Pontificale e II Capitolo Generale della Delegazione della Tuscia e Sabina a Caprarola

Come avevamo annunciato [QUI], sabato 9 ottobre 2021 si è tenuto nella Chiesa di Santa Teresa in Caprarola, giuspatronato della Real Casa...

Come avevamo annunciato [QUI], sabato 9 ottobre 2021 si è tenuto nella Chiesa di Santa Teresa in Caprarola, giuspatronato della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie, il II Capitolo Generale della Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

I lavori sono stati aperti dalla meditazione sulla sinodalità tenuta dal Primo Cappellano della Delegazione, il Prof. Padre Rocco Ronzani, O.S.A., Cappellano di Merito con Placca.

È un tema di grande attualità e interesse, poiché la sinodalità, un’antica parola di origini greche e latine che significa ”camminare insieme”, esprime la figura della Chiesa che scaturisce dal Vangelo di Gesù e che è chiamata a incarnarsi oggi nella storia, in fedeltà creativa alla Tradizione.

Successivamente il Principe Don Flavio Borghese, dei Principi di Sulmona e di Montecompatri, Gran Croce di Giustizia, nella sua veste di Vice Presidente Vicario della Real Commissione per l’Italia, ha proceduto alla consegna dei diplomi ai Cappellani, ai Cavalieri e alle Dame ammessi nel corso dell’anno 2020 alla Sacra Milizia dal Gran Maestro, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie.

Ad ognuno degli insigniti, Don Flavio ha manifestato tutto il suo compiacimento, con l’esortazione a ben operare per l’affermazione del carisma Costantiniano.

Il Delegato per la Tuscia e Sabina, Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce Jure Sanguinis con Placca d’Oro, Consultente di Diritto Civile della Real Commissione per l’Italia, dopo aver ossequiato il Sindaco di Caprarola, Angelo Borgna, intervenuto alla cerimonia con il Vice Sindaco, ha dato lettura del messaggio indirizzato ai Capitolari da S.E. il Duca Don Diego de Vargas Machuca, Balì Gran Croce di Giustizia decorato del Collare, Gentiluomo di Sua Santità.

Nell’esprimere i suoi voti augurali per la buona riuscita dell’evento, il Presidente della Real Commissione per l’Italia ha riservato uno speciale saluto per S.E.R. Mons. Romano Rossi, Vescovo di Civita Castellana, insignito recentemente della Medaglia di Benemerenza d’Oro Costantiniana.

Alle ore 12.00, il Vescovo di Civita Castellana, assistito dai Cappellani rivestiti delle insegne Costantiniane, ha celebrato il Pontificale, accompagnato dal canto gregoriano. Nel corso del Sacro Rito, Mons. Romano Rossi ha benedetto i mantelli e ha affidato i nuovi componenti della Sacra Milizia alla Beata Vergine del Rosario di Pompei.

Nella sua omelia, commentando il brano del Vangelo di Marco (10,17-30), Mons. Romano Rossi ha sottolineato come gran parte della nostra relazione con Dio si gioca nel rapporto che abbiamo nei confronti delle cose, come si può vedere nelle due scene dell’incontro di Gesù con l’ uomo descritto come “giovane” e “nobile”. La prima scena lo mostra mentre corre incontro a Gesù, che chiama Maestro. Si pone come discepolo, per essere istruito su come avere in eredità la vita eterna. La seconda scena ce lo fa vedere rattristato. Non era libero di scegliere, non era lui che possedeva le cose, erano le cose che lo possedevano: erano idoli, non strumenti utili per costruire relazioni. Tutto passa dalle relazioni, in un crescendo di qualità: relazioni con le cose, con noi stessi, con gli altri, con Dio. Se non si cresce nelle relazioni, se non si riesce ad alimentarle con nuove esperienze di bene e non con nuove cose, la vita muore prima spiritualmente e poi anche materialmente. L’esortazione quindi per i Cavalieri Costantiniani è di crescere nelle relazioni, alimentandole con nuove esperienze di bene, in modo da essere testimoni autentici del messaggio evangelico.

La cerimonia liturgica si è conclusa con la recita della Preghiera del Cavaliere Costantiniano da parte del Principe Don Flavio Borghese, nel ricordo anche dei Confratelli e dei Familiari ritornati alla Casa del Padre.

Infine, dopo una breve visita al complesso conventuale farnesiano, gli oltre settanta partecipanti al Capitolo Generale si sono ritrovati per la riunione conviviale, tenutasi nella suggestiva cornice del lago di Vico.

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