Prendendo spunto dal motto “Aiutateci ad aiutare”, il Delegato ha assicurato che non mancherà il supporto della Delegazione della Sicilia Occidentale ai bisognosi: «Facciamo seguito alla tradizionale attenzione dei Borbone delle Due Sicilie verso quello che oggi definiamo “disagio sociale”. Attenzione che è dimostrata da diverse iniziative, tra cui la creazione di strutture come il Real Albergo dei Poveri fondato a Palermo nel 1739 da Carlo III per ospitare e assistere gli indigenti; esperienza ripresa a Napoli da Ferdinando IV nel 1751; o la Real Casa dell’Industria, fondata a Napoli nel 1759 per promuovere la formazione professionale dei giovani svantaggiati; o ancora l’Ospedale dei Pellegrini e Riuniti di Palermo fondato nel 1725 da Filippo V di Spagna e ampliato durante il periodo borbonico. La fondazione e il sostegno agli istituti di beneficenza erano parte di una più ampia strategia dei Borbone per migliorare la situazione sociale e culturale nel loro regno. Un’attenzione verso il sociale che continua ancora oggi da parte della Real Casa delle Due Sicilie, sia direttamente, che attraverso il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e le sue articolazioni in tutto il mondo ma, in particolare, in quelli che furono i territori del Regno delle Due Sicilie».




La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo
Si ritiene che la chiesa è del VI secolo, anche se la datazione non è certa. Molti storici concordano nel ritenere che il luogo citato in una lettera indirizzata al Papa Leone Magno dal Vescovo Pascasino sia proprio quello dove sorge l’attuale chiesa. Il Vescovo raccontava che in quel luogo chiamato Meltinas, durante la notte di Pasqua, il fonte battesimale si riempiva di acqua, – pur non essendoci nella zona canali o sorgenti – e che dopo il battesimo l’acqua scompariva. Certamente, la chiesa esisteva nel XIII secolo, in quanto il Papa Innocenzo IV tra il 1243 e il 1254 in una citazione pone tra i beni del monastero benedettino di Santa Maria di Sabugio, nella Diocesi di Siracusa, la chiesa in Marsala, che sicuramente fino al 1586 era dedicata ancora solo a San Giacomo e dal XVII secolo è dedicata ai Santi Filippo e Giacomo.

Il 25 marzo 1944 la chiesa venne elevata a parrocchia, facendo parte della Diocesi di Mazara del Vallo e il 15 ottobre dello stesso anno riconosciuta civilmente. Il 18 maggio 1957 fu posta la prima pietra del nuovo edificio a pianta triangolare adiacente l’antica chiesa, che si trovava in condizioni di forte degrado, che fu aperto al culto il 18 maggio 1959. Nel 1987 la chiesa fu sottoposta ad una ristrutturazione definitiva e fu nuovamente consacrata. Negli anni Novanta del secolo scorso, l’antica chiesa si trovava ormai allo stato di rudere. Gli interventi di restauro da parte della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani sulla base di alcune foto storiche conservate negli archivi a partire del 25 settembre 2015 furono terminati il 23 aprile 2018.