Il Pellegrinaggio Costantiniano Internazionale nell’Anno Giubilare 2025. La Speranza non delude – Quinta parte: Riunione dei Delegati

A conclusione del Pontificale in onore di San Giorgio Martire, celebrato solennemente sabato 13 settembre 2025 presso la Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura in Roma, si è svolta una Riunione dei Delegati alla presenza del Gran Maestro, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, e il Gran Prefetto, S.A.R. il Principe Don Jaime di Borbone delle Due Sicilie e Landaluce, Duca di Noto, Presidente della Real Deputazione, a conclusione della solenne celebrazione del Pontificale, nel contesto del Pellegrinaggio Costantiniano Internazionale nell’Anno Giubilare 2025 a Roma, è stata presieduta dall’Arciprete, S.Em.R. il Signor Cardinale James Michael Harvey, Balì Gran Croce di Giustizia, all’augusta presenza delle LL.AA.RR. il Gran Maestro e il Gran Prefetto; e della Reale Magistrale Famiglia. Hanno concelebrato il Priore per l’Italia dell’Ordine Costantiniano, S.Em.R. il Signor Cardinale Dominique Mamberti, Balì Gran Croce di Giustizia, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica; S.Em.R. il Signor Cardinale Stephen Brislin, Balì Gran Croce di Giustizia, Arcivescovo metropolita di Johannesburg; e i Cappellani Costantiniani. La riunione dei Delegati si è svolta presso la sede della Fondazione San Giorgio Italia ETS, che funge da portavoce e sostegno delle nobili cause del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, a Palazzo San Calisto in Roma.
Copertina

Oltre ai Delegati, alla riunione hanno partecipato il Presidente, il Cancelliere, il Responsabile della Comunicazione e i Luogotenenti per l’Italia Settentrionale, Centrale e Meridionale Peninsulare della Real Commissione per l’Italia.

Ringraziamenti
del Presidente della Real Commissione per l’Italia

Concluso il Pellegrinaggio Costantiniano Giubilare, il Presidente della Real Commissione per l’Italia, S.E. il Principe Don Flavio Borghese dei Principi di Sulmona e di Montecompatri, Balì Gran Croce di Giustizia, ha fatto pervenire ai Delegati i suoi ringraziamenti. Innanzitutto, ha ringraziato i Confratelli per la numerosissima partecipazione delle loro Delegazioni, e tutti quanti coinvolti nell’organizzazione. Ha aggiunto, che oltre al Gran Maestro, alla Famiglia Reale, tutti i confratelli spagnoli e non italiani gli hanno in diverse occasioni rappresentato la loro ammirazione per un’organizzazione pressoché perfetta.

All’inizio della Riunione, ha preso la parola il Delegato per Napoli e Campania, Conte Don Gianluigi Gaetani dell’Aquila d’Aragona dei Duchi di Laurenzana, Cavaliere di Giustizia, per introdurre gli interventi della Prof.ssa Encarnación Sánchez García dell’Università l’Orientale di Napoli, e del Prof. Giulio Sodano del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, in riferimento rispettivamente:

  • Alla Convenzione tra la Fondazione Real Monte Manso di Scala di Napoli e la Fondazione San Giorgio Italia ETS, per l’inventariazione e valorizzazione dell’archivio storico della Reale Arciconfraternita e Monte del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli di Napoli, che nel 2023 ha trasferito nei locali della Fondazione Real Monte Manso di Scala per la custodia del proprio ingente patrimonio archivistico che va dalla metà del XVIII secolo alla metà del XX secolo, a seguito dell’interessamento di S.A.R. il Gran Maestro a valorizzare il riordino e l’inventario analitico dell’Archivio della Reale Arciconfraternita e Monte del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli. Sulla base di un cronoprogramma di interventi redatto dal Prof. Mario Quarantiello, archivista e paleografo, la Fondazione San Giorgio Italia ETS finanzierà i progetti di valorizzazione con 30.000,00 euro.
  • All’Accordo quadro della durata di tre anni, tra il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, la Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e la Fondazione San Giorgio Italia ETS, in particolare circa l’attività di repertoriazione delle fonti archivistiche dell’Archivio di Stato di Napoli, dove emerge la presenza di un fondo dedicato al Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e documenti tra la prima metà del XVIII e il XX secolo, che permetterebbero di far luce su importanti aspetti culturali, storici e scientifici dell’Ordine in vista di una ricostruzione dell’ingente e prezioso patrimonio documentario profilo, dei rapporti e delle vicende ultrasecolari dello stesso, ed alla sua diffusione in rete, nonché alla promozione di attività didattiche e convegni scientifici. Le parti si dichiarano, altresì, interessate alla conoscenza scientifica della storia dell’Ordine Costantiniano nel Regno di Napoli, con le sue relazioni con monarchie di Spagna e d’Europa. La Fondazione San Giorgio Italia ETS erogherà la somma di 30.000,00 euro.

