La celebrazione della solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, antica festa nazionale del Regno delle Due Sicilie

Come abbiamo annunciato [QUI], domenica 8 dicembre 2024, nella ricorrenza della Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, Patrona dell’antico Regno delle Due Sicilie, la Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha svolto un incontro prenatalizio a Capodimonte. Un momento di profonda spiritualità e impegno sociale è seguito dalla solenne Santa Messa vespertina organizzata di concerto con la Luogotenenza per l’Italia Meridionale Tirrenica dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. La mattina di domenica 8 dicembre 2024 in piazza Mignanelli a Roma si è svolto l’atto della deposizione ai piedi della colonna dell'Immacolata dell'omaggio floreale di S.A.R. il Gran Maestro, a cura del Real Circolo Francesco II di Borbone, che la sera precedente ha celebrato la Santa Messa della vigilia presso la chiesa di Santa Brigida in Napoli, seguita dal Concerto per l’Immacolata, di beneficenza a sostegno dei ragazzi autistici della Cooperativa Sociale Aliter.
Madonna del Buon Consiglio

Domenica 8 dicembre 2024
Solennità dell’Immacolata Concezione
Incontro prenatalizio
della Delegazione Napoli e Campania

L’incontro prenatalizio della Delegazione di Napoli e Campania nella ricorrenza dell’Immacolata Concezione, domenica 8 dicembre 2024, ha preso avvio con l’accoglienza da parte del Rettore della basilica-santuario diocesano dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio e Regina della Cattolica Chiesa, a Capodimonte in Napoli, Mons. Nicola Longobardo, Commendatore e Priore dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che con la sua affabile cortesia ha dato l’ospitalità.

Presso il grande salone nel piano interrato della basilica si è svolto un incontro conoscitivo promosso dal Delegato, il Conte Don Gianluigi Gaetani dell’Aquila d’Aragona dei Duchi di Laurenzana, Cavaliere di Giustizia, per facilitare la conoscenza dei membri della Delegazione, alla presenza del Segretario Generale ad interim, Antonio Masselli, Cavaliere de Jure Sanguinis; del Responsabile della Comunicazione, Antonio De Stefano, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento; e di Fra’ Sergio Galdi d’Aragona, OFM, Cappellano di Giustizia, Commissario Generale di Terra Santa in Napoli (Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria e Puglia).

Nell’occasione il Delegato, oltre ad esprimere ai partecipanti i voti augurali per le prossime festività natalizie, ha illustrato come e cosa deve rappresentare un ordine cavalleresco nel terzo millennio: oltre la religiosità ed i carismi propri dell’Ordine Costantiniano, le finalità, i progetti da intraprendere e da realizzare per essere adeguati ai tempi correnti, sottolineando l’importanza della fede, della solidarietà e dell’impegno sociale nella comunità. Il Delegato ha chiesto ad ognuno di fare la propria parte, per portare a compimento tali obiettivi.

Successivamente, alle ore 18.30 nella basilica è stata celebrata la solenne Santa Messa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, presieduta da Fra’ Sergio Galdi d’Aragona, alla presenza del Rettore Mons. Nicola Longobardo e di Mons. Antonio Mazzella, Cappellano di Merito, assistiti per il servizio liturgico da quattro ministranti della Parrocchia. Ha svolto la funzione di Cerimoniere Giuseppe Russo, Cavaliere di Merito. L’animazione liturgica è stata curata dalle Suore Francescane dei Sacri Cuori.

Alla solenne Celebrazione Eucaristico hanno partecipato rappresentanze della Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, della Luogotenenza per l’Italia Meridionale Tirrenica dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, della Guardia d’Onore alle Reali Tombe dei Sovrani Borbone delle Due Sicilie, del Corpo Internazionale di Soccorso O.d.V. e del Real Circolo Francesco II di Borbone.

