

Come abbiamo annunciato [QUI], alle ore 20.00 c’è stato l’accesso straordinario e la visita al Chiostro Maiolicato della Clarisse. Successivamente, alle ore 20.30 presso la Sala Maria Cristina, con all’ingresso una suggestiva statua a grandezza naturale della Reginella Santa, si è svolto l’evento, condotto da Chiara Cernicchiara, non nuova a questo tipo di manifestazioni culturali. A fare da patron e ad introdurre la serata, raccontando le motivazioni che hanno indotto la famiglia francescana di Napoli a patrocinare l’evento, Fra’ Carlo D’Amodio, OFM, Ministro Provinciale dell’Ordine dei Frati Minori, Cappellano di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Fra Carlo D’Amodio, OFM, ha raccontato dell’incontro con Fra’ Antonio Vellutino, OFM, Guardiano del Convento San Pasquale a Chiaia, che gli chiedeva dell’opportunità di far realizzare, dal fratello Antonio, un quadro diverso della Beata Maria Cristina, “un ritratto nel suo percorso terreno, ma in cielo, pronta ad accogliere le preghiere e a intercedere col Signore cui dedicò tutta se stessa”. Inoltre, ha raccontato la genesi dell’evento, venuto fuori dal proficuo incontro del Maestro Roberto Bonaventura con Fra’ Antonio Vellutino per il tramite dell’intervento del Comm. Dott. Eduardo Pilone Poli e del Conte Avv. Don Gerardo Mariano dei Principi Rocco di Torrepadula, Cavaliere di Giustizia dell’Ordine Costantiniano, Gran Ufficiale dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro, rispettivamente Delegato Provinciale e Ispettore Regionale dell’Istituto della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, che hanno organizzato l’evento, in collaborazione con la Famiglia Francescana, l’Accademia dei Dogliosi di Avellino e TrinitArt, la casa di produzioni video e musicali con l’Art Director Bonaventura.

Successivamente, il Maestro Roberto Bonaventura, produttore dell’evento in comunione con la Famiglia Francescana di Napoli, ha presentato in anteprima nazionale il suo cortometraggio artistico-musicale sulla splendida figura della Beata Maria Cristina di Savoia, ispirato dal suggestivo sogno della Beata avuto da Fra’ Vellutino. Ha parlato dell’incontro con questi, raccontandosi e spiegando tutto lo studio e la conoscenza della vita della Beata, il lavoro, gli incontri, le esperienze per la realizzazione dell’opera. Inoltre è stata letta un’inedita preghiera ritrovata, scritta dalla stessa Beata su un libro di preghiere.

In seguito a raccontare il suo sogno e la volontà di trasmettere agli altri queste sue esperienze sensoriali attraverso la realizzazione di un filmato, proprio Fra’ Antonio Vellutino. Col suo racconto ha fatto vivere, prima della visione del cortometraggio, il suo sogno e trasmettendo così tutte le sue emozioni. Inoltre, ha raccontato come ha fatto realizzare dal fratello Antonio, il “pittore dei Santi”, un ulteriore quadro che esprime il messaggio non verbale che la beata in un sogno ha trasmesso dai suoi occhi e che ha recepito chiaramente nella sua mente e nel suo cuore: “Sono qui per ascoltare”. Ed è proprio questo il messaggio che il cortometraggio anche vuole trasmettere.

Poi è stata proiettato il docufilm di 10’, con le emozionati immagini che scorrono sul sottofondo di una sinfonia inedita, per voce di soprano e orchestra, composta proprio per l’occasione dal Maestro Bonaventura. Si tratta di un inno strumentale in onore della Reginella Santa, una melodia struggente che favorisce l’incontro con il soprannaturale. La stupenda sinfonia, come le bellissime immagini e le emozioni che suscitano, non potranno che contribuire significativamente al bene spirituale a chi sa apprezzare la Bellezza.
È seguito un toccante intervento di Alberto Frappa, scrittore di un inedito romanzo su S.M. il Re Francesco II di Borbone, figlio unigenito della Beata Maria Cristina. Ha letto l’episodio che racconta di un incontro avuto dal protagonista del libro con la Regina Maria Sofia di Baviera von Wittelsbacher, consorte di Francesco II, ospite a Monaco di Baviera del Re Ludovico I nel Palazzo Wittelsbacher, che fu danneggiato nel 1944 durante le incursioni aeree alleate e demolito nel 1964.

