Santa Messa e Meditazione sull’Anno Santo 2025 della Delegazione Tuscia e Sabina presso il Santuario di Maria Santissima Liberatrice in Viterbo

Domenica 9 febbraio 2025, V Domenica del Tempo Ordinario, la Parola di Dio ci parla di chiamata, di vocazione: un invito a riflettere sul fatto che a ciascuno il Signore ha dato una missione. I Cavalieri e i Postulanti della Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, guidati dal Delegato, il Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, si sono ritrovati presso la chiesa della Santissima Trinità-Santuario di Maria Santissima Liberatrice in Viterbo, chiesa di riferimento della Delegazione, per partecipare alla celebrazione Santa Messa delegatizia mensile, officiata dal Parroco, Padre Giuseppe Cacciotti, OSA, alla presenza del Primo Cappellano Vicario della Delegazione, il Prof. Don Stefano Sivilla Clary, Cappellano di Merito con Placca d’Argento, che successivamente ha svolta una breve meditazione sul significato del Giubileo Ordinario 2025 e sulle condizioni per acquistare l'Indulgenza Plenaria.
Foto di gruppo

La Prima Lettura (Is 6,1-2.3-8 – Eccomi, manda me!) è stata letta dal Vice Delegato, il Nob. Dott. Sandro Calista, Cavaliere de Jure Sanguinis con Placca d’Oro. Il Salmo responsoriale (Sal 137 – Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria) è stato letto dal Prof. Roberto Sangiorgi Codangelo di Villazzano, Cavaliere di Merito. La Seconda Lettura (1Cor 15,1-11 – Così predichiamo e così avete creduto) è stata letta da una parrocchiana, la Sig.ra Wanda Selva.

Il Vangelo (Lc 5,1-11 – Lasciarono tutto e lo seguirono) è stato proclamato dal Prof. Don Stefano Sivilla Clary.

Prima di essere la pietra su cui Cristo avrebbe fondato la sua Chiesa, Pietro-Simone è stato colui che ha percorso, prima di noi, l’itinerario che a ciascuno di noi è chiesto di percorrere, il cammino pieno di passione impulsiva ed insieme di incertezze verso il Signore. Come Simone, un pescatore, ciascuno ha il suo lavoro e a ciascuno può capitare di faticare e di non prendere nulla. Ma interviene la Presenza, che chiede di lavorare sulla Sua Parola, cioè di vivere la propria esistenza all’interno dell’avvenimento potente che è Cristo Signore. Allora, il nostro lavoro e la nostra esistenza trovano una fecondità mai prima conosciuta. Non siamo chiamati a fare altre cose, ma a farle per un altro scopo, così come Pietro, rimanendo pescatore, diventa pescatore di uomini. «Venite dietro a me, dice il Signore, vi farò pescatori di uomini» (Mt 4,19).

  • Riflessioni sulle letture festive – V Domenica del Tempo Ordinario. A ciascuno il Signore ha dato una missione [QUI]

Dopo la recita della Preghiera del Cavaliere Costantiniano e la Benedizione Conclusiva, i Cavalieri e i Postulanti si sono recati processionalmente all’altare della Madonna Liberatrice, loro celeste Patrona, per il canto dell’antifona Salve Regina. Successivamente, si sono ritrovati nella sagrestia per ascoltare dal Primo Cappellano Vicario una breve meditazione sul significato del Giubileo Ordinario 2025 e sulle condizioni per acquistare l’Indulgenza Plenaria giubilare.


Venti domande e risposte sul Giubileo Ordinario 2025, sul Pellegrinaggio Costantiniano Internazionale e sul solenne Pontificale in onore di San Giorgio Martire, nell’Anno Santo 2025 per i Cavalieri, le Dame, i Postulanti e gli Amici del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Avanzamento lettura