Il Delegato per la Campania Don Gianluigi Gaetani dell’Aquila d’Aragona, partendo dalla costatazione che il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio continua la sua opera in maniera discreta ma determinata, con uno sguardo attento al presente e un rispetto profondo per la memoria del passato, in particolare ha illustrato che la Delegazione di Napoli e Campania è impegnata in una vasta gamma di attività caritative e culturali, tra cui la promozione di progetti culturali di alto profilo, volti alla valorizzazione del patrimonio storico e documentario della Regione.

La Campania è una terra ricchissima di storia, arte, spiritualità e cultura. Ogni suo angolo custodisce memorie preziose, e tra queste un posto di assoluto rilievo è occupato dal patrimonio archivistico, che rappresenta una fonte inestimabile per la ricostruzione della nostra identità collettiva e, nello specifico, della storia del nostro stesso Ordine.

Con questo spirito, la Delegazione di Napoli e Campania ha espresso un forte interesse a sostenere, sia in forma diretta che indiretta, tutte quelle attività culturali che possano contribuire a rendere accessibile e fruibile al grande pubblico questo straordinario patrimonio documentale.

È proprio su questo secondo ambito, quello culturale, che il Delegato per la Campania e il Responsabile alla Cultura ad interim, Don Antonino Sersale dei Marchesi Sersale, Cavaliere di Giustizia, si sono fatti promotori unitamente alla Fondazione San Giorgio Italia ETS, al Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’ Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, di due ambiziosi progetti: il primo per la valorizzazione del preziosissimo fondo della Reale Arciconfraternita degli Spagnoli (ad oggi custodito in Napoli nella prestigiosa sede del Real Monte Manso di Scala i cui delegati tra l’altro sono Governatori) e il secondo del vasto Fondo Costantiniano rinvenuto presso l’Archivio di Stato.

Detti progetti si sono finalmente concretizzati con la sigla della Convenzione e dell’Accordo quadro menzionati prima, e di cui seguiranno le sintesi, che prevedono un impegno pluriennale di ricerca e di valorizzazione e repertoriazione delle fonti archivistiche conservate presso l’Archivio di Stato di Napoli, un’iniziativa di grande respiro e altissimo valore scientifico e culturale. Attraverso un lavoro metodico, appassionato e qualificato, ci proponiamo di individuare, catalogare e rendere consultabili i documenti che raccontano la storia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio nel territorio della Campania.

Si tratta di un’impresa di grande portata, che richiede competenze archivistiche specifiche, sensibilità storica, e soprattutto una visione chiara: quella di restituire dignità e visibilità a fonti preziose spesso dimenticate o difficilmente accessibili. L’obiettivo è duplice: da un lato, contribuire alla ricostruzione storica e identitaria dell’Ordine, dall’altro, offrire al pubblico — studiosi, appassionati, cittadini — un’opportunità concreta di avvicinarsi a una storia millenaria, che ha segnato profondamente il tessuto sociale e spirituale di questa Regione.

