Santa Messa mensile della Delegazione Tuscia e Sabina nella Domenica della Trasfigurazione di Gesù

Domenica 16 marzo 2025 II Domenica di Quaresima della Trasfigurazione di Gesù, la Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha celebrato la Santa Messa mensile con la consueta solennità, presso la chiesa della Santissima Trinità-santuario mariano cittadino della Madonna Liberatrice in Viterbo. Nella Trasfigurazione, Gesù è indicato come la vera speranza dell’uomo e come l’apogeo dell’Antico Testamento. Luca parla dell’“esodo” di Gesù, che contiene allo stesso tempo morte e Risurrezione. I tre apostoli, vinti dal sonno, che rappresenta l’incapacità dell’uomo di penetrare nel Mistero, sono risvegliati da Gesù, cioè dalla grazia, e vedono la sua gloria. Ascoltano le parole del Padre: “Questi è il Figlio mio, l’eletto, ascoltatelo”. Non c’è altro commento. Essi reagiscono con timore e stupore. Vorrebbero attaccarsi a questo momento, evitare l’attimo seguente della discesa dalla montagna e il suo fardello di abitudine, di oscurità, di passione. Ma il ricordo di questa visione li aiuterà a capire, come spiega il Prefazio della Messa, “che attraverso la Passione possiamo giungere al trionfo della Risurrezione”.
Trasfigurazione di Gesù

I Cavalieri Costantiniani della Delegazione della Tuscia e Sabina, guidati dal Delegato, il Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro hanno partecipato nel centro della loro vita spirituale alla Celebrazione Eucaristica presieduta dal Padre Massimo Giustozzo, OSA, Priore della Comunità Agostiniana di Tolentino, noto predicatore ed esorcista, concelebrante Padre Giuseppe Cacciotti, OSA, Parroco della Santissima Trinità, Rettore del santuario mariano cittadino dedicato alla Madonna Liberatrice.

Per l’occasione si è unito ai Confratelli della Tuscia e Sabina il Delegato per Roma e Città del Vaticano, Prof. Giuseppe Schlitzer, Cavaliere Gran Croce di Merito, per origine familiare molto legato alla provincia di Viterbo.

Prima Lettura: Gen 15,5-12.17-18 – Dio stipula l’alleanza con Abram fedele. Salmo responsoriale: Sal 26 – Il Signore è mia luce e mia salvezza. Seconda Lettura: Fil 3,17-4,1 – Cristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso. Vangelo: Lc 9,28-36 – Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.

La Prima Lettura è stata letta dal Prof. Roberto Sangiorgi Colangelo di Villazzano, Cavaliere di Merito, e il Salmo Responsoriale è stato recitato dal Vice Delegato, Nob. Dott. Sandro Calista, Cavaliere de Jure Sanguinis con Placca d’Oro.

Nella sua omelia, Padre Massimo Giustozzo ha esortato a vivere la Quaresima con gioia, poiché deve essere un periodo di grazia, non di tristezza, perché è itinerario verso la Pasqua di Risurrezione. Soprattutto deve essere contraddistinta da un’intensa preghiera e da opere di carità.

Il Vangelo ci conduce al monte Tabor dove Gesù in preghiera si trasfigura: appare ai tre apostoli (Pietro, Giacomo e Giovanni) nello splendore della sua divinità. Gesù aveva annunziato la sua imminente passione e morte e gli Apostoli erano rimasti male, quasi increduli, tanto amavano il loro Gesù Maestro. Gesù vuole preparare i suoi discepoli al dramma della Passione e questo messaggio è diretto a quanti avrebbero creduto in Lui: da qui l’evento straordinario della Trasfigurazione, che precede la Pasqua ed annuncia la vittoria definitiva sulla morte: la Risurrezione. Il silenzio con cui termina il racconto di Luca apre uno spazio per i discepoli di ogni generazione, spazio dove rinnovare la personale decisione a seguire Gesù sulla via della croce.

Riflessioni sulle letture festive – II Domenica di Quaresima. La Trasfigurazione di Gesù [QUI].

Foto di copertina: Giovanni Bellini, La Trasfigurazione di Gesù, 1480, olio su tavola, 115×154 cm, Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte, Napoli.

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