La Real Commissione per la Serenissima Repubblica di San Marina celebra l’Esaltazione della Santa Croce

Sabato 14 settembre 2024, festa dell'Esaltazione della Santa Croce - che costituisce, insieme alla festa di San Giorgio, l’evento religioso più importante e sentito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio - la Real Commissione per la Serenissima Repubblica di San Marino del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha celebrato la Santa Messa per la ricorrenza della festa dell’Esaltazione della Santa Croce, presso la chiesa di Francesco in Contrada San Francesco situata entro le mura della città antica Città di San Marino. Sull’altare era posta una preziosa reliquia della Santa Croce con cui al termine è stata impartita la benedizione singolarmente a tutti i partecipanti. Le Monache dell’Adorazione Perpetua hanno animato la liturgia con i canti.
Quadro

La Santa Messa è stata officiata alle ore 17.30 da Don Marco Scandelli, Cappellano di Merito con Placca d’Argento, dedicandola ai confratelli, alle consorelle, agli amici e alle loro rispettive famiglie, alla presenza del Delegato per la Serenissima Repubblica di San Marino, Dott. Cesare Tabarrini, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento.

Nella sua omelia, Don Scandelli ha ricordato il vero significato della Croce, ovvero, che la glorificazione di Cristo passa attraverso il supplizio della Croce e che l’antitesi sofferenza-glorificazione diventa fondamentale nella storia della Redenzione. Cristo, incarnato nella sua realtà concreta umano-divina, si sottomette volontariamente all’umiliante condizione di schiavo (la croce, dal latino “crux”, cioè tormento, era riservata agli schiavi) e l’infamante supplizio viene tramutato in gloria imperitura. Così la Croce diventa il simbolo e il compendio della religione Cristiana.

Al termine della Santa Messa, Leonardo Tricarico, Cavaliere d’Ufficio, ha recitato la Preghiera del Cavaliere Costantiniano.

Con l’occasione della solenne celebrazione, la Delegazione della Serenissima Repubblica di San Marina ha predisposto per i partecipanti una breve sintesi circa il significato della celebrazione dell’Esaltazione della Croce e della sua particolare connessione con l’Ordine Costantiniano.

La celebrazione per l’Esaltazione della Santa Croce si collega alla dedicazione delle basiliche costantiniane costruite sul Golgota e sul Sepolcro di Cristo e in ricordo del ritrovamento della Croce di Gesù da parte di Sant’Elena, madre dell’Imperatore Costantino, avvenuto, secondo la tradizione, il 14 settembre 320 e della successiva consacrazione il 13 settembre 335 a Gerusalemme delle chiese della Risurrezione e del Martyrium. Il giorno seguente con solenne cerimonia si fece l’ostensione della Santa Croce.

Secondo la tradizione, Sant’Elena avrebbe portato una parte della Croce a Roma, in quella che diventerà la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, e una parte rimase a Gerusalemme. Nel 614, il Re dei Persiani, Cosroe II, mosse guerra ai Romani e dopo aver sconfitto Gerusalemme, portò via con sé, tra i tesori, anche la Croce di Gesù. Eraclio, Imperatore bizantino, propose a Cosroe la pace, che venne però respinta: di fronte al diniego, mosse guerra e vinse presso Ninive, chiedendo la restituzione della Croce, che fu riportata trionfalmente a Gerusalemme.

“Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me”, dice il Signore (Gv 12,32).

O Croce Santa, per te il mondo è rinnovato, abbellito, in virtù della verità che splende e della giustizia che regna in Lui.

Non ci sia per noi altro vanto che nella Croce del Signore nostro Gesù Cristo. Egli è nostra salvezza, vita e risurrezione; per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati (Cf. Gal 6,14).

Con la festa della Santa Croce non si esalta la crudeltà della Croce, ma dell’Amore che Dio ha manifestato agli uomini accettando di morire in Croce. Pur essendo Dio, Cristo umiliò se stesso facendosi servo. Questa è la gloria della Croce di Gesù. Per questo la celebrazione nel tempo moderno assume un significato ben più alto del semplice seppur favoloso ritrovamento da parte della pia madre dell’Imperatore Costantino, Sant’Elena.

Foto di copertina: L’Esaltazione della Santa Croce della chiesa dei Cappuccini di Avola, opera di fine Cinquecento attribuita al pittore fiammingo Frans van de Kasteele.

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