La rappresentanza della Delegazione di Napoli e Campania – che ha partecipato all’evento su invito del Parroco Don Luigi Cacciapuoti, rivolto al Delegato per Napoli e Campania, il Conte Don Gianluigi Gaetani dell’Aquila d’Aragona dei Duchi di Laurenzana, Cavaliere di Giustizia – è stata guidata dall’Arch. Carlo Iavazzo, Cavaliere di Merito, che ha curato i rapporti istituzionali e organizzativi. Presenti anche il Responsabile della Comunicazione ad interim della Delegazione, Prof. Antonio De Stefano, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento, ed il C. Magg. Andrea Albertini, Cavaliere di Ufficio.






La Processione – guidata dal Sindaco di Frignano, Dott. Lucio Santarpia, accompagnato da membri dell’amministrazione comunale, con rappresentanze di congreghe, associazioni e volontari del territorio, nonché autorità civili e e militari – ha avuto inizio sul sagrato della Chiesa Madre con la rievocazione teatrale del Processo a Gesù, ispirata al Vangelo secondo Giovanni. Partendo da piazzetta Mazzini, la Processione ha percorso corso Europa, piazza della Repubblica (luogo di partenza e ritorno per la sezione liturgica), e un ampio tragitto di circa sei chilometri lungo le vie cittadine e alcune zone limitrofe. Numerosi balconi lungo il percorso sono stati decorati con drappi rossi, luci e composizioni floreali, testimonianza della profonda devozione popolare.



Particolarmente significativa la presenza della Croce nuda in legno, portata da quattro uomini in abito scuro, seguita da un coro popolare composto da circa cento tra bambini, donne e uomini, in abito e velo nero, diretto dal Maestro Antonio Gentile. Il coro, accompagnato da una banda musicale di circa quaranta elementi, diretta dal Maestro Pasquale Izzo, ha eseguito canti tradizionali quali A questo fiero tronco e Ai tuoi piedi, o bella Madre, dedicati alla Vergine Addolorata. A seguire, il gruppo dei cosiddetti “Martiri”, bambini del catechismo portatori dei simboli della Passione e della Sacra Sindone. Quindi, i Cavalieri Costantiniani, il clero locale e ospite, il Parroco Don Luigi Cacciapuoti, il Collaboratore parrocchiale di Santa Maria la Nova di Aversa, Don Rodolfo Paldetti, il Diacono permanente Prof. Antonio Vitale, ministranti e chierichetti.


Al culmine della Processione, le antiche e veneratissime statue del Cristo Morto e della Mater Dolorosa, trasportate rispettivamente dai Portatori di Gesù Morto e dalle Portatrici della Madonna Addolorata, tutti in abito nero e, le donne, con il volto velato. Dopo di loro seguiva il popolo orante con in testa il Sindaco di Frignano, vari membri dell’amministrazione comunale, nonché autorità civili e militari.
Al rientro nella Chiesa dei Santi Nazario e Celso, mentre la sezione storica si è avviata verso il luogo predisposto per il cambio degli abiti, la parte liturgica ha sostato sul sagrato, dove si sono svolte le preghiere conclusive. Il Parroco ha rivolto parole di profondo ringraziamento alle autorità civili, militari e religiose presenti, al Comitato organizzatore, e alla cittadinanza per la sentita partecipazione. Successivamente, anche il Diacono permanente ha espresso gratitudine per l’ampia adesione e ha affidato i presenti all’intercessione della Beata Maria Santissima Addolorata e dei Santi Nazario e Celso. Parole di elogio per il perfetto svolgimento dell’evento sono giunte anche dal Sindaco di Frignano, che ha sottolineato il valore identitario, spirituale e culturale della manifestazione.
La Processione si è conclusa con il rientro solenne delle statue in chiesa, accompagnate dagli inni mariani eseguiti dal coro e dalla banda musicale.