Il Delegato per Napoli e Campania ha spiegato che la Delegazione si propone, dunque, come promotrice e sostenitrice di una cultura della memoria viva e partecipata. Una cultura che non si limita a custodire, ma che desidera condividere, educare, divulgare. In questo senso, stiamo lavorando per avviare una serie di iniziative collaterali, quali conferenze, mostre, incontri pubblici e pubblicazioni, che possano accompagnare e amplificare il lavoro di catalogazione e studio degli archivi.

L’auspicio, ha aggiunto il Delegato, è che questo progetto diventi non solo un punto di riferimento per la comunità accademica e per gli studiosi della storia dell’Ordine, ma anche un esempio virtuoso di come la sinergia tra istituzioni pubbliche, enti religiosi e realtà associative possa generare valore condiviso per l’intera collettività. Convinti che solo attraverso l’unione di forze e l’investimento nella cultura e nella memoria, potremo continuare a costruire una società più consapevole, solidale e giusta. Ed è proprio questo il cammino che il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ed in particolare la Delegazione di Napoli e Campania intende continuare a percorrere, con rinnovato impegno, anche in Campania, ha concluso Don Gianluigi Gaetani dell’Aquila d’Aragona.

Quindi, sono stati firmati la Convenzione e l’Accordo Quadro.

Sintesi
della Convenzione
e dell’Accordo Quadro

Convenzione
tra la Fondazione Real Monte Manso di Scala
e la Fondazione San Giorgio Italia ETS

Alla presenza delle LL.AA.RR. il Gran Maestro e il Gran Prefetto, si è proceduto alla firma della Convenzione tra la Fondazione Real Monte Manso di Scala in Napoli, in persona del Governatore Conte Don Gianluigi Gaetani dell’Aquila d’Aragona a tanto delegato dal legale rappresentante p.t. e Governatore Decano Duca di San Felice Ignazio Frezza di San Felice, e la Fondazione San Giorgio Italia ETS, in persona del legale rappresentante p.t. e Presidente Principe Don Flavio Borghese, per l’inventariazione e valorizzazione dell’archivio storico della Reale Arciconfraternita e Monte del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli di Napoli con per presa d’Atto del Primo Governatore della predetta Arciconfraternita Don Giuseppe de Vargas Machuca dei Duchi de Vargas Machuca.

In considerazione delle non idonee condizioni ambientali dei locali della Basilica di San Giacomo degli Spagnoli in Piazza Municipio a Napoli, sede della Reale Arciconfraternita e Monte del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli, con un accordo tra quest’ultima e la Fondazione Real Monte Manso di Scala tra il 2022 ed 2023, i documenti di archivio della Reale Arciconfraternita furono trasferiti ed affidati alla Fondazione Real Monte Manso di Scala in Napoli, perché venissero conservati in locali idonei e rendere fruibile agli studiosi e ai Confratelli i beni documentali dell’archivio storico della predetta Arciconfraternita e Monte del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli.

Successivamente essi promossero dei contatti con vari soggetti possibili interessati nel valorizzare tali beni documentali archivistici. Tra questi c’è stato l’interessamento di S.A.R. Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, che in una visita alla Fondazione Real Monte Manso di Scala, in occasione di un Pontificale in onore di San Giorgio Martire a Napoli, si rese disponibile a tale opera meritoria per appunto “valorizzare il riordino e l’inventario analitico dell’Archivio della Reale Arciconfraternita e Monte del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli”.

Pertanto il predetto intervento archivistico di schedatura, riordinamento, inventariazione e valorizzazione dell’archivio storico della Reale Arciconfraternita e Monte del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli è stato affidato alla Fondazione Real Monte Manso di Scala, che da diversi anni promuove una intensa attività culturale, intorno alla figura del suo Fondatore e della Napoli Vicereale, attraverso mirati convegni e pubblicazioni, di intessere rapporti con studiosi del mondo ispanico per dare maggiore risonanza ai rapporti storici tra Napoli e la Spagna, con i finanziamenti erogati dalla Fondazione San Giorgio Italia ETS, che rappresenta in Italia il braccio operativo del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, con la opportuna rendicontazione sugli sviluppi della realizzazione del progetto.