In rappresentanza della Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano, oltre ai già menzionati – il Delegato, Conte Gianluigi Gaetani dell’Aquila d’Aragona. i Consiglieri di Delegazione ad interim, Antonio Masselli e Antonio De Stefano, Fra’ Sergio Galdi d’Aragona, OFM, Don Antonio Mazzella e Giuseppe Russo – hanno partecipato, tra gli altri: il Cavaliere di Giustizia Alfredo Buoninconti, Barone di Santa Maria Jacobi; i Cavalieri de Jure Sanguinis Giuseppe Maio Orsini, Giovanni Carlo Parente Zamparelli e Giovanni Samo *; i Cavalieri di Merito con Placca d’Argento, Ettore Corrado Araimo, Stefano D’Ambrosio e Alessandro Franchi; i Cavalieri di Merito Nicola Amodeo, Maurizio Barbato *, Francesco Saverio Barbato Romano, Maurizio Bava Gagliardi, Antonio Caputo, Luigi Cerciello, Raffaele Grilletto, Carlo Iavazzo, Giorgio Madonna, Roberto Russo e Lorenzo Terzi *; i Cavalieri di Ufficio Andrea Albertini, Nicola Annunziata, Nicola Di Frenna, Salvatore Samo *, Luigi Scarano, Nicola Scarinzi e Michele Todino; i Postulanti Antonio Angrisano, Ugo Appierto, Silvio Beducci, Angelo De Luca, Vincenzo Fusco, Antonio Iannucci, Gennaro Napoletano, Ciro Sommella, Raffaele Strina, Luigi Tullio e Filippo Zarantonello; con degli amici dell’Ordine Costantiniano.

In rappresentanza dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, oltre al già menzionato Rettore della basilica – Mons. Nicola Longobardo – hanno partecipato, tra gli altri: il Luogotenente per l’Italia Meridionale Tirrenica, S.E. Cav. Gr. Cr. Prof. Dott. Giovanni Battista Rossi; il Cancelliere di Luogotenenza, Cav. Gr. Cr. Nob. Dott. Pietro Confessore d’Introna; il Consigliere, Cav. Gr. Cr. Generale Carlo Pubblico; il Preside della Sezione Napoli-San Gennaro, Gr. Uff. Avv. Raffaele Grimaldi; il Delegato della Delegazione Napoli-Incoronata Madre Del Buon Consiglio, Cav. Dott. Maurizio Pecorilla; il Delegato della Delegazione dei Santi Ludovico Da Casoria e Vincenzo Romano, Gr. Uff. Avv. Paolo Sautto.

In rappresentanza della Guardia d’Onore alle Reali Tombe dei Sovrani Borbone delle Due Sicilie, oltre ai sopra riportati Cavalieri Costantiniani indicati con *, hanno partecipato i Volontari Raffaele Anatriello **, Michelangelo Ambrunzo **, Ivan Di Vicino **, Renato Fasano Celentano, Luigi Antonio Galasso **, Gianluca Miloro, Dario Taranto, Giovanni Tartaglione, Antonio Virgili e Adriano Zeni **.

In rappresentanza del Corpo Internazionale di Soccorso O.d.V., otre ai sopra riportati Volontari della Guardia d’Onore indicati con **, ha partecipato Rossella Continisio.

In rappresentanza del Real Circolo Francesco II di Borbone hanno partecipati i già nominati Alfredo Buoninconti e Nicola Di Frenna, rispettivamente Delegato e Segretario della Delegazione della Campania.

All’inizio del Sacro Rito, Fra’ Sergio Galdi d’Aragona, OFM, ha acceso la seconda candela del Tempo di Avvento e ha rivolto un saluto al Delegato per la Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e al Luogotenente per l’Italia Meridionale Tirrenica dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, oltre che ai Cavalieri presenti dei due Ordini Equestri, nonché ai rappresentanti della Guardia d’Onore alle Reali Tombe dei Sovrani Borbone delle Due Sicilie, del Corpo Internazionale di Soccorso O.d.V. e del Real Circolo Francesco II di Borbone.

La Prima lettura (Gen 3,9-15.20 – Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna) e il Salmo Responsoriale (Sal 97 – Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie) sono stati recitati da un Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. La Seconda Lettura (Ef 1,3-6.11-12 – In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo) è stata recitata da Stefano D’Ambrosio. Il Vangelo (Lc 1,26-38 – Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce) è stato proclamato da Don Antonio Mazzella. La Preghiera dei fedeli è stata recitata da Salvatore Samo.

Nella sua omelia, Fra’ Sergio Galdi d’Aragona, OFM, ha evidenziato quello che le pagine della Sacra Scrittura presentano nella Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, offrendo un momento di riflessione spirituale sulla figura della Tutta Santa Maria, Madre di Dio:

