La chiesa della Santissima Trinità, prescelta dalla Delegazione delle Tuscia e Sabina come centro della propria Vita spirituale, fu edificata dagli Agostiniani Eremitani in forma gotica nel 1256 e ricostruita nel 1745. In essa è particolarmente onorata la Beata Vergine Maria, invocata con il titolo di Liberatrice a seguito degli avvenimenti prodigiosi del 28 maggio 1320 e per aver lungo i secoli liberato il popolo viterbese in occasione di guerre e calamità. Fin da subito, i Confratelli Costantiniani della Tuscia e Sabina hanno scelto la Madonna Liberatrice come loro celeste Patrona, impegnandosi per la diffusione della sua devozione, e ogni anno partecipano alla tradizionale Processione del Voto del Comune e del Popolo di Viterbo alla Madonna Liberatrice.
L’8 aprile 2018, il figlio e successore di Don Carlos, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie, fece una Visita Ufficiale alla Delegazione della Tuscia e Sabina, in occasione delle celebrazioni Costantiniane per il Tricentenario della Bolla Militantis Ecclesiae di Papa Clemente XI.
S.A.R. il Gran Maestro – accompagnato dal figlio primogenito, S.A.R. il Principe Don Jaime di Borbone delle Due Sicilie e Landaluce, Duca di Noto, Gran Prefetto e Presidente della Real Deputazione – fu accolto da numerosi Cavalieri Costantiniani, anche provenienti dalla Spagna, guidati dal Presidente della Real Commissione per l’Italia, il Duca Don Diego de Vargas Machuca, d.f.m., e dalle più alte autorità civili e militari, oltre da rappresentanze del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta, e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Poi, nella chiesa della Santissimi Trinità fu celebrata la Santa Messa in lingua latina. Il Vicario Generale, Don Luigi Fabbri, rivolgendosi a S.A.R. il Gran Maestro a nome del Vescovo e della Diocesi di Viterbo, affermò: «La sua visita ci onora. Desidero esprimere sincera gratitudine e viva ammirazione per l’opera svolta dall’Ordine, sia in campo spirituale che caritativo».
Gratitudine per la visita di S.A.R. il Gran Maestro nella Tuscia, fu manifestata anche dal Delegato per la Tuscia e Sabina, il Nob Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro.
Infine, il Parroco della Santissima Trinità, Padre Mario Mattei, OSA, portò il saluto delle Comunità agostiniana e parrocchiale: «Siamo lieti di averla qui, in questa Chiesa, santuario mariano cittadino, che vede i Cavalieri Costantiniani sempre presenti per onorare la Madre di Dio e sostenere i fratelli più bisognosi».

Al termine della Celebrazione Eucaristica, LLAA.RR. il Gran Maestro e il Gran Prefetto resero omaggio alla Madonna Liberatrice nella cappella a Lei dedicata, dove fu posto un ritratto di Don Carlos.



Quindi, fu benedetta la cappella Costantiniana – dove è venerato un artistico crocifisso ligneo del XVI secolo, restaurato a cura della Delegazione della Tuscia e Sabina – e inaugurata un’epigrafe marmorea commemorativa.

