L’Accademia di Diplomazia del Regno di Spagna, che è una delle accademie più prestigiose del Paese, è stata costituita sotto il patrocinio dei più illustri Membri del Corpo Diplomatico del Regno di Spagna, che hanno ritenuto utile istituire un’accademia da, di e per diplomatici, ma aperta allo stesso tempo anche a persone di altre professioni legate al mondo diplomatico, alle relazioni internazionali e al protocollo.
L’Accademia è orientata allo studio e all’analisi di argomenti di interesse storico, culturale, economico e politico legati al mondo diplomatico. L’Accademia organizza conferenze, corsi e seminari quando gli eventi internazionali lo richiedono. I suoi Ambasciatori e Accademici vengono consultati da diverse istituzioni e ministri su temi legati al mondo della diplomazia.
L’Accademia considera essenziale trasmettere i valori che la Spagna ha diffuso nei secoli in tutti i continenti attraverso il suo Corpo Diplomatico, così come il valore indiscutibile che l’istituzione monarchica rappresenta, riflesso nelle parole di S.M. il Re Felipe VI di Spagna, pronunciato il 19 giugno 2014, dove ha sottolineato che “l’indipendenza della Corona, la sua neutralità politica e la sua vocazione integrativa di fronte a diverse opzioni ideologiche, le consentono di contribuire alla stabilità del nostro sistema politico, facilitare l’equilibrio con gli altri organi costituzionali e territoriali, favorire il funzionamento ordinato dello Stato ed essere un canale di coesione tra gli spagnoli”.

Coloro che sono stati distinti dall’Accademia, possono utilizzare la sua medaglia, basata sullo scudo del Re Filippo II di Spagna. L’Accademia è posta sotto la protezione di San Michele Arcangelo, patrono dei diplomatici spagnoli dal 24 marzo 1949, quando questa è stata approvata canonicamente dalla Santa Sede.

Riportiamo di seguito, nella nostra traduzione italiana, la lettera del 28 novembre 2024, indirizzato da S.A.R. il Duca di Calabria a Don Santiago Velo de Antelo e Antelo, Presidente esecutivo dell’Accademia di Diplomazia del Regno di Spagna:
«Caro Santiago,
Ho ricevuto la tua lettera del 20 novembre, nella quale mi informi che, per decisione unanime del Consiglio degli Ambasciatori dell’Accademia Diplomatica del Regno di Spagna da te presieduta, mi è stata offerta la carica di Presidente Onorario della stessa. Sapendo che la vostra Accademia ha dedicato i suoi sforzi, da molti anni, alla difesa dell’ispanità e allo slancio e alla promozione della Spagna nel mondo, come nazione ricca di valori perenni, così come al costante appoggio della Corona e di colui che la porta, S.M. il Re Filippo VI, ho il piacere di informarti che accetto questa nomina.
Purtroppo, non potrò presenziare alla cerimonia di investitura dei nuovi accademici, molti dei quali sono ambasciatori stranieri accreditati in Spagna, ma potrete, se lo riterrete necessario, annunciare la mia nomina e accettazione durante la cerimonia. Allo stesso tempo, sapendo che hai nominato S.E. il Signor Dott. Don Amadeo Martín Rey y Cabieses a pronunciare la mia laudatio, ti informo che sarei molto contento se la scrivesse e la pronunciasse quel giorno.
Ti prego di trasmettere al Consiglio degli Ambasciatori la mia sincera gratitudine per essere stato nominato Presidente Onorario della vostra Accademia e, naturalmente, di accettare anche tu i miei ringraziamenti, che spero di poterti esprimere di persona alla prima occasione possibile.
Con la mia gratitudine e un grande abbraccio
Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans
Duca di Calabria».

