La Delegazione Tuscia e Sabina ha preso parte ai riti della Settimana Santa nelle Diocesi di Viterbo e di Civita Castellana

La Settimana Santa è il cuore della celebrazione dei misteri della fede. Quindi è centro e culmine di tutto l’anno liturgico, la sorgente di ogni preghiera della Chiesa. In essa riviviamo i misteri della passione, della morte in croce e della risurrezione di Gesù, con i riti e le preghiere che accompagnano gli ultimi momenti della vita del Signore. La Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha partecipato con delle rappresentanze il Mercoledì Santo 16 aprile 2025 alla celebrazione della Santa Messa Crismale nella basilica cattedrale di San Lorenzo a Viterbo, il Giovedì Santo 17 aprile 2025 alla celebrazione della Santa Messa in Coena Domini con il Rito della Lavanda dei Piedi nella Chiesa della Santissimo Trinità-Santuario Cittadino di Maria Santissima Liberatrice di Viterbo, il Venerdì Santo 18 aprile 2025 alla Processione del Cristo Molto a Civita Castellana, e la Dominica di Pasqua della Resurrezione 20 aprile 2025 alla Messa del Giorno.
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Il Mercoledì Santo 16 aprile 2025, il Delegato Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro ha partecipato, su invito della Diocesi, alla solenne concelebrazione della Santa Messa Crismale celebrata alle ore 18.00 nella basilica cattedrale di San Lorenzo dal Vescovo di Viterbo, Mons. Orazio Francesco Piazza, concelebranti il Signor Cardinale Fortunato Frezza e tutti i presbiteri della Diocesi, con la partecipazione dei diaconi, tutte le comunità parrocchiali, le comunità religiose, i seminaristi, le aggregazioni laicali, i ministri istituiti, i ministri straordinari dell’Eucaristia e quanti esercitano altri servizi pastorali.

Durante il Sacro Rito, Mons. Piazza ha tenuto l’omelia dal tema Ravviva il dono che è in te e ha benedetto gli oli sacri che saranno usati durante tutto l’anno per amministrare i sacramenti in diocesi.

Il Giovedì Santo 17 aprile 2025, una rappresentanza della Delegazione della Tuscia e Sabina, guidata dal Delegato Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, accompagnato dal Vice Delegato Nob. Sandro Calista, Cavaliere de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, ha partecipato nella Chiesa della Santissimo Trinità-Santuario Cittadino di Maria Santissima Liberatrice di Viterbo alla concelebrazione della Santa Messa in Coena Domini, presieduta dal Parroco Padre Giuseppe Cacciotti, OSA, concelebranti i sacerdoti della Comunità Agostiniana. Al Rito della Lavanda dei Piedi hanno partecipato i Cavalieri di Merito Col. Giovanni Maesano e Dott. Massimiliano Chiurazzi. Il servizio liturgico all’offertorio e all’altare di Maria Santissima Liberatrice, è stato prestato dai Cavalieri Costantiniani.

Il Giovedì Santo, la Chiesa è in festa per tre regali divini che ha ricevuto: l’ Istituzione della Santissima Eucaristia, l’Istituzione del Sacerdozio ministeriale per rinnovare l’Eucaristia sull’Altare e il Comandamento dell’Amore: amatevi come io vi ho amato.

Gesù tenne l’Ultima Cena insieme ai suoi Apostoli, nella ricorrenza della Pasqua ebraica. La Pasqua è la solenne festa ebraica, che rievoca le meraviglie che Dio compì nella liberazione degli Ebrei dalla schiavitù egiziana. In questa occasione, si consuma l’agnello ed è permesso mangiare solo pane senza lievito, il pane “azzimo”. Durante la Cena, Gesù con gli Apostoli parlò molto, con parole di commiato, di profezia, di promessa, di consacrazione. Col gesto della lavanda diede loro una grande lezione d’amore, perché i discepoli lo dovranno seguire sulla via della generosità totale nel donarsi a tutti i fratelli nell’umanità, anche se considerati, per casta o per cultura, inferiori. Ma quanti gesti e parole inusuali, quella sera, forse non subito compresi. Egli fece il dono più prezioso all’umanità, il Sacramento dell’Eucarestia, che si perpetua in ogni angolo della Terra e come Lui disse: “fate questo in memoria di me” (Lc 22,19) e del sacrificio che ha fatto per la nostra salvezza. Lo sguardo di Gesù era rivolto oltre la sua morte imminente e rassicurava i discepoli: “Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, Egli vi insegnerà ogni cosa… Vi lascio la pace, vi dò la mia pace… Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: vado e tornerò a voi…” (Gv 14,27). Un colloquio di grande suggestione e ricco di emozioni, perché in undici hanno creduto in Lui, veramente Figli di Dio, lo hanno seguito in quegli anni, disposti a proseguire il suo messaggio di salvezza. Ma il tradimento di Giuda si stava consumando e Gesù si ritirò nell’Orto degli Ulivi a pregare. La sua preghiera fu: “La mia anima è triste fino alla morte” (Mc 14,34).

Inizia così la Passione di Gesù: il rito prevede la reposizione dell’Eucaristia in una cappella laterale delle chiese; tutto viene oscurato in segno di dolore, le campane tacciono, l’altare diventa disadorno, il tabernacolo vuoto con la porticina aperta, i Crocifissi coperti.

Il Venerdì Santo 18 aprile 2025, una rappresentanza di Cavalieri e Postulanti guidata dal Delegato Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, ha preso parte alla Processione del Cristo Morto, svoltasi a Civita Castellana. Con la tradizionale ritualità, i simboli della Passione, la statua del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, sono stati portati in processione lungo le strade del centro storico, prendendo il via alle ore 08.30 dalla chiesa di San Benedetto, con la partecipazione del Capitolo della Cattedrale, delle Confraternite e del Sindaco di Civita Castellana, Luca Giampieri, che non ha mancato di ringraziare sentitamente il Delegato per la prestigiosa presenza della Sacra Milizia.

Al termine del Sacro Rito, il Parroco della Cattedrale di Santa Maria Maggiore, Don Alessandro Profili ha detto: “Il silenzio porti al Signore tutte le nostre sofferenze. È stato crocifisso l’amore, la verità, la bellezza, inchiodato per disfarsi di lui in modo definitivo, questo è il mondo. Ogni volta che scendiamo a compromessi, che giochiamo a ribasso, siamo lì, in mezzo a quella folla che lo ha crocifisso duemila anni fa. Ma lui resta con noi fino alla fine e oltre. È sulla croce che porta a compimento il perdono. Svela la realtà più profonda di Dio, è amore, misericordia e perdono. La morte di Gesù non è la fine, ma il compimento del suo amore”.

Successivamente il Delegato ha presentato a Don Profili un’offerta per i poveri seguiti dalla Caritas diocesana.

La Domenica di Pasqua 20 aprile 2025, il Delegato Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, accompagnato da due componenti del Consiglio Delegatizio, il Vice Delegato Nob. Sandro Calista, Cavaliere de Jure Sanguinis con Placca d’Oro e il Segretario Generale Dott. Alessio Lamoratta, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento, ha partecipato nella basilica cattedrale di San Lorenzo al solenne Pontificale officiato dal Vescovo di Viterbo, Mons. Orazio Francesco Piazza.

Al termine del Sacro Rito, il Delegato ha offerto al Vescovo Piazza dei doni, ringraziandolo vivamente a nome della Delegazione per la sua indefessa attività pastorale e per la benevolenza sempre manifestata verso la Delegazione.

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