I partecipanti si sono ritrovati alle ore 09.30 presso la sagrestia del santuario, dove sono stati accolti dal Parroco di San Matteo Apostolo ed Evangelista di Riese Pio X, Mons. Giorgio Piva, che ha illustrato brevemente alcuni aspetti significativi della storia del santuario mariano.




Alle ore 10.00 il Cappellano Capo della Delegazione del Triveneto ed Emilia, Mons. Giancarlo Battistuzzi, Cappellano Gran Croce di Merito, ha presieduto la celebrazione della Santa Messa.
Alle ore 10.45 Alessandro Scandola, Cavaliere di Merito, è intervenuto sul tema Papa San Pio X e la riforma degli Ordini Pontifici, facendo riferimento anche ai privilegi concessi alla Sacra Milizia dal santo pontefice, al quale si deve anche la costruzione della Basilica Magistrale di Santa Croce al Flaminio in Roma, sede della Real Deputazione dell’Ordine Costantiniano. L’edificio è stato costruito nel 1913 dal Ing. Aristide Leonori per volere di Papa Pio X, come solenne celebrazione del XVI centenario dell’Editto di Milano del 313. Fu lo stesso pontefice a sostenere le spese di costruzione, ed il luogo scelto vicino al ponte Milvio fu quello in cui, secondo la tradizione, l’Imperatore Costantino I fece suonare le trombe per annunciare alla Città di Roma la fine della persecuzione dei Cristiani nell’Impero Romano.



A seguire, i partecipanti ha effettuato una visita guidata alla casa natale di San Pio X e al museo a lui dedicato.

Al termine dell’incontro, ha avuto luogo un momento di fraterna convivialità con un pranzo presso lo storico ristorante “Due Spade”, nei pressi della casa natale del santo pontefice.
Il Santuario Maria Assunta delle Cendrole


Il santuario di Maria Assunta delle Cendrole si trova alle Cendrole, località rurale a nordovest di Riese Pio X, in Provincia e Diocesi di Treviso, facendo parte del Vicariato di Castello di Godego.
È la chiesa più antica della zona, precedente alla chiede della Parrocchia di San Matteo Apostolo ed Evangelista, Potrebbe risalire all’epoca paleocristiana, derivata da un luogo di culto pagano dedicato a Diana o Giunone. Secondo la leggenda, invece, fu costruita dopo un evento miracoloso: una pastorella, ritrovatasi in un bosco in fiamme e circondata dai lupi, fu salvata dalla Vergine che espresse la volontà di realizzare un edificio sacro tracciandone la pianta sulle ceneri dell’incendio.
Antica pieve con giurisdizione sulle cappelle circostanti, nel corso del medioevo l’abitato delle Cendrole e la sua chiesa persero d’importanza a favore di Riese. Nel 1280, il trasferimento del fonte battesimale nell’attuale chiesa parrocchiale di San Matteo, fece definitivamente perdere al santuario il ruolo di chiesa matrice.
L’attuale edificio è il risultato della riedificazione in stile neoclassico progettata dall’Arch. Ottavio Scotti nel Settecento.
Il santuario era uno dei luoghi abitualmente frequentati dal giovane Giuseppe Sarto, futuro Papa Pio X, che da ragazzo raggiungeva abitualmente attraverso l’ancora oggi esistente Sentiero Curiotto. In vista del centenario della morte del santo pontefice, la chiesa fu radicalmente restaurata. Il 15 giugno 1985, in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita di Papa Pio X. In seguito, i lavori di restauro continuarono e sono stati ufficialmente conclusi con la Santa Messa celebrata dal Vescovo di Treviso, Mons, Gianfranco Agostino Gardin il 7 aprile 2013.
Papa Giovanni Paolo II si recò e visitò il santuario per ricordare ed omaggiare il suo predecessore. In questa occasione esprimeva la forte devozione della gente per il suo santuario: “Considero un vero dono del Signore iniziare la mia visita nella terra natale del mio grande e santo predecessore Pio X da questo luogo, dove sorge il santuario che custodisce l’antica, veneratissima immagine della Madonna Assunta. Immagine assai cara al cuore di Giuseppe Sarto, il quale, quando era Vescovo di Mantova, confidava di averla ‘innanzi agli occhi fin dagli anni della giovinezzaì, e soggiungeva: ‘Voglia il Signore esaudire i miei voti di vederla anche nella mia vecchiaia, venendo a pregare in quella cara chiesa’”.
Negli interni si trovano dipinti di varia datazione, dal XVI al XX secolo. Fra tutti, si ricorda una Sant’Eurosia di Noè Bordignon. Sempre all’interno è stato allestito un piccolo museo che espone numerosi oggetti devozionali.