Origini e sviluppo storico
della processione di Frignano
La Processione Storico-Liturgica in onore di Maria Santissima Addolorata continua a rappresentare uno degli eventi religiosi e culturali più significativi, intensi e partecipati della comunità frignanese, rinnovando la secolare espressione autentica di fede popolare e di tradizione radicata nella comunità nel tempo.
L’edizione 2025, nonostante le difficoltà iniziali, ha confermato ancora una volta l’impegno congiunto di istituzioni civili, religiose e associative per la valorizzazione e la trasmissione del patrimonio devozionale locale.
L’origine della Processione risale ai primi anni del secondo dopoguerra, quando la celebrazione consisteva esclusivamente nella parte liturgica, con il trasporto per le vie del paese delle statue del Cristo Morto e della Vergine Addolorata.
Nel 1947, per iniziativa di Don Cesare Copersino, sacerdote originario di Cesa, vennero introdotti i predicatori passionisti e una prima forma di rappresentazione storica, con la presenza di un figurante che impersonava Cristo mentre trasportava la croce.
A partire dal 1992, la processione ha conosciuto un’importante evoluzione, con l’inserimento progressivo di nuovi quadri e personaggi, fino a raggiungere, intorno agli anni 2000, l’attuale forma articolata e strutturata.
Nel 2001, su disposizione del Vescovo di Aversa, Mons. Mario Milani, la Processione fu anticipata alla domenica precedente la Domenica delle Palme, per meglio inserirsi nel cammino liturgico quaresimale.
Nel 2015, a testimonianza del suo valore storico, devozionale e culturale, la manifestazione ha ottenuto il patrocinio della Regione Campania.
La Processione, nelle sue due componenti – storica e liturgica – è curata dal Comitato Maria Santissima Addolorata, presieduto dal Parroco della Parrocchia-Chiesa Madre dei Santi Nazario e Celso.













La parte storica della processione si articola in quattro grandi tronconi, ognuno dei quali raffigura episodi salienti della storia della salvezza, dalla vita pubblica di Gesù alla sua Passione e Crocifissione.
Il primo troncone rappresenta l’Antico Testamento e l’Infanzia di Gesù. Apre la processione la rappresentazione della cavalleria romana, con cavalieri, bighe e quadrighe, al suono di marce trionfali. Seguono: il profeta Isaia, i quattro Evangelisti, San Giovanni Battista, Zaccaria e Santa Elisabetta, la Sacra Famiglia al ritorno dall’Egitto, Gesù fanciullo con Maria e Giuseppe, Simeone e la profetessa Anna, il ritrovamento di Gesù nel tempio, personaggi simbolici come la Samaritana, Zaccheo e sua moglie, un pastore con agnelli, e numerosi figuranti rappresentanti il popolo ebraico dell’epoca. Per l’accuratezza dei costumi e delle usanze, una ricerca è stata condotta presso il ghetto di Roma con la consulenza del Rabbino di Roma.
Il secondo troncone riproduce la Vita pubblica e la Passione di Gesù. In questa sezione vengono rappresentati: l’adultera, una coppia di ricchi beduini, la resurrezione di Lazzaro, gli scribi e i sacerdoti accusatori, il Cenacolo con Gesù e gli Apostoli, il processo notturno davanti ad Anna e Caifa, la Corte di Erode, con i personaggi storici e simbolici della corte: Erode, Erodiade, Salomè, paggi, musici e ancelle.
Il terzo troncone ritrae il dominio romano e la condanna di Gesù. Elemento centrale è la rappresentazione del Pretorio romano: Soldati della Decima Legione, guidati da un Aquilifero accompagnato da cani, leopardi, lupi, volpi, Il Tribuno, il Centurione e il Decurione, La figura dell’Ecce Homo e di Barabba, I Fasci Romani, Senatori, una Patrizia Romana con scettro imperiale, Ponzio Pilato, Claudia Procula, le Vestali, Il lettore romano, che proclama la condanna di Gesù, La scena del flagello, con i due ladroni: San Disma e il cattivo ladrone.
Il quarto troncone rievoca la Via Crucis e la Crocifissione. Questa parte rappresenta la Via Dolorosa e la Passione finale: il Cireneo, la Veronica, la Vergine Addolorata, San Giovanni, Maria Maddalena, le Pie Donne, il Centurione convertito, Nicodemo, Giuseppe d’Arimatea, il Processo a Gesù sul sagrato della chiesa, tratto dal Vangelo di Giovanni, le tre cadute di Cristo lungo il cammino: l’incontro con la Veronica, l’incontro con la Madre e Giovanni, la caduta finale, in prossimità del sagrato.
Tutti i costumi dei figuranti sono realizzati artigianalmente dalla Sartoria di Silvana Capezzuto di Frignano, secondo criteri storici e filologici.
Servizio fotografico del Cav. Arch. Carlo Iavazzo, di Luca Marino, di Frignano News e della Processione Storico-Liturgica di Maria SS Addolorata di Frignano.