Quindi, hanno preso la parola la Dott.ssa Silvana Alesiani e l’Avv. Valentina Varano Contessa del Balzo di Presenzano, rispettivamente Presidente Nazionale e Presidente della Sezione Napoletana dei Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia, che hanno evidenziato come la loro associazione custodisce e diffonde con straordinario impegno la memoria della Beata Maria Cristina, e proseguono l’opera ispirati dalla sua vita e dalle sue opere, attraverso i gruppi a lei dedicati e diffusi sull’intero territorio nazionale. Sono stati proprio i Convegni di Cultura, insieme ad altri, a promuovere il cammino che ha portato la Regina Maria Cristina agli onori degli altari.
I Convegni di Cultura, attraverso conferenze, progetti che coinvolgono diverse realtà dei territori, operano su tutto il territorio Nazionale e diffondono la memoria della Beata Maria Cristina, pubblicando anche la rivista quadrimestrale Rassegna. Nell’anno 1937, un gruppo di signore impegnate nella cultura e nel sociale decise di riunirsi per dare vita a convegni letterari che mettessero al centro la formazione religiosa, culturale e sociale della persona. Questo movimento fu intitolato a Maria Cristina di Savoia, Regina delle Due Sicilie (1812-1836).

La figura della Beata Maria Cristina è moderna ed attualissima per il suo pensiero e per le sue opere, donna profondamente credente e praticante Cattolica, figlia e moglie esemplare. Rappresenta l’esempio eclatante di un femminismo moderno, attuale e costruttivo in cui le donne, mantenendo la propria identità femminile, sono in grado di dialogare in maniera paritaria e non oppositiva con gli uomini in ogni ambito sociale, culturale e lavorativo. I Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia su questa linea di principio continuano ad operare.

Infine, sono intervenuto il Prof. Dott. Fiorentino Vecchiarelli, Presidente dell’Accademia dei Dogliosi di Avellino e Don Giuseppe Autorino, Rettore del Santuario di Santa Filomena di Mugnano del Cardinale, che hanno riportato alcune pagine inedite e sconosciute della Beata Maria Cristina ed il suo rapporto con Santa Filomena. Don Autorino ha raccontato che l’11 aprile 1835 la Regina Maria Cristina, accompagnata da Re Ferdinando II, compì la sua prima visita al Santuario di Santa Filomena a Mugnano del Cardinale. All’epoca il Santuario era molto conosciuto per una serie di miracoli attribuiti alla Santa, annoverata tra le protettrici del Regno delle due Sicilie. Ivi furono accolti da Mons. Gennaro Pasca, Vescovo di Nola, che celebrò all’altare di Santa Filomena. Con profonda devozione baciarono le reliquie e le ampolline contenuti il sangue della Santa e accettarono in dono dal Rettore del Santuario, Don Francesco de Lucia, una reliquia delle sacre ossa. Ripartirono per la capitale non dopo aver elargito elemosine ai poveri.
Questo pellegrinaggio dei Reali delle Due Sicilie non fu casuale, ma fu deciso per impetrare all’altare della Santa la grazia di un erede che fino ad allora, a circa due anni dal matrimonio, non era ancora arrivato. Questo rappresentava per i Reali una questione di primaria importanza, anche per comprensivi motivi di ordine politico e dinastico. Non a caso qualche settimana dopo, quando la Regina fu sicura di essere in stato interessante, ordinò un triduo di ringraziamento all’altare della Santa. La giovane Regina tornò più volte al Santuario, anche durante la gravidanza.

Tanto rapita dalla bellezza della statua della Madonna delle Grazie, la Regina Maria Cristina chiese a Papa Gregorio XVI di dichiararne la festività il 2 luglio. Per riconoscenza donò al santuario un grande piviale, di raso bianco ricamato in oro, ed un cuore in oro, che fu però in seguito venduto. Inoltre, alla nascita dell’erede, per le mani del consorte Re Ferdinando, che vistò il santuario per circa 50 volte devotamente il Santuario, inviò un Bambinello in argento dello stesso peso del neonato. Poco tempo dopo il parto fu purtroppo, come sappiamo, colpita da una violenta febbre puerperale che finì per portarla alla morte. Una sua ultima volontà fu quella di costruire un edificio accanto al santuario, finalizzato ad ospitare cinquanta orfane. La statuetta del Bambinello che fa parte del tesoro di Santa Filomena, è stato poi esposto alla visione degli intervenuti alla serata.