Questo su un cronoprogramma di interventi di valorizzazione stilato dal consulente archivistico, nonché componente del Comitato Scientifico della Fondazione Real Monte Manso di Scala, Prof. Mario Quarantiello, attraverso i finanziamenti della Fondazione San Giorgio Italia ETS, che è interessata a finanziare progetti per la valorizzazione di archivi storici, in particolare quello in oggetto, in virtù della storica appartenenza dell’Arciconfraternita al mondo spagnolo.

Accordo quadro
su importanti aspetti culturali, storici e scientifici
dell’Ordine Costantiniano

Successivamente alla Convenzione tra la Fondazione Real Monte Manso della Scala e la Fondazione San Giorgio Italia ETS, è stato stipolato un Accordo quadro tra:

  • il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali (di seguito DILBEC) dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, in persona del Direttore pro-tempore Prof. Giulio Sodano, che è un centro primario della formazione e della ricerca scientifica anche in collaborazione con istituzioni, enti e soggetti extra-universitari pubblici o privati anche con il fine di svolgimento di attività di ricerca e la promozione e diffusione di questa attraverso il trasferimento e la valorizzazione dei risultati anche in collaborazione con altri Enti di ricerca, Università, Imprese e Istituzioni, contribuendo attraverso azioni mirate a favorire l’avvio di progetti di ricerca in partnership di interesse comune;
  • la Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, in persona del Delegato p.t. Conte Don Gianluigi Gaetani dell’Aquila d’Aragona, impegnato in attività di beneficenza, assistenza e cultura, proponendosi di divulgare al pubblico l’archivio dei documenti presenti sul territorio regionale in particolare l’attività di repertoriazione delle fonti archivistiche dell’Archivio di Stato di Napoli per la storia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio in vista di una ricostruzione del profilo e delle vicende dell’Ordine;
  • la Fondazione San Giorgio Italia ETS, in persona del legale rappresentante p.t. Principe Don Flavio Borghese, che intende promuovere una prima ricognizione sulle fonti dell’ Archivio di Stato di Napoli dove emerge la presenza di un fondo dedicato al Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e documenti tra la prima metà del XVIII e il XX secolo, che permetterebbero di far luce su importanti aspetti culturali, storici e scientifici dell’Ordine in vista di una ricostruzione del profilo, dei rapporti, e delle vicende ultrasecolari dello stesso anche in considerazione delle molte perdite subite dal fondo a seguito degli eventi bellici del Novecento.

Finalità dell’Accordo è instaurare un rapporto di collaborazione continuativo tra le Parti con particolare riferimento ai seguenti ambiti:

  • ricerche scientifiche per la ricostruzione del patrimonio documentario dell’Ordine Costantiniano, attraverso i patrimoni documentari di enti archivistici nazionali e internazionali anche privati; nonché l’organizzazione di convegni e seminari volti alla conoscenza dell’Ordine Costantiniano, la pubblicazione dei risultati della ricerca, degli atti dei convegni, del ruolo dell’Ordine e dei valori politico-culturali e religiosi che esprime;
  • l’approfondimento, lo studio e la diffusione in rete del patrimonio archivistico e documentario come valorizzazione dei Beni e delle Attività Culturali con le principali istituzioni nazionali e internazionali interessate alle iniziative promosse congiuntamente; la valorizzazione del patrimonio, attraverso media tradizionali e innovativi digitali; attività didattiche avanzate, quali seminari, workshop e stage; la realizzazione di ricerche, studi. paper, tesi di laurea e di dottorato, che potranno realizzarsi nell’attività di repertoriazione delle fonti archivistiche dell’Archivio di Stato di Napoli per la storia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio in vista di una ricostruzione del profilo e delle vicende dell’Ordine, il suo patrimonio storico e le sue attività come oggetto; la partecipazione di studenti ad iniziative congiunte e ad attività di promozione culturale; organizzazione nelle rispettive sedi, (o in altri luoghi) di convegni scientifici e di conferenze con la partecipazione di studiosi italiani e stranieri, di istituzioni, operatori ed esperti, per la promozione e la presentazione dei risultati delle attività di ricerca e studio condotte in collaborazione; la definizione di un Premio internazionale per la valorizzazione dell’archivio e, più in generale, del patrimonio storico del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio; la presentazione di progetti congiunti di analisi, ricerca, studio e promozione culturale, in ambito sia regionale che nazionale, europeo ed internazionale; la realizzazione di pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero, di forme di comunicazione e di informazione cartacee o digitali, di eventuali mostre ed esposizioni da organizzare nelle rispettive sedi, o da collocare in Italia e all’estero; la partecipazione collaborativa del Dipartimento di Economia alle attività sociali e di formazione del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio; ogni altra iniziativa che rientri tra gli scopi dell’accordo e che sia compatibile con la natura e la missione delle due istituzioni.

