Al Conservatorio di Palermo il Concerto di beneficenza con musiche di Morricone a sostegno dell’Orchestra Quattrocanti

Nella Sala Scarlatti della splendida sede del Conservatorio di Musica Alessandro Scarlatti, già Vincenzo Bellini, un istituto superiore di studi musicali fondato nel 1617 come Orfanotrofio del Buon Pastore in via Squarcialupo a Palermo, la Delegazione della Sicilia Occidentale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e la Sezione Palermo Mediterranea Rotary International Club, con il fondamentale supporto del Conservatorio di Musica Alessandro Scarlatti, hanno organizzato un evento speciale che coniuga la musica e la solidarietà, venerdì 21 febbraio 2025 allore ore 18.00. Un bellissimo concerto su temi musicali del Maestro Ennio Morricone, con l’obiettivo di sostenere l’Orchestra Multietnico Quattrocanti di Palermo composta da 40 giovanissimi musicisti, diretto dal Maestro Pietro Marchese, nata su un progetto di Mons. Giuseppe Bucalo, Cappellano di Merito, Canonico Onorario del Capitolo Metropolitano di Palermo, con l’iniziativa Il Genio di Palermo. La bellezza salverà il mondo, come attività di integrazione e educazione alla cittadinanza attiva dei ragazzi e dei giovani della I Circoscrizione della Città di Palermo.
Copertina

Il Vice Delegato, l’Avv. Carlo Varvaro, Cavaliere de Jure Sanguinis, ha portato i saluti del Delegato, il Nob. Prof. Avv. Salvatore Bordonali, Signore di Pirato, Cavaliere Gran Croce di Giustizia, e ha ringraziato per l’ospitalità ricevuta il Direttore del Conservatorio, il Maestro Mauro Visconti, e per la nuova collaborazione il Presidente della Sezione Palermo del Mediterranea Rotary International Club, il Prof. Arch. Cesare Calcara.

A guidare al pianoforte il concerto, Corrinne Latteur, pianista, compositore e direttore d’orchestra, che ha salutando gli intervenuti e ha presentato i due valenti musicisti, allievi del Conservatorio delle classi di violino: Alessio Calabrò (1° anno, allievo del Maestro Francesco Palmisano) e flauto: Samuele Ponzo (3° anno, allievo del Maestro Franceso Sclafani), che hanno eseguito 13 temi musicali tra i più belli tratti dal vasto repertorio musicale del Maestro Ennio Morricone: Per le antiche scale (dall’omonimo film), Nuovo cinema paradiso (dall’omonimo film), Per qualche dollaro in più (dall’omonimo film), Deborah’s theme (dal film C’era una volta in America), Sacco e Vanzetti (dall’omonimo film), Gabriel’s oboe (dal film Mission), Addio a Cheyenne (dal film C’era una volta il West), La califfa (dall’omonimo film), Playing love (dal film La leggenda del pianista sull’oceano), Ancora qui (dal film Django unchained), L’estasi dell’oro (dal film Il buono, il brutto, il cattivo), Sahara dream (dal film Il segreto del Sahara), Il clan dei siciliani (dall’omonimo film).

Al termine del concerto, molto apprezzato e applaudito, gli artisti hanno concesso il bis.

Poi, il Segretario Generale della Delegazione della Sicilia Occidentale, Dott. Salvatore Glorioso, Cavaliere de Jure Sanguinis, insieme a Mons Giuseppe Bucaro, al Prof. Arch. Cesare Calcara e all’Avv. Carlo Varvaro, hanno consegnato un prezioso violoncello, donato dalla Delegazione della Sicilia Occidentale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e dalla Sezione Palermo Mediterranea Rotary International Club, destinato ad una ragazza dodicenne, musicista dell’Orchestra Multietnico Quattrocanti.

