







La liturgia di commiato è stata presieduta dal Parroco Padre Giuseppe Cacciotti, OSA, Parroco, alla presenza dei familiari e degli amici, con la partecipazione di una rappresentanza della Delegazione della Tuscia e Sabina, guidata dal Delegato, il Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce di Jure Sanguinis con Placca d’Oro.

All’inizio del Sacro Rito il Delegato ha ricordato il caro Confratello Francesco M. Aghevli. Nato a Teheran nel 1947, dopo il suo arrivo in Italia nel 1971 per motivi di studio, si era convertito al Cattolicesimo. La sua militanza nell’Ordine Costantiniano è stata ventennale, sempre distinguendosi per l’affermazione del carisma Costantiniano: la Glorificazione della Croce, la Propaganda della Fede e la Difesa di Santa Romana Chiesa. Per lunghi anni, fino a che le forze lo hanno sorretto, è stato valido componente del Consiglio delegatizio.


La Prima Lettura è stata recitata dal Prof. Stefano Piacenti, Cavaliere di Merito. Il Salmo Responsoriale è stato recitato dal Dott. Andrea De Simone, Cavaliere di Merito, componente del Consiglio delegatizio.

Dopo la proclamazione del Vangelo, Padre Giuseppe Cacciotti, OSA, nella sua omelia ha sottolineato la profonda Fede, che ha sempre animato la vita del Cav. Aghevli, devoto della Madonna Liberatrice, celeste Patrona della Sacra Milizia, molto impegnato anche a livello parrocchiale. Ha ricordato anche che Egli apparteneva pure alla Fraternità Agostiniana Secolare.
Alla Delegazione è pervenuto un commosso e significativo messaggio di cordoglio da parte di Padre Rocco Ronzani, OSA, Cappellano di Merito con Placca d’Argento, Prefetto dell’Archivio Apostolico Vaticano, legato da amicizia con il Confratello scomparso: «Mi unisco al cordoglio della Delegazione per la morte del carissimo Confratello Francesco Aghevli. È stato per tutti esempio di umanità e delicatezza, di pazienza nella malattia, ma soprattutto di Fede profonda, fino all’eroico esercizio di tale teologale virtù. Oso affermare, nel rispetto delle norme ecclesiastiche, che la Delegazione della Tuscia e Sabina può vantare con onore e umiltà un esempio di vera santità Cristiana. Grati al Signore, affidiamo Francesco alla Misericordia divina e ci affidiamo al suo ricordo intercedente».