L’incontro, organizzato su iniziativa del Delegato per il Piemonte e Valle d’Aosta, Don Andrea dei Marchesi Serlupi Crescenzi, Cavaliere di Giustizia. e del Referente per la Città di Torino, Arch. Paolo Giannetto, Cavaliere di Merito, con la collaborazione del Consigliere di Delegazione, Massimo Trasforini, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento, è iniziato alle ore 17.30 con una Catechesi Liturgica, un momento di formazione approfondita, per permettere l’avvicinamento alla comprensione della Parola di Dio con profondo spirito di preghiera, guidata dal Cappellano di Delegazione, Don Damiano Cavallaro, Cappellano di Merito.

Guidando la Catechesi Liturgica, Don Damiano Cavallaro ha offerto un approfondimento dei fondamenti dell’Eucaristia, vero cuore della Fede Cristiana. In questo momento, Dio si fa vicino all’uomo: attraverso il pane e il vino, egli comunica la Sua vita, instaurando un legame profondo e inscindibile tra cielo e terra.
Successivamente, alle ore 18.00 Don Cavallaro ha presieduto la solenne Celebrazione Eucaristica. Nella sua omelia ha richiamato i significati della Pentecoste e la discesa dello Spirito Santo, un evento che – come narrato negli Atti degli Apostoli – ha conferito agli Apostoli la capacità di annunciare con vigore il Vangelo, segnando così la nascita della Chiesa e il lungo cammino missionario che continua fino ai nostri giorni.
L’incontro ha evidenziato due luoghi fondamentali nei quali l’amore di Cristo ci raggiunge in maniera oggettiva:
La Celebrazione dei Sacramenti. Attraverso la Confessione e la Santissima Eucarestia, Cristo si rende presente nei gesti propri della Chiesa. In questi momenti, egli tocca, salva e santifica i credenti, comunicando la Sua vita e il Suo amore in modo diretto e tangibile.
La Compagnia dei Fratelli. Cristo si manifesta anche nella comunione fraterna, nei rapporti quotidiani che intratteniamo con chi per lui ci è stato donato. Il fratello – spesso quello inaspettato – diventa luogo privilegiato in cui riscoprire e vivere il Suo amore, invitandoci ad aprire il cuore per accoglierlo e ad amare con sincerità chi ci circonda.
Il messaggio centrale dell’incontro ribadisce che la Chiesa non nasce da un’iniziativa umana, ma è il frutto di un intervento divino: Cristo, insieme all’Eterno Padre e allo Spirito Santo, ne è il fondamento. Lo Spirito, esaltato nel canto Veni Creator Spiritus, agisce come agente creativo e formativo, garantendo ai credenti l’appartenenza a Cristo attraverso il Battesimo, e rendendoci capaci di vivere secondo i Suoi comandamenti. In questo modo, ogni scelta e ogni azione si trasformano in un cammino verso il destino eterno che Lui ha promesso.
Non da ultimo, il ruolo della Beata Vergine Maria è stato ricordato con devozione. Come mediatrice di ogni grazia, Maria è il canale attraverso cui lo Spirito Santo continua a fluire nella vita della Chiesa e nei nostri cuori. Invocando la sua presenza – “Madre Santa, Madre Nostra, Madre del Sacro Militare Ordine di San Giorgio, Madre delle nostre vite” – i partecipanti hanno chiesto che il dono dello Spirito sia sempre rinnovato, affinché la Chiesa possa essere attivamente testimone dell’amore di Cristo.
A seguire un rinfresco conviviale offerto dalla Delegazione nel salone della Parrocchia dei Santi Vito, Modesta e Crescenzia ha offerto l’occasione per condividere esperienze e consolidare i legami di fraternità, testimoniando così la bellezza di un cammino che unisce fede, tradizione e impegno per un futuro vissuto con dedizione e amore.





La chiesa dei Santi Vito, Modesta e Crescenzia di Torino si trova sulla Collina di Torino a 413 metri di quota, sulla strada che sale al Colle della Maddalena, su un panoramico poggio posto sulla destra del Po. È un luogo di grande significato storico e spirituale. L’attuale edificio, risalente al XVII secolo, è costruito sulle fondamenta di una preesistente chiesa romanica, della quale si conservano il basamento e l’antico campanile.
L’esterno della chiesa è in muratura a vista, tipica di molti edifici torinesi. La facciata seicentesca, con la sua sobria eleganza, introduce a un interno ricco di opere decorative e cappelle laterali, tra cui l’altare maggiore che custodisce alcune reliquie di San Valentino, in precedenza custodite in una cappella nei pressi del Po, che nel 1769 vi vennero trasferite con una solenne processione.

Al lato settentrionale, fiancheggiato da una strada e che si affaccia verso un edificio che servì a lungo da scuola elementare, è addossata una grossa croce che un tempo apparteneva al contiguo Cimitero di San Vito, oggi scomparso.
Questo luogo sacro, testimone di fede e di tradizione, sarà la cornice ideale per l’incontro di Pentecoste dei Cavalieri, delle Dame e dei Postulanti della Delegazione del Piemonte e Valle D’Aosta, condividendo insieme questa occasione di spiritualità e comunione fraterna.