L’evento è stato arricchito dalla stupenda esibizione del Soprano Enrica Musto, che ha interpretato arie inedite ed edite: Reginella Santa, il sottofondo del cortometraggio ed Eterno Dio, entrambe in musiche e parole composte dal Maestro Roberto Bonaventura, e la splendida Ave Maria, celebre aria del compositore rinascimentale Giulio Caccini (1550-1618). Ad accompagnare l’artista al pianoforte il Maestro Giuseppe Di Capua, docente presso il Conservatorio di Musica “San Pietro a Maiella” di Napoli.
Oltre alle personalità del mondo della cultura e della fede, che hanno dato lustro alla inedita serata, hanno partecipato delle rappresentanze degli Ordini appartenenti alle famiglie di nascita e d’acquisto della Beata Maria Cristina: gli Ordini Dinastici di Casa Savoia, l’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Panteon e il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Le rappresentanze degli Ordini Dinastici di Casa Savoia e dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Panteon erano guidati dal Comm. Dott. Eduardo Pilone Poli e dal Conte Avv. Don Gerardo Mariano dei Principi Rocco di Torrepadula, Cavaliere di Giustizia dell’Ordine Costantiniano, Gran Ufficiale dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro, rispettivamente Delegato Provinciale e Ispettore Regionale dell’Istituto della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon e Delegato Campano per gli Ordini Dinastici di Casa Savoia, tra gli organizzatori dell’evento.

Per il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, in rappresentanza della Real Commissione per l’Italia, ha partecipato S.E. il Marchese Don Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, Cavaliere Gran Croce di Giustizia, Luogotenente per l’Italia Meridionale Peninsulare, accompagnato dalla gentile consorte Nobildonna Nunzia Gilardi, e S.E. il Principe di Melissano e di Scanno Duca Don Landolfo Ambrogio Caracciolo, Cavaliere Gran Croce di Giustizia, Vice Presidente della Commissione Araldica; e una rappresentanza della Delegazione di Napoli e Campania guidata dal Delegato Conte Don Gianluigi Gaetani dell’Aquila d’Aragona dei Duchi di Laurenzana, Cavaliere di Giustizia; con S.E. il Duca Don Riccardo Carafa D’Andria, Cavaliere Gran Croce di Giustizia, Vice Presidente della Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, accompagnato dalla gentile consorte Nobildonna Irene Cedronio; Fra’ Sergio Galdi d’Aragona, OFM, Cappellano di Giustizia, Commissario Generale di Terra Santa in Napoli; Antonio Masselli, Cavaliere de Jure Sanguinis, Segretario Generale ad interim, accompagnato dalla gentile consorte Dott.sa Ornella de Paulis; Prof. Antonio De Stefano, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento, Responsabile della Comunicazione ad interim; i Cavalieri de Jure Sanguinis Avv. Giancarlo Parente Zamparelli, Avv. Giuseppe Majo Orsini, Dott. Giovanni Samo accompagnato dalla gentile consorte Patrizia Giannetti ed il figlio Antonio Samo; i Cavalieri di Merito con Placca d’Argento Avv. Ugo de Flaviis, Presidente della Fondazione Real Monte ed Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera di Vestire i Nudi; i Cavalieri di Merito con Placca d’Argento Dott. Ettore Corrado Araimo, Avv. Alessandro Franchi e Avv. Gesualdo Marotta; i Cavalieri di Merito Dott. Maurizio Bava, P.I. Antonio Caputo, Arch. Carlo Iavazzo e Dott. Valerio Miletti; i Cavalieri di Ufficio Nino Giunta e P.I. Luigi Scarano; i Postulanti Gennaro Napoletano, Adriano Zeni e Raffaele Anatriello.
Il servizio fotografico è di Cav. Luigi Scarano e Gennaro Napoletano.