Dono a S.A.R. il Gran Maestro

Conclusa la firma della Convenzione e dell’Accordo quadro, al momento del congedo delle LL.AA.RR. il Gran Maestro e il Gran Prefetto, S.A.R. il Gran Maestro ha ricevuto in dono un drappo ricamato con suo stemma e la Croce Costantiniana, offerto da Danilo Coccia, Cavaliere di Merito, titolare della Futura Uniform, ditta che ha realizzato per molte Delegazioni bandiere, vessilli, drappi, fasce, guanti e cravatte, accompagnato dal Delegato per la Tuscia e Sabina, Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro.

Illustrazione degli obiettivi
e delle priorità operative
per le Delegazioni

Quindi, è proseguita la Riunione, guidata dal Cancelliere, che ha illustrato gli obiettivi e le priorità operative per le Delegazioni nel prossimo futuro, a cui sono seguiti gli interventi dei Luogotenenti e di alcuni Delegati.

Servizio fotografico del Cav. Vik van Brantegem.

Di seguito riportiamo dal libretto liturgico del Pontificale in onore di San Giorgio Martire – redatto a cura dell’Ufficio del Cerimoniale e della Segreteria della Real Commissione per l’Italia (MMXXV) – i capitoli sui Cenni storici, Il Gran Magistero Costantiniano, Natura giuridica e Finalità del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio

Cenni storici

Secondo la tradizione, l’istituzione del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio risalirebbe all’Imperatore Costantino il Grande, al quale apparve la Croce luminosa con la leggenda In Hoc Signo Vinces, durante la vittoriosa battaglia contro Massenzio a Ponte Milvio, avvenuta alle porte di Roma il 28 ottobre 312. Il suo nucleo sarebbe stato formato da cinquanta Cavalieri scelti per la Guardia personale dell’Imperatore, ai quali fu affidato il Labaro imperiale, sopra cui risplendeva la Croce con il monogramma di Cristo.

Dedicato a San Giorgio – soldato della Cappadocia martirizzato al tempo dell’Imperatore Diocleziano – l’Ordine fu posto sotto la Regola di San Basilio il Grande, e nel 456, ad istanza dell’Imperatore Marciano, fu approvato dal Papa San Leone Magno. Nel 1190 l’Imperatore d’Oriente Isacco II Flavio Comneno concesse all’Ordine gli Statuti ed il Gran Magistero passò di padre in figlio nella Dinastia degli Angelo Comneno, fino alla sua trasmissione ai Farnese, Duchi di Parma, approvata da Papa Innocenzo XII il 24 ottobre 1699 con il Breve Sincerae fidei e confermata da Papa Clemente XI il 20 aprile 1701 con il Breve Alias feliciter.

Nel 1705 il Duca Francesco Farnese procedette alla riforma degli Statuti dell’Ordine, che furono approvati dalla Santa Sede nel 1706. Successivamente, il 27 maggio 1718, Papa Clemente XI con la Bolla Militantis Ecclesiæ approvò l’Ordine Costantiniano, accordandogli numerosi privilegi. Nella detta Bolla, il Papa esplicitamente dichiarò di approvare e confermare i diritti vantati dai Farnese sull’Ordine, e ne aggiunse di nuovi, tra i quali il diritto di considerare l’Ordine nuovamente eretto ed istituito dal Duca Francesco Farnese con l’approvazione e confermazione apostolica.

