Carissimi Confratelli, Consorelle e Amici,
quale Presidente della Real Commissione per l’Italia, auspico che per tutti Voi il Santo Natale 2024 sia motivo di gioia e di ritrovata speranza: è davvero importante che viviamo bene questa solennità.
Come Cavalieri postici alla sequela di Cristo nella Sacra Milizia non possiamo certo ridurre la venuta del Divin Redentore, come è purtroppo costume diffuso in parte della nostra società secolarizzata, riducendola ad uno scambio di auguri e regali.
Il Santo Natale è difatti la memoria di un evento storico: la nascita di Gesù, avvenuta a Betlemme nel 753° anno di Roma, sotto l’Imperatore Cesare Augusto, quando in Giudea era Re Erode il Grande e il Governatore della Siria era Sulpicio Quirinio, come annota l’Evangelista Luca all’inizio del suo Vangelo (Lc 2,1).
Con l‘Incarnazione, Nostro Signore ha voluto condividere la nostra natura umana, fino al culmine della sofferenza. Ritroviamo allora i valori umani e Cristiani che Gesù viene a portarci, in guisa che la spiritualità della Natività pervada tutta la nostra esistenza.
Nelle visite alle Delegazioni compiute quest’anno ho potuto costatare quanto sia ammirevole l’impegno profuso da Voi tutti nella difesa e conservazione dei principi Cristiani attraverso momenti di profonda spiritualità e lodevoli iniziative di solidarietà e qui esprimo la mia gratitudine non mancando peraltro di informarne orgogliosamente il nostro beneamato Gran Maestro.
Vorrei ricordare come il periodo di Avvento ci prepari al grande avvenimento che la Chiesa ci appresta a celebrare: il Giubileo Ordinario della Speranza. Nella Bolla di indizione Spes non confundit, il Santo Padre afferma tra l’altro che “questo Anno giubilare potrà essere per tutta la Chiesa un’intensa esperienza di grazia e di speranza“ ed è proprio al richiamo di San Paolo “la speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” che ispiriamo i nostri sentimenti di ritrovata Fede, giorno per giorno.
In tal contesto, ho la gioia di confermarVi che la Real Commissione per l’Italia sta predisponendo con la massima cura il Pellegrinaggio giubilare nella Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, dove potremo acquistare le indulgenze plenarie proprio in occasione della celebrazione in onore San Giorgio Martire, nostro celeste Patrono.
Intanto, nella luce dell’Incarnazione e della Speranza, mi confermo
Vostro aff.mo Confratello
Flavio Borghese
Venti domande e risposte sul Giubileo Ordinario 2025, sul Pellegrinaggio Costantiniano Internazionale e sul solenne Pontificale in onore di San Giorgio Martire, nell’Anno Santo 2025 per i Cavalieri, le Dame, i Postulanti e gli Amici del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Foto di copertina: Natività, presepe napoletano, XVIII secolo, ricco di una tradizione plurisecolare. Il presepe napoletano è una rappresentazione della nascita di Gesù ambientata tradizionalmente nella Napoli del Settecento. L’arte presepiale napoletana si è mantenuta tutt’oggi inalterata per secoli, divenendo parte delle tradizioni natalizie più consolidate e seguite della città. La prima menzione di un presepe a Napoli compare in un atto notarile del 1021, in cui viene citata la chiesa di Santa Maria “ad praesepe”. Nel Settecento il presepe napoletano visse la sua stagione d’oro, uscendo dalle chiese dove era oggetto di devozione religiosa per entrare nelle dimore dell’aristocrazia. Nobili e ricchi borghesi gareggiarono per allestire impianti scenografici sempre più ricercati.