«La liturgia della solennità dell’Immacolata Concezione di Maria ci presenta delle pagine particolarmente note della Scrittura.
Nella Seconda Lettura, tratta dall’incipit della Lettera di San Paolo agli Efesini leggiamo: “In Cristo il Padre ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al Suo cospetto nell’amore”. Ciò significa che ognuno di noi è stato presente nella mente di Dio, al momento della creazione e che Egli ci ha pensati singolarmente volendo che vedessimo la luce in un determinato tempo della storia ed in un determinato luogo del mondo. La nostra nascita non è casuale ma frutto di un progetto divino che si dipana e svolge nel tempo.
La dottrina mariologica dell’Immacolata Concezione di Maria ci riporta ai primi capitoli della Genesi, al momento della Creazione, quando tutto era armonia, ma la caduta dei progenitori che, convenzionalmente chiamiamo il peccato originale, sconvolge questo disegno armonioso di Dio. Le spine fanno la loro comparsa sulla terra dopo questo profondo sconvolgimento del progetto creaturale divino (Gen.3,18), per questo Gesù prenderà la corona di spine sul Suo capo, in quanto si farà carico della maledizione della terra per trasformarla in benedizione con l’attuazione del progetto redentivo, ovvero il Mistero Pasquale. In Maria come dicevano i Padri della Chiesa, la redenzione è avvenuta in maniera diversa rispetto a tutti gli uomini, dal momento che, invece di essere liberata dal peccato originale contratto alla nascita, ne è stata preservata in virtù dei previsti meriti della maternità di Cristo Redentore.
San Giovanni Crisostomo afferma che Dio ha sconfitto il male servendosi delle stesse sue armi: una donna, un albero e la morte. Nel racconto biblico Eva coglie il frutto dell’albero del bene e del male e così la morte entra nel mondo; nella pienezza dei tempi, con gli stessi strumenti: la Vergine Maria, l’albero della Croce che da come frutto il Cristo, il Crocifisso e la Sua morte realizzano il progetto di Redenzione Universale.
A questo punto occorre una riflessione sulle fonti giudaiche antiche che riportano come prima conseguenza del peccato di Adamo ed Eva, la nudità. Essi al momento della creazione erano avvolti dalla luce in una trasparenza di gloria. Dopo il peccato, essi perdono questa lucentezza. In ebraico le parole pelle e luce sono simili, dunque essi perdono questa luminosità, che si traduce in pelle.
Sul Monte Tabor Gesù si manifesterà nello splendore della Sua divinità, certamente, ma più propriamente ci presenta la piena umanità così come concepita nel disegno primordiale di Dio e a cui tutti noi siamo chiamati».

Al termine del Sacro Rito, Fra’ Sergio Galdi d’Aragona, OFM, ha incensato l’icona della Madonna esposta nel presbiterio, intonando il canto Tota pulchra es, un’antica preghiera risalente al IV secolo, rivolta alla Tutta Santa Maria, Madre di Dio. Il titolo deriva dal verso iniziale, che significa “Tutta bella sei”, in riferimento alla Madre di Gesù, concepita senza macchia di peccato originale. San Giovanni Paolo II, il cui moto fu Totus tuus (ego sum Maria), invocò Maria col Tota pulchra es in occasione della solennità di domenica 8 dicembre nel 1979 e nel 1985.

A seguire, il Delegato per Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha recitato la Preghiera del Cavaliere Costantiniano:

Signore Gesù,
che Vi siete degnato di farmi partecipare
alla Milizia dei Cavalieri Costantiniani di San Giorgio,
Vi supplico umilmente,
per l’intercessione della Beata Vergine di Pompei,
Regina delle Vittorie,
del valoroso San Giorgio Martire, Vostro glorioso Cavaliere,
e di tutti i Santi,
di aiutarmi a restare fedele alle tradizioni del nostro Ordine,
praticando e difendendo la Santa Religione
Cattolica, Apostolica, Romana
contro l’assalto dell’empietà.

Essa diventi per me armatura di fede
e scudo di buona volontà,
sicura difesa contro le insidie dei miei nemici,
tanto visibili quanto invisibili.

Vi prego affinché possa avere la grazia
di esercitare la Carità verso il prossimo
e specialmente verso i poveri
ed i perseguitati a causa della Giustizia.

Datemi infine le virtù necessarie per realizzare
secondo lo spirito del Vangelo,
con animo disinteressato e profondamente cristiano,
questi santi desideri
per la maggior Gloria di Dio,
la glorificazione della Santa Croce
e la Propaganda della Fede,
per la Pace nel Mondo
ed il bene dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Amen.

