Incontro prenatalizio della Delegazione San Marino, visita alla mostra “Arte ed Enigma” e raccolta fondi in sostegno alle famiglie sfollate in Libano

Venerdì 20 dicembre 2024 alle ore 18.15 presso la chiesa di San Francesco in via Basilicius 33 nella Contrada San Francesco entro le mura della città antica nella Repubblica di San Marino, è stata celebrata la Santa Messa prenatalizia della Delegazione della Serenissima Repubblica di San Marino del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, per i defunti della Sacra Milizia, per i nuovi nati, per ringraziare dell’anno trascorso e per l’augurio che il nuovo anno, confidando nell’aiuto di Nostro Signore, sia sereno e in grazia di Dio. Nel contesto dell’incontro prenatalizio si è svolta una visita alla mostra-collezione di dipinti della Collezione Arzilli Arte ed Enigma. Inoltre, in vista del Santo Natale, è stata avviata una azione caritativa a favore delle popolazioni martoriate dalla guerra, in particolare per la campagna di emergenza della Catholic Near East Welfare Association-CNEWA Italia a beneficio delle famiglie sfollate in Libano.
Foto di gruppo

Ha presieduto la Celebrazione Eucaristica Don Marco Scandelli, Cappellano di Merito con Placca d’Argento, Presidente della Catholic Near East Welfare Association (CNEWA) Italia, alla presenza del Delegato Dott. Cesare Tabarrini, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento, membro della Real Commissione per la Serenissima Repubblica di San Marino e dei Cavalieri, Dame, Postulanti, famigliari ed amici dell’Ordine Costantiniano. Era presente una rappresentanza di Confratelli della Delegazione Marche e Romagna e della Delegazione Sicilia Occidentale della Real Commissione per l’Italia. Le Monache Adoratrici del Santissimo Sacramento hanno animato la liturgia con i canti. Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Cerimoniere Leonardo Tricarico, Cavaliere di Ufficio, ha recitato la preghiera del Cavaliere Costantiniano.

Questa cerimonia liturgica nel periodo natalizio fa parte di quelle annuali, insieme a quelle del 23 aprile in onore di San Giorgio, patrono della Sacra Milizia, e del 14 settembre per l’Esaltazione della Santa Croce.

A partire dal 2021, con il benestare di Suor Gloria Maria Riva, Madre Superiora delle Monache Adoratrici del Santissimo Sacramento, la Real Commissione per la Serenissima Repubblica di San Marino ha eletto luogo di culto e di riferimento per funzioni della Delegazione, la Chiesa di Francesco, la più antica chiesa del centro storico della Città di San Marino (XIV secolo).

Nel contesto dell’incontro prenatalizio si è svolta una visita culturale, organizzata e condotta dalla Dott.ssa Patrizia Gallo, Dama di Merito, alla mostra-collezione di dipinti della Collezione Arzilli Arte ed Enigma, presso il Palazzo Arzilli in via Donna Felicissima 5 nel centro storico della città. Un’occasione speciale per scoprire la collezione privata del Dott. Giuseppe Arzilli, esposta per la prima volta in sua memoria ad un anno dalla scomparsa.

È seguita una conviviale fraterna presso il ristorante Cesare in Salita alla Rocca 7 della Città di San Marino, con specialità romagnole rivisitate in chiave originale, un’eccellente sinfonia di sapori innovativi e tradizioni culinarie, orchestrato con maestria dallo Chef Graziano Canarezza. Ogni ingrediente è in sintonia con il ciclo delle stagioni e viene selezionato con cura. Ogni piatto è una celebrazione della freschezza e della qualità.

Con l’occasione dell’incontro prenatalizio, in vista del Santo Natale, la Real Commissione per la Serenissima Repubblica di San Marino ha avviato una azione caritativa a favore delle popolazioni martoriate dalla guerra, in collaborazione con Don Marco Scandelli, Presidente della Catholic Near East Welfare Association-CNEWA Italia, associazione cattolica per il benessere del Vicino Oriente. I fondi raccolti saranno destinati in particolare per la campagna di emergenza a beneficio delle famiglie sfollate in Libano.