Alla morte di Antonio Farnese, ultimo Duca di Parma, la suprema dignità dell’Ordine fu trasmessa a Carlo di Borbone, figlio della nipote Elisabetta Farnese e di Filippo V Re di Spagna. Papa Clemente XII con la Bolla del 12 maggio 1738 approvò il passaggio del Gran Magistero dall’ultimo Farnese all’Infante di Spagna Principe Don Carlo di Borbone, primogenito di Elisabetta Farnese e quindi primogenito farnesiano. Altra conferma del passaggio del Gran Magistero ai Borbone fu concessa da Papa Benedetto XIV con la Bolla del 30 giugno 1741.

Carlo di Borbone, salito nel 1734 al trono di Napoli, vi trasferì la sede dell’Ordine. Divenuto, poi, nel 1759 Re di Spagna, il Gran Magistero Costantiniano fu assunto dal figlio Ferdinando, Re di Napoli e di Sicilia, con la conferma di Papa Clemente XIII con il Monitorio del 18 dicembre 1763 e di Papa Pio VI con la Bolla Rerum humanarum conditio del 1777.

A Ferdinando succedette Francesco I al quale, a sua volta, succedette Ferdinando II, al quale Papa Pio IX nel 1851 ribadì, con il Breve Maxime et praeclarissima, i diritti e i privilegi già concessi dai suoi predecessori.

Ultimo Gran Maestro Re del Regno delle Due Sicilie fu il Servo di Dio Francesco II, al quale Pio IX nel 1860, con i Brevi del 30 ottobre 1860 e 25 settembre 1863 concesse ulteriori privilegi.

Con l’unità d’Italia la Casa Borbone perse il trono delle Due Sicilie, ma conservò il Gran Magistero dell’Ordine Costantiniano, ottenendo dalla Santa Sede la nomina del Cardinale Protettore e nuovi notevoli privilegi.

Papa San Pio X con il Placet del 7 aprile 1911 approvò privilegi per i Cavalieri ecclesiastici e concesse altri privilegi il 2 aprile 1913.

Speciali regole liturgiche furono concesse al Clero dell’Ordine dalla Santa Sede in forma di privilegio con tre decreti della Sacra Congregazione dei Riti nel 1912, 1914 e 1919.

Papa Benedetto XV con il Breve Quum anno del 13 dicembre 1916 restituì all’Ordine la chiesa di Sant’Antonio Abate al Reclusorio a Napoli e con il Placet del 29 luglio 1921 concesse il privilegio di considerare la cappella della villa del Gran Maestro a Cannes quale chiesa appartenente all’Ordine, con tutte le indulgenze, esenzioni e privilegi propri delle chiese Costantiniane.

La basilica di Santa Croce al Flaminio in via Guido Reni 2/D a Roma è la Basilica Magistrale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, dove ha sede la Real Deputazione.

Il Gran Magistero Costantiniano

Il Gran Magistero Costantiniano è un ufficio ecclesiastico di erezione pontificia che, non necessitando della ordinatio in sacris, è stato sempre tenuto da un laico battezzato, anche coniugato, cosa certo non frequente nei secoli scorsi, ma legittima, conseguenza del tipo di ufficio e dell’autorità che lo conferiva.

Il Gran Magistero ordinariamente fu sempre trasmesso in ragione della primogenitura al figlio maschio primogenito del Gran Maestro defunto, o, mancando la discendenza diretta, al maschio per nascita più vicino al defunto, e ciò a prescindere dalla titolarità dei diritti dinastici delle Famiglie che ressero l’Ordine. Il principio della successione per primogenitura nell’ufficio di Gran Maestro, oltre ad essere sancito dai Sommi Pontefici, fu codificato nei vari Statuti che regolarono la vita dell’Ordine Costantiniano (da quelli del 1190 a quelli farnesiani del 1705, a quelli del 1934, ecc.) ed è tuttora vigente.