Quindi, il Luogotenente per l’Italia Meridionale Tirrenica dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme ha recitato la Preghiera del Cavaliere e delle Dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme:

Signore, per le Tue cinque piaghe
che portiamo sulle nostre insegne noi Ti preghiamo.
Donaci la forza di amare
tutti gli esseri del mondo
che il Padre Tuo ha creato
e, più degli altri, i nostri nemici.
Libera la nostra mente
ed il nostro cuore dal peccato,
dalla parzialità, dall’egoismo e dalla viltà
per essere degni del Tuo sacrificio.
Fa’ scendere su di noi,
Cavalieri e Dame del Santo Sepolcro,
il Tuo Spirito affinché ci renda convinti e sinceri strumenti
di Pace e di Amore fra i nostri fratelli e, particolarmente,
fra coloro che pensano di non credere in Te.
Donaci la Fede per affrontare tutti i dolori
della vita quotidiana e per meritare un giorno
di giungere umilmente ma senza timore
al Tuo cospetto.
Amen
.

Il servizio fotografico è a cura del Cav. Ettore Corrado Araimo e dei Postulanti Gennaro Napoletano e Ciro Sommella.

Sabato 7 dicembre 2023
Vigilia della solennità dell’Immacolata Concezione
Santa Messa e Concerto per l’Immacolata
del Real Circolo Franceso II di Borbone

Alla vigilia della solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, antica Festa Nazionale delle Due Sicilie, e nel CXXX anniversario della morte del Servo di Dio Francesco II di Borbone, ultimo Re delle Due Sicilie, che ricorre il 27 dicembre, il Real Circolo Francesco II di Borbone – il cui Presidente Onorario è S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie, Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio – ha celebrato sabato 7 dicembre 2024 alle ore 18.30, presso la storica chiesa di Santa Brigida in via Santa Brigida a Napoli, la Santa Messa della vigilia, presieduta da Padre Domenico Aiuti, O.M.D.

È seguito alle ore 19.00 il Concerto per l’Immacolata [QUI], di beneficenza a sostegno dei ragazzi autistici della Cooperativa Sociale Aliter dal tema Una nota per un sorriso: sosteniamo insieme i ragazzi di Aliter, in collaborazione con il Rotaract Napoli Posillipo, creando una comunità solidale che crede nell’importanza dell’inclusione. Con il ricavato della serata #UnaNotaPerUnSorriro, si potrà offrire ai ragazzi di Aliter nuove opportunità di crescita, laboratori educativi e momenti di socializzazione, aiutandoli a sviluppare tutto il loro potenziale.

Il Baritono Maurizio Esposito e l’Orchestra d’archi San Giovanni diretti dal Maestro Keith Goodman hanno eseguito musiche di Haendel, Paisiello, Durante, Stradella, Caccini e Mascagni. In particolare, è stata eseguita la Marcia Reale delle Due Sicilie [QUI], una rarità recuperata e trascritta a cura del Real Circolo Francesco II di Borbone.

In rappresentanza del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha partecipato il Luogotenente per l’Italia Meridionale Peninsulare della Real Commissione per l’Italia, S.E. il Marchese Don Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, Cavaliere Gran Croce di Giustizia, e i Consiglieri ad interim della Delegazione di Napoli e Campania Antonio Masselli, Cavaliere de Jure Sanguinis, Segretario Generale ad interim, e Antonio De Stefano, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento, Responsabile della Comunicazione ad interim.

La Presidenza del Real Circolo Francesco II di Borbone ha espresso un grazie a tutti coloro che hanno avuto la sensibilità di sostenere questa iniziativa solidale per la Cooperativa Sociale Aliter, nel puro spirito del Servo di Dio Francesco II di Borbone; un grazie alla Dott.ssa Carmen Mosca e alla Dott.ssa Giovanna Passariello per aver fatto conoscere questa realtà che merita attenzione da parte di tutti; un grazie per l’impegno al Rotaract Napoli Posillipo nella persona della Presidente Ludovica Lettier, un grazie a Francesco Polio, Consigliere della II Municipalità di Napoli per la vicinanza; infine, un grazie al Delegato e al Segretario per la Campania del Real Circolo Francesco II di Borbone Nob. Alfredo Buoninconti, Barone di Santa Maria Jacobi, Cavaliere di Giustizia, e Nicola Di Frenna, Cavaliere di Ufficio, ai Soci, e ai membri della Sezione giovani coordinati da Francesco Pessetti Buoninconti, per il loro impegno fondamentale.

Domenica 8 dicembre 2024
Omaggio floreale di S.A.R. il Gran Maestro
presso la Colonna dell’Immacolata in Roma

La mattina dell’8 dicembre a Roma in piazza Mignanelli si è svolto l’atto della deposizione ai piedi della Colonna dell’Immacolata dell’omaggio floreale di S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie, Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e Presidente Onorario del Real Circolo Francesco II di Borbone.