Riportiamo di seguito, nella nostra traduzione italiana, ampi stralci della laudatio dal titolo Rassegna biografica di S.A.R. Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Calabria, Presidente Onorario dell’Accademia di Diplomazia del Regno di Spagna, pronunciata dal Vice-Uditore Generale della Real Deputazione del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, S.E. Don Amadeo Martín Rey y Cabieses, Cavaliere Gran Croce di Giustizia, Accademico dell’Accademia di Diplomazia del Regno di Spagna, durante la cerimonia di nomina dei nuovi Accademici, svoltasi il 3 dicembre 2024 a Madrid presso la Casa y Torre de los Lujanes in Plaza de la Villa, la sede della Reale Accademia delle Scienze Morali e Politiche e Reale Società Economica degli Amici del Paese.



Il testo originale in spagnolo è stato pubblicato integralmente nel numero 175 della rivista dell’Accademia, Diplomacia Siglo XXI [QUI]:
«Don Pedro ha aumentato questa attività altruistica e solidale [del suo defunto padre] in modo esponenziale, al punto che, oggi, l’Ordine Costantiniano, che in Spagna e in Italia è affiancato da una Fondazione, guida e realizza questa opera benefica in Germania, Austria, Brasile, Spagna, Stati Uniti, Francia, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Perù, Portogallo, Regno Unito, Svezia,… Paesi che – ogni volta che può – Don Pedro visita, sapendo che la sua presenza incoraggia e spinge notevolmente avanti i compiti benefici di questo “Ordine di persone per le persone”, che è il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Ho potuto accompagnarlo in molti dei suoi viaggi in Francia, Portogallo o Italia e ho sempre osservato – personalmente – quel prestigio che ho menzionato prima e – soprattutto – l’affetto che suscita ovunque vada, perché sa ascoltare, prendersi cura di tutti, ringraziare e dare una parola di incoraggiamento a chi ne ha bisogno».
«Non saremmo precisi se omettessimo l’amore di Don Pedro per la natura. Ingegnere, dedica la sua attività professionale al campo e al mondo della caccia. L’ho visto guardare il cielo, come ogni contadino, in attesa della pioggia che a volte è riluttante a cadere, e mi ha parlato di allevamento di falchi con la passione di chi sinceramente ama gli animali. Gli piacciono sia la campagna della Mancia che quella austriaca, dove va quando può, e conosce come pochi altri le specie vegetali, le colline, i burroni e le valli, e la fauna che li abita. In questo senso, è Presidente della Fondazione Fondena, dedicata alla protezione dell’ambiente, e ha ottenuto un Premio al Merito nella Gestione Rurale» [QUI].
«Infine, devo dire che Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Calabria, è un grande patriota: patriottismo attraverso il prisma dell’esempio e del servizio. Così, lo abbiamo potuto vedere con le maniche rimboccate, con gli stivali di gomma e coperto di fango, aiutare ripetutamente a pulire le strade dei comuni recentemente colpiti dalla recente Goccia Fredda [o DANA, l’alluvione a Valencia [QUI]], occuparsi personalmente di soddisfare le esigenze alimentari delle persone bisognose durante la pandemia di Covid [QUI e QUI], guidare personalmente in Ucraina una delle ambulanze che l’Ordine Costantiniano ha donato a quel Paese per prendersi cura dei feriti di guerra [QUI], fare un pellegrinaggio a Caravaca de la Cruz con l’Ordine Costantiniano in questo anno giubilare 2024 [QUI], visitare Sibayo, Caylloma, Arequipa in Perù [QUI], per assistere le persone svantaggiate che oggi sono formate professionalmente grazie all’aiuto dell’Ordine Costantiniano, distribuire pacchi di cibo all’Istituto Boccone del Povero di Palermo [QUI]… e così via».
«S.A.R. il Duca di Calabria, sempre pensando agli altri, sempre grato per qualsiasi gentilezza riceva, come – sono sicuro – è grato per ciò che l’Accademia di Diplomazia del Regno di Spagna gli sta ora dando, riservandogli l’alto status di Presidente Onorario, anche se, oserei dire, è l’Accademia stessa che ora è onorata di quella Presidenza che aiuterà, senza dubbio, a intensificare la diffusione del concetto e dei contributi dell’Ispanità alla civiltà e alle relazioni amichevoli della Spagna con il resto del mondo».