Attuale Gran Maestro è S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie.

Natura giuridica

Il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è un Ordine Cavalleresco-Religioso. Esso acquisì gradatamente, con il tempo e con l’approvazione dei Romani Pontefici, il carattere di una Milizia religiosa, comune agli Ordini cavallereschi sorti a partire dal XII secolo, quali l’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, l’Ordine del Tempio, l’Ordine Teutonico di Santa Maria di Gerusalemme.

I Cavalieri Costantiniani ebbero la facoltà di pronunciare la propria professione nell’Ordine, emettendo dei voti approvati dalla Chiesa quali quello di obbedienza, di castità coniugale, di umiltà, di carità, di difesa delle vedove, dei pupilli, dei poveri.

Nel secolo XVIII, per tale caratteristica, il Costantiniano fu compreso tra gli Ordini religiosi in senso lato, richiedendo gli Ordini strettamente religiosi la professione dei tre voti di obbedienza, povertà e castità.

L’Ordine è oggi un’Associazione pubblica di fedeli (cfr. can. 298, § 1 e can. 301, § 3 del C.J.C.) in quanto eretto, quale “Vera Religione”, dall’autorità ecclesiastica ed, in modo specifico, di diritto pontificio perché l’autorità erigente fu la Sede Apostolica (cfr. can. 312, § 1, n. 1 del C.J.C.). Ciò a seguito del riconoscimento di Papa Giulio III con la Bolla Quod alias nel 1551, e soprattutto del Breve Cum sicut accepimus di Papa Sisto V, che riconoscendo nel 1585 all’Ordine la qualità di religio, gli conferisce lo status di “Istituto di vita consacrata”.

Come insieme di persone e di cose ordinato ad un fine corrispondente alla missione della Chiesa e dalla stessa approvato, l’Ordine Costantiniano possiede, infatti, i caratteri delle persone giuridiche ecclesiastiche – in passato anche dette persone morali, enti giuridici, corpi morali, personae canonicae – definite dal can. 114 Codex Juris Canonici 1983 “universitates sive personarum sive rerum in finem missioni Ecclesiae congruentem, qui singulorum finem trascendit, ordinatae”.

Pertanto, l’Ordine Costantiniano è, attraverso gli innumerevoli riconoscimenti pontifici nel corso della sua storia, un Ordine la cui natura giuridica si è andata delineando sempre più chiaramente nel senso di Ordine Cavalleresco-Religioso.

Importanti riconoscimenti alla Sacra Milizia sono venuti in questi ultimi anni da parte di Stati ed Organismi Internazionali. Nella Repubblica Italiana, ai sensi ed agli effetti dell’art. 7 della L. 3 Marzo 1951 n. 178, il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è qualificato tra gli “Ordini non nazionali” e, pertanto, i cittadini italiani possono ottenere l’autorizzazione a fare uso, nel territorio della Repubblica, delle onorificenze costantiniane concesse da S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans.

Finalità

Sotto il Gran Magistero di S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, sono state riaffermate con chiarezza la natura equestre-religiosa dell’Ordine e le sue finalità: la Glorificazione della Croce, la Propaganda della Fede e la difesa della Santa Romana Chiesa, alla quale l’Ordine è strettamente legato per speciali benemerenze e per molteplici prove di riconoscenza e di benevolenza avute dai Sommi Pontefici.

È così, recitano gli Statuti, non solamente precipuo dovere dei Cavalieri Costantiniani di vivere da perfetti Cristiani, ma è proprio di essi l’associarsi a tutte quelle manifestazioni che concorrono all’incremento dei principi religiosi e cooperare con tutti i mezzi perché si ridesti nella pratica la vita Cristiana.

L’Ordine, a rinsaldare maggiormente le sue secolari istituzioni, conciliandole con le esigenze dei tempi, che per la loro evoluzione hanno trasformato tutto il regime della odierna società, si propone anche di dare il suo maggior contributo di azione e attività alle opere eminentemente sociali dell’Assistenza Ospedaliera e della Beneficenza.

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