Hanno presenziato il Presidente del Real Circolo Francesco II di Borbone, Gr. Uff. Dott. Paolo Rivelli, Cavaliere de Jure Sanguinis; il Delegato per l’Abruzzo e Molise del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e Consigliere del Real Circolo Francesco II di Borbone, il Nob. Emanuele Barone Muzj di Fontecchio, Cavaliere de Jure Sanguinis; e Andrea D’Aloia, in rappresentanza della Sezione Giovani del Real Circolo Francesco II di Borbone.

La tradizione dell’omaggio floreale dell’8 dicembre ricorda l’antico legame della dinastia dei Borbone delle Due Sicilie con l’Immacolata Concezione e con la colonna che porta la sua statua. Il monumento fu finanziato da Re Ferdinando II delle Due Sicilie, come atto simbolico a chiusura della lunga crisi per l’interruzione della vecchia tradizione della chinea.

Approfondimenti

L’8 dicembre celebriamo la solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, che veramente piena di grazia e benedetta tra le donne, in vista della nascita e della morte salvifica del Figlio di Dio, fu sin dal primo momento della sua concezione, per singolare privilegio di Dio, preservata immune da ogni macchia della colpa originale, come solennemente definito come dogma di fede da Papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la Bolla Ineffabilis Deus, sulla base di una dottrina di antica tradizione [QUI].

La ricorrenza dell’8 dicembre, una delle più importanti feste mariane della Chiesa Cattolica Romana, che viene celebrata nove mesi prima della Natività della Beata Vergine Maria, fu solennizzata per la prima volta come giorno di precetto da Papa Clemente XI il 6 dicembre 1708 con la Bolla Commissi nobis divinitus.

La data dell’8 dicembre ha un legame speciale con l’antico Regno delle Due Sicilie. La devozione della dinastia dei Borbone e del popolo dell’antico Regno delle Due Sicilie alla Beatissima Vergine Maria era sempre stata forte. Poi, il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia furono riuniti l’8 dicembre 1816 nel Regno delle Due Sicilie, con la promulgazione della legge fondamentale del Regno. Da allora per tradizione questo giorno fu Festa Nazionale delle Due Sicilie. Dall’8 dicembre 1854 Maria Immacolata divenne anche la Protettrice, la Patrona di questa antica nazione, che ancora oggi dispiega il suo manto protettivo sui suoi popoli.

L’8 dicembre 1857, Papa Pio IX inaugurò e benedisse a Roma il monumento dell’Immacolata, interamente finanziato dal Re Ferdinando II delle Due Sicilie, che ogni anno per tradizione vede gli omaggi floreali del Papa e di tanti cittadini ed istituzioni.

Con il termine “chinea” si indicava il tributo che il Re di Napoli pagava allo Stato Pontificio, per il privilegio che il pontefice disponeva, in quanto detentore dei diritti feudali sul Regno di Napoli.

Più propriamente, con tale nome si indicava la razza del cavallo bianco sulla cui groppa il Re di Napoli – e in molti casi il Principe Sanseverino di Bisignano – faceva pervenire al Papa a Roma la somma del tributo da pagare annualmente. Il nome della chinea derivava proprio da quello della razza dei cavalli (o muli da sella) bianchi, originari di Hackney in Inghilterra.

La cerimonia della chinea, fortemente simbolica del rapporto di vassallaggio, si svolse in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo, il 29 giugno di ogni anno. L’uso di versare il tributo alla Santa Sede ebbe inizio nel 1059 con i Normanni (Concordato di Melfi).

La chinea, invece, fu istituita da Carlo I d’Angiò, quale riconoscimento all’investitura del titolo di Rex Siciliae, attribuitogli da Papa Clemente IV ed era inizialmente triennale. Si svolse annualmente dal 1264 al 1788, anno in cui Re Ferdinando IV di Napoli non ottemperò all’omaggio. L’abolizione era già stata tentata, ma senza successo, nel 1776, dal Ministro degli Esteri Bernardo Tanucci, per motivi di ordine pubblico.

L’abolizione del tributo, ormai non più in essere da quasi settanta anni, fu riconosciuta ufficialmente dalla Santa Sede nel 1855, quando Re Ferdinando II delle Due Sicilie donò diecimila scudi per la costruzione del monumento all’Immacolata a Roma, inaugurato nel 1857, chiudendo così la lunga vertenza legale.

Foto di copertina: il quadro miracoloso della Madre del Buon Consiglio venerato all’interno della basilica di Capodimonte, che fu commissionato dalla Maria di Gesù Landi al pittore Spanò nel 1844.

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