Preghiera alla Beata Vergine delle Cendrole
O Maria, Vergine Santissima di Cendrole, madre di Gesù e madre della Chiesa, da secoli invocata in questo Santuario col titolo di Assunta in cielo, dispensatrice amorosa di grazie e favori a chi con fiducia a Te ricorre, guarda benigna a noi tuoi figli, bisognosi del tuo soccorso.
I nostri Padri rivolgendosi a Te, mai hanno pregato invano.
Ed il fanciullo Giuseppe Sarto, che qui spesso veniva pellegrino, è stato da Te incoraggiato ed accompagnato alla missione sacerdotale e alla santità, fino a diventare S. Pio X.
O Madre dolcissima, facci sperimentare la tenerezza del tuo amore, e ottienici le grazie che Ti domandiamo.
Intercedi dal Divin Padre che, animati dallo Spirito Santo, ci distacchiamo dalle cose della terra per vivere costantemente rivolti ai beni eterni.
Il tuo Figlio Gesù ci accolga nella gloria del Cielo alla fine di questo esilio terreno, dopo averLo seguito, portando ogni giorno la nostra croce, sul tuo esempio e con la tua materna protezione.
Amen.

Alessandro Scandola
Alessandro Scandola, cultore e divulgatore in materia di Ordini Cavallereschi, è autore tra altro di L’Ordine Costantiniano di San Giorgio. Storia, Governo, rapporti con la Repubblica Italiana, procedure autorizzative, decorazioni, porto delle insegne (Zel Edizioni 2021, 126 pagine). È nato nel 1972 a Verona, dove tuttora risiede. Dopo la musica, con lo studio della batteria e delle percussioni, la pittura ad olio e acrilico su tela e la scultura, si dedica all’affascinante mondo cavalleresco, passione che lo accompagna da molti anni. Collabora con alcune riviste specializzate, con articoli sul tema, come Il Mondo del Cavaliere, rivista internazionale sugli Ordini cavallereschi, diretto dal Nob. Dott. Pier Felice degli Uberti, Presidente della Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini cavallereschi (ICOC). È socio ordinario dell’Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche (AIOC), istituzione a carattere internazionale con l’Alto Patronato e l’appoggio dell’ICOC. È socio della Società Italiana di Studi Araldici di Torino (SISA), organismo con lo scopo di promuovere gli studi storico-araldici e di valorizzare il ruolo dell’araldica nell’ambito delle scienze umane.
Gli Ordine Equestri Pontifici
Gli Ordini Equestri Pontifici sono gli Ordini Cavallereschi conferiti direttamente dal Pontefice Regnante, il più importante dei quali è oggi l’Ordine Piano, seguito dall’Ordine di San Gregorio Magno e l’Ordine di San Silvestro. Sono Ordini di merito, in quanto servono a premiare le benemerenze acquisite per servizi resi alla Chiesa ed alle opere Cattoliche. Si dividono in Ordini di collazione diretta, cioè conferiti direttamente dal Romano Pontefice, e in Ordini di subcollazione o semindipendenti quali il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta (Ordine di Malta), l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Ordine del Santo Sepolcro) e l’Ordine di Santa Maria Teutonico in Gerusalemme (Ordine Teutonico), in quanto concessi per delegazione apostolica e quindi posti sotto la protezione della Santa Sede.
Papa San Pio X effettuò una significativa riforma degli Ordini Equestri Pontifici con il Breve Multum ad excitandos del 7 febbraio 1905, mirato a razionalizzare e riorganizzare gli ordini cavallereschi pontifici, stabilendo classi e ranghi più chiari e allineati con le altre principali onorificenze europee.