietà agrarie a Toledo e Ciudad Real (ma possedeva anche importanti quote azionarie in società come Repsol e Telefónica). Inoltre, svolgeva incarichi istituzionali per conto del sovrano spagnolo.

Dopo la morte di suo padre, avvenuta il 3 febbraio 1964, Don Carlos fu per 51 anni Capo della Real Casa delle Due Sicilie e XX Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e di tutti gli altri ordini dinastici della Real Casa: Insigne Real Ordine di San Gennaro, Reale Ordine di San Ferdinando e del Merito, Reale e Militare Ordine di San Giorgio della Riunione, Reale Ordine di Francesco I.
Inoltre era Cavaliere dell’Ordine del Toson d’Oro (Spagna), Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine dell’Immacolata Concezione di Vila Viçosa, Commendatore Maggiore de la Ordine militare di Alcántara, Presidente del Consiglio Reale degli Ordini Militari, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito Militare, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito Navale (Spagna), Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito Navale (Spagna), Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito Agricolo (Spagna), Cavaliere della Real Maestranza de Caballeria de Valencia (Spagna), Cavaliere Protettore del Real Cuerpo de la Nobleza de Madrid (Spagna), Cavaliere della Real Maestranza de Caballeria di Siviglia (Spagna), Cavaliere della Real Maestranza de Caballeria di Ronda (Spagna), Cavaliere della Real Maestranza de Caballeria di Granada, Cavaliere della Real Maestranza de Caballeria di Saragozza (Spagna), Primo Cavaliere del Real Cuerpo de la Nobleza de Cataluña (Spagna), Cavaliere Gran Croce dell’Ordine Imperiale di Nostra Signora di Guadalupe (Ordine dinastico messicano), Fascia dell’Ordine Messicano dell’Aquila Azteca (Messico), Cavaliere Gran Croce dell’Ordine della Stella dei Karađorđević (Serbia), Cavaliere Gran Croce con Collare dell’Ordine di Alberto l’Orso (Casa Ducale di Anhalt).
Altre distinzioni: Cavaliere Confratello d’Onore de la Real, Muy Antigua e Ilustre Cofradía de Caballeros Cubicularios de San Ildefonso y San Atilano de Zamora (Spagna), Presidente Onorario della Real Asociación de Hidalgos de España (attuale ente che raggruppa la storica nobiltà dei Fueros di Spagna), Cavaliere della Real Hermandad del Santo Cáliz de Valencia, Confratello Maggiore Onorario dell’Ilustrísima, Venerable y Antigua Hermandad y Cofradía del Santísimo Sacramento, Ánimas Benditas y Nuestra Señora de la Paz (Iglesia de Santiago el Real y de Refugio, presso Jerez de la Frontera, Spagna), Presidente dei Protettori del Reale Museo Navale di Madrid (Spagna), Presidente della Confederación Iberoamericana de Fundaciones di Madrid (Spagna), Presidente del ramo spagnolo del Collegi del Mondo Unito, Presidente del WWF di Spagna, Protettore della Fondazione San Benito de Alcántara (Spagna), Protettore della Fondazione Banesto (Spagna).

L’11 maggio 1965 Don Carlos sposò civilmente – e il giorno dopo religiosamente – la Principessa Anna d’Orléans (Woluwé-Saint-Pierre, 4 ottobre 1938), figlia di Henri d’Orléans, Conte di Parigi, Capo della Real Casa di Francia e di Isabella d’Orléans-Braganza, dalla cui unione nacquero cinque figli: Don Pedro, l’attuale Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie (1968), Donna Cristina (1966), Donna Maria Arciduchessa d’Austria (1967), Donna Inés (1971) e Donna Victoria (1976).
Fu un matrimonio contrastato dal padre di Anna, che non riconosceva Don Carlos come Capo della Real Casa delle Due Sicilie né questi lo riconosceva come Capo della Real Casa di Francia, i cui diritti attribuiva all’Infante Don Jaime. Grazie all’intervento di Don Juan, Conte di Barcellona, poterono sposarsi civilmente a Louveciennes l’11 maggio 1965 e religiosamente il giorno dopo nella Cappella Reale di Dreux. In quella occasione la sposa, al formularsi della domanda di accettazione, si voltò verso il padre che annuendo col capo rese pubblico il suo consenso.
Particolare non trascurabile per i Napoletani fu il fatto che ella indossava orecchini di perle e diamanti che erano appartenuti a Maria Carolina, Regina di Napoli, consorte del Re Ferdinando IV di Borbone. Col tempo il rapporto col Conte di Barcellona e con suo figlio Don Juan Carlos, futuro Re di Spagna, si rafforzò ulteriormente.
Il 23 aprile 1994 Don Carlos partecipò per la prima volta al Solenne Pontificale in onore di San Giorgio, Patrono dell’Ordine Costantiniano, celebrato dall’Arcivescovo Bruno Bernard Heim, Balì di Gran Croce di Giustizia e Gran Priore dell’Ordine Costantiniano nella Basilica Magistrale di Santa Croce al Flaminio in via Guido Reni, riaperta nel 1992 a nuova vita e zelo religioso. La sede spirituale dell’Ordine fu aperta nel 1913, inaugurandosi la Basilica di Santa Croce a Ponte Milvio, dal suo bisavo S.A.R. Don Alfonso di Borbone delle Due Sicilie, VIII Gran Maestro.
Il 23 febbraio 1997 Don Carlos partecipò insieme alla sua consorte anche alla Visita Pastorale di Papa Giovanni Paolo II alla Parrocchia della Santa Croce al Flaminio.