Quindi, Mons. Giuseppe Bucaro ha espresso i più sentiti ringraziamenti per il lodevole gesto a sostegno di un’orchestra che da più di 10 anni va avanti con grande impegno, ottenendo notevoli risultati con alcuni dei suoi allievi, che suonano ora in importanti teatri italiani.

Successivamente, il Segretario Generale ha consegnato agli artisti degli attestati di partecipazione, che serviranno loro per ampliare il curriculum.

Il Vice Delegato nel consegnare i gagliardetti della Delegazione ha ringraziato i giovani musicisti, che si sono esibiti in uno spettacolo che ha riscosso il plauso dei Cavalieri, delle Dame e degli ospiti intervenuti. Il Presidente della Sezione Palermo Mediterranea Rotary International Club ha ringraziato per la sua presenza il Vice Prefetto Vicario di Palermo, Dott.ssa Patrizia Caterina Antonella Adorno, e per la ideazione dell’evento – unitamente al Vice Delegato e al Segretario Generale – il Barone di Salice Francesco Spoto, Cavaliere di Giustizia, ai quali ha consegnato i gagliardetti del Rotary, come anche agli artisti.

L’Orchestra Quattrocanti

Le selezioni di bambini e ragazzi, di età compresa tra i 5 e i 15 anni, per l’Orchestra e Coro Infantile Multietnico Quattrocanti, fortemente voluta da Mons. Giuseppe Bucaro, ebbero inizio nell’estate del 2012. Sin dall’inizio ha aderito al Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili e Infantili in Italia Onlus. Oggi è composta da 15 violini, 5 viole, 4 violoncelli, 2 contrabassi, 3 flauti traversi, 1 corno, 2 trombe, 3 clarinetti, 1 oboe e 9 percussioni. Si esprime anche con un Coro Infantile, che si distingue in Italia per essere la prima orchestra giovanile multietnica. Il coro di voci bianche è composto da 50 bambini dai 6 ai 14 anni, di 8 etnie diverse da tutte le parti di Palermo. Adotta il sistema educativo del Maestro Antonio Jose Abreu, che attraverso la musica ha strappato i giovani alle bande criminali in Venezuela, li ha riscattati da una situazione di miseria materiale e spirituale, dando loro la forza di lottare per il proprio futuro e per quello delle persone vicine. Attraverso il metodo Abreu, si potenziano sensibilità artistiche e metodologie di integrazione sociale tra i minori di varie etnie, si apprendono nuove regole di relazioni e di ascolto, valorizzando abilità e talenti naturali. Vanta inoltre una intensa attività concertistica con più di 250 concerti eseguiti su tutto il territorio nazionale.

Corine Latteur

Pianista, compositore e direttore d’orchestra, Corinne Latteur nasce in Belgio e consegue il diploma di Eccellenza in pianoforte nel paese nativo, ottenendo la Medaglia del Governo nonché il Primo Premio per il solfeggio al Conservatorio. In Italia si laurea brillantemente (vecchio ordinamento) in Composizione sotto la guida dei Maestri A. Giraldi e M. Betta e in Direzione d’Orchestra con C. Caruso, risultando la prima donna in tutta la Sicilia con tali titoli in entrambe le discipline presso il Conservatorio di Palermo. Docente, svolge stage di formazioni e Master Class. Scrive molto per il sociale (musiche per film sugli eventi climatici, sull’Austerity, sui disagi psicologici dell’essere umano, contro la violenza sulle donne). Le sue composizioni sono eseguite in tutto il mondo.
Nel 1999 e nel 2000 è rappresentante dei compositori siciliani per la Fondazione Arena di Verona, dove due sue opere Sogno di Seta e Black out vengono eseguite al Teatro Filarmonico di Verona.
Negli anni 2003 e 2006, incide due CD contenenti musiche proprie: Specchio Invisibile e Emozioni. Nel 2003, con la sua Orchestra, Latteur è vincitrice del 1° Premio Assoluto al “5° Concorso Europeo Antonino Miserendino”. Il 17 dicembre 2014, in prima mondiale, Latteur dirige la sua opera lirica intitolata Stalking, su libretto di Gaspare Miraglia, in memoria di tutte le donne barbaramente uccise. I due autori possono vantare di essere i primi in Italia ad aver realizzato un progetto tanto arduo quanto impegnativo. Nel 2017, Latteur è stata Direttore stabile del Campus Musicale di Bagheria (Palermo), convenzionato dall’Istituto Superiore di Musica P. Tchaikovsky di Nocera Terinese (Cosenza). Nel 2021, è vincitrice del Concorso Internazionale di Composizione “Femfestival” nel contest online con il suo brano per orchestra Lockdown.
Nel 2024 è risultata vincitrice del concorso musicale del festival del cinema di Cefalù per la migliore colonna sonora.