Approfondimenti

La mostra “Arte ed Enigma”

Tra i segreti dell’arte, l’ispirazione del collezionista e la curiosità degli esperti, Palazzo Arzilli ha aperto le porte, per poter ammirare, fino al 1° aprile, una selezione di circa 70 dei più di 200 dipinti della collezione del gioielliere Dott. Giuseppe Arzilli, a cui è dedicata la mostra Arte ed Enigma, con l’alto patrocinio della Segreteria di Stato Istruzione, Cultura, Università.

“Ha un grande significato perché un anno fa ci ha lasciato nostro padre – spiega Marco Arzilli -, così io e mio fratello abbiamo deciso di celebrare questo anniversario come sarebbe piaciuto a lui, mostrando la sua passione di oltre 70 anni di collezionismo d’arte, di passione. I dipinti superano i 200 e dunque sarebbe stato impossibile farli vedere tutti. Abbiamo fatto una selezione di quelli che sono più significativi per questo tipo di mostra. L’obiettivo è farne altre sempre tematizzate, visto che abbiamo materiale importante”. Dal ‘500 al ‘900, passando per opere uniche di Guido Reni, Annibale Carracci, Matthias Stomer e gli “impressionisti”. Diversi i dipinti salvati tramite restauri. Un tesoro sammarinese da far scoprire ai sammarinesi. “Tanti dipinti sono ancora in fase di studio – precisa la curatrice della mostra, Maria Vittoria Grassi -. Preparare la mostra è stata un’esplorazione storica ed emotiva sia di quella che è stata la passione del collezionista e tutta la sua vita, che la storia dentro ad ogni dipinto. Quindi effettivamente ogni rappresentazione si fa un po’ un piccolo enigma da scoprire. Ci siamo concentrati sull’arte antica, costituendo diverse sale: una sezione impressionista, una sezione barocca e poi una speciale selezione che abbiamo voluto fare è stata quella dedicata a Meo Manzoni, artista Sammarinese riconosciuto a livello internazionale e secondo me da valorizzare”.

“Stanno soffrendo in silenzio”
La campagna di emergenza della CNEWA
per raccolta fondi
destinati alle famiglie sfollate in Libano

La campagna di emergenza della CNEWA è stata avviata per offrire supporto materiale alle famiglie sfollate in Libano, con lo stanziamento di circa 250.000 dollari per l’acquisto di biancheria da letto, cibo, acqua potabile, latte in polvere e medicinali, come dichiarato da Mons. Peter I. Vaccari, Presidente della CNEWA-Missione Pontificia.

Dall’inizio della crisi tra Israele e Hezbollah, che si è intensificata dopo il 17 settembre scorso, oltre un milione di persone in Libano (su una popolazione totale stimata di 5,8 milioni) è stata costretta a lasciare le proprie case. Più di 2.000 persone hanno perso la vita, circa 10.000 risultano disperse e molte altre sono rimaste ferite, mentre i bombardamenti aerei israeliani si sono estesi dal sud del Libano fino al centro di Beirut.

Sono oltre 8.000 le famiglie che vivono in villaggi vicino al confine israeliano, molte delle quali Cristiane, che hanno ricevuto ordini di evacuazione. Con solo pochi minuti di preavviso, queste famiglie stanno fuggendo dalle loro abitazioni in cerca di rifugio verso nord, portando con sé i vestiti che indossano e poco più, trovando accoglienza in scuole parrocchiali, istituzioni governative e nei cortili delle parrocchie.

«Il Libano sta affrontando una catastrofe umanitaria. Molte di queste famiglie sono disperate, costrette a dormire per strada. Le ho viste in pigiama e pantofole e temo che possano rimanere escluse dagli aiuti internazionali, che si concentrano soprattutto su centri di accoglienza più strutturati», ha affermato Michel Constantin, Responsabile delle operazioni della CNEWA-Missione Pontificia per Libano, Siria e Iraq settentrionale da Beirut.