Il tradizionale solenne Pontificale di San Giorgio Martire, Patrono dell’Ordine Costantiniano celebrato il 10 aprile 2010 dal Cardinale Dario Castrillòn Hoyos, Gran Priore dell’Ordine Costantiniano (nominato il 27 febbraio 2004 da Don Carlos), nella Basilica Magistrale di Santa Croce al Flaminio a Roma ha visto la presenza del Gran Maestro, S.A.R. Don Carlos di Borbone delle Due Sicilie e Borbone Parma, Infante di Spagna, Duca di Calabria, Conte di Caserta. Il Gran Maestro era accompagnato da suo figlio, Gran Prefetto dell’Ordine, S.A.R. Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Noto. Presenti anche le LL.AA.RR. la Duchessa di Calabria, la Duchessa di Noto, il primogenito dei Duchi di Noto Principe Don Jaime, nonché la Principessa Donna Inés accompagnata dal consorte, Nob. Michele Carrelli Palombi dei Marchesi di Raiano, Cavaliere di Gran Croce di Giustizia, e dalle figlie. Da rilevare che per la prima volta hanno partecipato al Sacro Rito ben tre generazioni di discendenza maschile della Augusta Famiglia Reale di Borbone delle Due Sicilie.
I funerali di Stato di Don Carlos si sono svolti giovedì 8 ottobre 2015 nel monastero Agostiniano di San Lorenzo de El Escorial col cerimoniale degli onori reali, sia per il proprio rango come Infante di Spagna, sia per desiderio esplicito del Re Filippo VI di Spagna. Lo stesso sovrano spagnolo, accompagnando la famiglia di Borbone delle Due Sicilie, in prima persona vi partecipò, insieme alla Regina consorte di Spagna Letizia, i sovrani emeriti Don Juan Carlos I e Doña Sofia, l’Infanta Elena di Borbone Spagna, il Duca d’Angiò Luigi Alfonso di Borbone Dampierre e numerosi altri aristocratici ed alte personalità. Dopo il funerale, il feretro di Don Carlos, con la bandiera della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie posta sul cuore, coperto con la bandiera di Spagna e scortato dalla Guardia Reale, fu traslato al Pudridero de Infantes.
A 5 anni esatti dalla sua morte, Expartibus.it il 5 ottobre 2020 ha tracciato un ritratto di Don Carlos, attraverso un’intervista esclusiva con S.E. il Duca Don Diego de Vargas Machuca, Marchese di Vatolla, già Guardia Nobile Pontificia con Papa Paolo VI e poi Gentiluomo di Sua Santità, Presidente della Real Commissione per l’Italia e per San Marino e componente della Real Deputazione dell’Ordine Costantiniano, nonché Balì Gran Croce di Giustizia con Collare, a cui nel 2005 l’Infante Don Carlos affidò il vertice dell’Ordine Costantiniano in Italia, incarico poi riconfermato nel 2015 dal suo stesso erede, Don Pedro.
Foto di copertina: S.A.R. il Principe Don Carlos di Borbone delle Due Sicilie e Borbone Parma, Infante di Spagna, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie e XX Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (Losanna, 16 gennaio 1938 – Retuerta del Bullaque, 5 ottobre 2015).