Il Conservatorio di Musica
Alessandro Scarlatti
di Palermo

Il Conservatorio di Musica Alessandro Scarlatti di Palermo, dal novembre 2023 diretto dal Maestro Mauro Visconti, è uno dei più antichi tra quelli esistenti in Italia. Venne istituito per volontà del Viceré Conte Francesco Ruiz De Castro tra il 1617 e il 1618, presso la trecentesca chiesa della Santissima Annunziata, come Orfanotrofio del Buon Pastore, dedicato alla cura “de li spersi mascoli”. Dell’antica chiesa rimangono ancora oggi visibili il campanile, il colonnato dell’ex chiostro, l’elegante portale chiaramontano e un bassorilievo del Quattrocento raffigurante l’Annunciazione.
A partire dal 1721 vi si intraprese anche l’insegnamento della musica, che divenne quello esclusivo dell’Istituto a partire dal 1747.
Nel corso del Settecento il conservatorio acquisì sempre maggiore importanza e prestigio, avvalendosi di insegnanti come il Napoletano Nicola Bonifacio Logroscino (1698-1764 circa) e diventando un importante centro di produzione musicale, che lo portò a raggiungere una fase di grande prestigio alla fine del secolo. Ne fu allievo anche Francesco Piticchio (che diresse l’Opera italiana a Brunswick intorno al 1786), Pietro Platania, Giorgio Miceli (compositore), Guglielmo Zuelli (maestro, tra gli altri, del compositore Ennese Francesco Paolo Neglia, cui si deve la precedente intitolazione del Conservatorio a Vincenzo Bellini), Alberto Favara (etnomusicologo) e Francesco Cilea.
Tra le importanti personalità musicali che nel secolo scorso hanno legato il proprio nome a quello del Conservatorio palermitano vanno citati anche Guido Alberto Fano, Giuseppe Mulè, Antonio Savasta, Rito Selvaggi, Pietro Ferro, Terenzio Gargiulo, Ottavio Ziino, Antonio Trombone, Maria Elisa Tozzi, Eliodoro Sollima, Vincenzo Mannino, Maria Giacchino Cusenza, Livia Giacchino Paunita, Aurelio Arcidiacono e Salvatore Cicero.

Superato l’ingresso del Conservatorio, da un antico piano a coda si leva in volo uno spartito, come sparpagliato dal vento. Riempie e illumina il vano scala proiettando il visitatore in una percezione sinestetica della musica. Progettata dagli Architetti Aldo Li Bianchi e Laura Galvano, l’istallazione artistica Follia è nata dalla volontà del Presidente Gandolfo Librizzi d’innovare l’idea e la diffusione della musica del Conservatorio, celebrato ai primi di marzo 2017 per i 400 anni di vita. 400 anche i fili invisibili che sostengono l’opera evocando le arpe poste a lato della scalinata. Fluttuanti ad altezze tra i 2 e i 10 metri, 120 i fogli in plexiglas, dalle piegature e ondulazioni diverse, leggeri come reali fogli di carta. Sono corpi illuminati a led e illuminanti al contempo, parte di una scenografia barocca che l’Architetto Li Bianchi dice “ispirata a Bernini”.

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