04.03.2023 – Santa Messa e Conferenza di Mons. Luigi Pezzuto a San Severo
Aggiornamento: 25 mar
Come anticipato [QUI], sabato 4 marzo 2023, su invito della Delegazione di Puglia e Basilicata del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e con l’alto patrocinio della Provincia di Foggia, presso la chiesa di Santa Maria della Pietà (detta dei Morti o delle Anime Purganti) a San Severo, l’Arcivescovo Luigi Pezzuto, Nunzio Apostolico e Cappellano di Gran Croce di Merito, ha celebrato alle ore 17.15 una solenne Santa Messa. Poi, a seguire Mons. Pizzuto ha tenuto una conferenza sul tema Il Popolarismo nella Dottrina Sociale della Chiesa e nella identità dell’Italia, moderata dal Cappellano Capo di Delegazione, Mons. Giovanni Pistillo, Cappellano di Merito con Placca, con l'intervento conclusivo del Delegato, il Nob. Avv. Dario de Letteriis, Cavaliere di Gran Croce, organizzatore e curatore dell'evento.

Notevole la partecipazione della cittadinanza e delle autorità civili, tra cui menzioniamo l'On. Avv. Carla Giuliano, Deputato; l'Avv. Giuseppe Nobiletti, Presidente della Provincia di Foggia; l'Avv. Francesco Miglio, Sindaco di San Severo, con l'intera Giunta Comunale di San Severo.

Hanno introdotto la conversazione con il Nunzio Apostolico, a riprova dell'attenzione riservata all'evento culturale organizzato dalla Delegazione di Puglia e Basilicata, i saluti istituzionali del Sindaco di San Severo e del Presidente della Provincia di Foggia, seguiti da quelli del Sig. Rocco Pisone, Priore dell’Arciconfraternita della Orazione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo, antica e illustre istituzione religiosa di San Severo che ha sede nella Chiesa che ha ospitato la conferenza. Inoltre, hanno partecipato delle rappresentanze di Cavalieri Costantiniani, giunte a San Severo da tutte le realtà territoriali della Delegazione di Puglia e Basilicata.

L'espressione Dottrina Sociale della Chiesa fu coniata nel 1941 da Papa Pio XII, ed è stata poi sistematicamente utilizzata, salvo una breve parentesi, dai Pontefici successivi. Il grande nucleo della dottrina sociale è composto da famose encicliche e dai discorsi sociali dei Pontefici quali Quadragesimo anno (1931) di Papa Pio XI, Mater et Magistra (1961) di Papa Giovanni XXIII, Populorum progressio (1967) di Papa Paolo VI, Centesimus annus (1991) di Papa Giovanni Paolo II, Caritas in veritate (2009) di Papa Benedetto XVI e alcuni discorsi di Papa Pio XII. Questi documenti pontifici sono il frutto non solo del Magistero della Chiesa, ma anche di un dibattito più ampio convergente negli studi di sacerdoti e laici cattolici. Ad ogni modo, la Dottrina Sociale della Chiesa è da considerarsi insita nello stesso messaggio cristiano, trovando compiuta enunciazione nella terza parte del Catechismo della Chiesa Cattolica.
Il Magistero sociale non prende in considerazione tanto e solo i problemi economici, ma più in generale i problemi della società considerata nel suo complesso, di cui quelli economici ne costituiscono solo una parte. Si tratta di documenti sociali, in quanto riguardanti la società, anche encicliche come la Immortale Dei di Papa Leone XIII o la Spe salvi di Papa Benedetto XVI.
I temi principali della dottrina sociale cristiana riguardano:
L'Uomo, in quanto creatura di Dio, dotata di dignità spirituale e soprannaturale, centro dell'ordine economico, sociale, politico, insieme alla famiglia. Perciò l'uomo ha diritto alla vita religiosa, al lavoro, alla famiglia, all'uso dei beni materiali, alla proprietà, al giusto salario, alla libertà, alla partecipazione alla vita dello Stato, all'istruzione, alla collaborazione nella produzione della ricchezza.
Il Lavoro, che va considerato, come richiamato da Giovanni Paolo II, "nel quadro più ampio di un disegno divino" utile ai "singoli alla realizzazione dello scopo fondamentale della loro vita". Mentre "le autorità responsabili", ossia gli uomini di Governo, Politici, e più in generale coloro che occupano posizioni di dirigenza pubblica e privata nella società, sono preposte a occuparsi con senso di dovere ai “provvedimenti necessari a garantire ai lavoratori la giusta retribuzione e la stabilità".
Lo Stato, in quanto società organizzativa che deve garantire la convivenza civile, le giuste libertà individuali e sociali e la giustizia, nel perseguimento del bene comune dell'intera comunità, rispettando la libertà religiosa di tutti i culti ed i diritti della Chiesa Cattolica.
Di queste istanze sociali cristiane si sono fatti promotori in tutto il mondo numerose personalità del mondo cattolico, fra i quali menzioniamo San Giovanni Bosco, San Giuseppe Benedetto Cottolengo, Federico Ozanam, Léon Harmel e molti altri.
L’idea del popolarismo invece fu elaborata da Don Luigi Sturzo (Caltagirone, 26 novembre 1871 - Roma, 8 agosto 1959) per offrire ai cattolici e a tutti gli uomini “liberi e forti” un modello di aggregazione politica autonomo e diverso dalle ideologie otto-novecentesche del liberalismo e del socialismo. Il 18 gennaio 1919 Don Sturzo fondò il Partito Popolare Italiano, insieme a Giovanni Battista Bertone, Giovanni Bertini, Giovanni Longinotti, Achille Grandi, Angelo Mauri, Sebastiano Schiavon, Remo Vigorelli e Giulio Rodinò. Ispirato alla dottrina sociale della Chiesa cattolica, il Partito Popolare Italiano rappresentò per i cattolici italiani il ritorno attivo ed organizzato alla vita politica dopo decenni di assenza, a causa del non expedit del 1868, disposizione della Santa Sede con la quale si dichiarava inconveniente che i cattolici italiani partecipassero alle elezioni politiche del Regno d'Italia e, per estensione, alla vita politica nazionale italiana (fatte salve le elezioni amministrative). Ciò in conseguenza delle vicende connesse all'Unificazione d'Italia. La disposizione fu revocata ufficialmente da Papa Benedetto XV nel 1919. Una essenziale definizione del popolarismo Don Sturzo la diede quando affermò che esso fosse «esattamente una teoria dello Stato democratico», da non confondere con quelle esperienze che pur apparentemente richiamandosi a simili principi, non rispettavano o tradivano i princìpi del pluralismo costituzionale.