Gli sforzi iniziali della CNEWA-Missione Pontificia sono concentrati sulle famiglie che fuggono dal sud e cercano rifugio nelle strutture gestite dalla Chiesa, lavorando ad esempio con i vescovi e i parroci dell’Arcidiocesi di Tiro, le Suore del Buon Pastore nella Valle della Bekaa, il Comitato Cristiano Unito e le Piccole Suore di Nazareth a Dbayeh a nord-est di Beirut, i Padri Salvatoriani e le Suore del Santissimo Sacramento nel distretto di Keserwan, e le Suore di Gesù e Maria a Bourj Hammoud.

In questa fase iniziale, il team di Beirut stima di aver bisogno di 560.000 dollari per pacchi alimentari e kit igienici destinati a 8.000 famiglie; 90.000 dollari per materassi e biancheria da letto per 2.000 persone; e 50.000 dollari per consulenze psicologiche destinate a 500 madri e i loro bambini.

“Amatevi gli uni gli altri”
La Catholic Near East Welfare Association

Nel 1926, Papa Pio XI ha voluto e approvato l’Associazione cattolica per il benessere del Vicino Oriente (Catholic Near East Welfare Association – CNEWA) con l’intento di diffondere amore e speranza tra i bisognosi che vivono nelle terre storiche ma estremamente precarie delle antiche Chiese orientali: Medio Oriente, Africa nord-orientale, India ed Europa orientale.

Da quasi cento anni la CNEWA è al fianco di chi si trova in difficoltà. Pregando insieme a loro quando hanno subito violenze, confortandoli nei momenti di dolore, nutrendoli quando erano affamati, curandoli quando erano feriti e accogliendoli quando non avevano un luogo che si potesse chiamare casa. CNEWA è sempre stata presente, tramite le braccia del corpo vivente di Cristo, la Chiesa, che si dedica al prossimo: confortando i disillusi, curando i malati, nutrendo gli affamati, vestendo i bisognosi, accogliendo i senza tetto, istruendo gli impazienti e preparando le future generazioni.

La CNEWA è una rete di persone generose e compassionevoli sparse in tutto il mondo, impegnate a vivere il grande comandamento di Gesù: “Amatevi gli uni gli altri”, aiutando il prossimo in difficoltà, ovunque si trovi.

Attraverso questa rete, i donatori di CNEWA collaborano con laici, sacerdoti, suore e vescovi delle Chiese locali – i cosiddetti “uomini sul campo” della CNEWA – che ricevono il supporto, e portano aiuto a innumerevoli persone in Iraq, Israele, Giordania, Palestina, Libano, Siria, Egitto, Eritrea, Etiopia, India, Armenia, Georgia e Ucraina.

La missione dell’Ufficio di Roma della CNEWA comprende due obiettivi principali:

Innanzitutto, è dedita a coltivare relazioni profonde con il “centro” della Chiesa. L’impegno è quello di promuovere con il Papa e i suoi collaboratori forti legami, che riflettano non solo l’impegno nei confronti dei valori e dei principi della Chiesa, ma anche che servano da tramite per una attività più profonda nei suoi sforzi spirituali e umanitari.

Oltre a questa dimensione più “ad intra”, l’Ufficio di Roma svolge anche il ruolo fondamentale di centro propulsivo della missione della CNEWA in Italia ed in Europa.

La CNEWA si impegna a mobilitare efficacemente le risorse al fine di favorire la realizzazione dei vari progetti, assicurando che abbiano un impatto positivo sulla vita di coloro per cui sono pensati. In altre parole, la missione, oltre ad incarnare il mandato principale della CNEWA, è quella di connettere il cuore pulsante della Chiesa ed il continente europeo, impegnandoci a vivere la fede, la passione per l’uomo e la generosità, nella convinzione che siano possibili la concordia e la pace.

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