Sante Messe e Processioni

Foto di gruppo
Delegazione Tuscia e Sabina
Redazione SMOC IT

La Delegazione Tuscia e Sabina partecipa alla cerimonia di professione solenne presso il monastero di San Pietro in Montefiascone

Dopo aver percorso le tappe del probandato, del noviziato e della prima professione, Suor Sophia Maria della Croce (al secolo Dayanna Mayereth Delgado Càrdenas), lunedì 8 settembre 2025 nel monastero di San Pietro in Montefiascone, ha emesso la professione perpetua come Monaca Benedettina dell’Adorazione Perpetua del Santissimo Sacramento. Su invito della Madre Priora, una rappresentanza della Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano, guidata dal Delegato, Nob Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, ha presenziato alla cerimonia. Molto stretti sono peraltro i legami tra il Monastero e la Delegazione Costantiniana, che provvede con regolarità alla fornitura di generi alimentari alle Monache Benedettine, che versano in difficoltà economica. La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta dal Vescovo di Viterbo, S.E.R. Mons. Orazio Francesco Piazza, concelebranti dei presbiteri del clero secolare e dell’Istituto del Verbo incarnato, stabilitosi da diversi anni a Montefiascone.

Cuore di Santa Rosa
Delegazione Tuscia e Sabina
Redazione SMOC IT

La Delegazione Tuscia e Sabina partecipa alle celebrazioni in onore di Santa Rosa da Viterbo

Dal 2 al 4 settembre di ogni anno, la Città di Viterbo festeggia Santa Rosa, con celebrazioni che sono celeberrime in tutta Italia e anche all’estero, per la devozione della popolazione e la spettacolarità delle cerimonie, come il trasporto della Macchina a lei dedicata. Su invito della Diocesi di Viterbo, la Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha preso parte in forma ufficiali ai solenni festeggiamenti in onore della patrona di Viterbo, uno degli appuntamenti più solenni e sentiti dell’anno, rinnovando un legame di fede e di appartenenza. Martedì 2 settembre 2025, la Città dei Papi ha vissuto una giornata di grande spiritualità, memoria e festa popolare, in un tripudio di fede, devozione e tradizione, che da secoli anima il popolo viterbese e la devozione a Santa Rosa da Viterbo. Nel pomeriggio si è svolto il Corteo Storico e la solenne Processione nella quale viene condotto il Cuore di Santa Rosa, conservato ancora integro nel prezioso reliquario donato al Monastero delle Sorelle Clarisse da Papa Pio XI, portato dai Facchini della Macchina di Santa Rosa. L’evento straordinario dell’uscita del Corpo della santa viterbese per le vie cittadine, che evidenzia l’aspetto più intimo e religioso dei festeggiamenti in suo onore, quest’anno ha assunto un valore particolare, perché inserito nell’Anno Giubilare della Speranza.

Toscana
Delegazione Toscana
Redazione SMOC IT

Gli eventi di primavera ed estate 2025 della Delegazione Toscana in preparazione al Giubileo Costantiniano

Nel corso della primavera e dell’estate 2025, la Delegazione della Toscana del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha dimostrato un forte impegno e una presenza capillare nelle diocesi della regione, operando in stretta collaborazione con i vescovi e le curie locali. Questa attività riflette la loro missione di carità e fede, che si manifesta attraverso il supporto attivo a iniziative diocesane, la partecipazione a celebrazioni religiose significative e la promozione di valori Cristiani. Le partecipazioni dei Cavalieri, delle Dame e dei Postulanti della Delegazione della Toscana agli eventi svoltosi ad Arezzo, a Pistoia e a Siena, che evidenziano il loro ruolo attivo nel tessuto sociale e religioso della Toscana, non sono stati solo occasioni per esercitare la carità e la fede, ma sono serviti anche come un’importante preparazione per la partecipazione agli eventi giubilari dell’Ordine Costantiniano in occasione del solenne Pontificale di San Giorgio nell’ambito dell’Anno Santo 2025, previsti a Roma il 12 e 13 settembre 2025 [QUI].

Copertina
Delegazione Abruzzo
Redazione SMOC IT

La Delegazione Abruzzo e Molise partecipa alla 731ª Perdonanza Celestiniana a L’Aquila

La 731ª Perdonanza Celestiniana si è svolta a L’Aquila il 28 agosto 2025 con il Corteo storico della Bolla e la Celebrazione Eucaristica seguita dal Rito di apertura della Porta Santa di Celestino della basilica di Santa Maria di Collemaggio, presieduta dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità. L’evento, legato all’indulgenza plenaria istituita da Papa Celestino V nel 1294, per il primo Giubileo nella storia della Chiesa, ha richiamato migliaia di fedeli. Nella sua omelia il Cardinal Parolin ha richiamato il valore del perdono e della pace, inserendo il Sacro Rito nel cammino dell’Anno Santo 2025, e ha trasmesso il saluto di Papa Leone XIV. Ha inoltre ammonito a non ridurre il passaggio della Porta Santa a gesto superstizioso o qualcosa di magico. La celebrazione è stata preceduta dalla lettura della Bolla del Perdono di Papa Celestino V, oggi custodita nella Torre del Palazzo Comunale, e di un estratto della Bolla Spes non confundit di Papa Francesco. In rappresentanza del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha partecipato il Delegato per l’Abruzzo e Molise, Nob. Emanuele Barone Muzj di Fontecchio, Cavaliere de Jure Sanguinis. La Porta Santa è stata successivamente richiusa al tramonto del 29 agosto, dopo essere stata varcata da migliaia di pellegrini.

Sant'Agostino
Delegazione Tuscia e Sabina
Redazione SMOC IT

La Delegazione Tuscia e Sabina onora Sant’Agostino in Viterbo

Il 28 agosto la liturgia fa memoria di Sant’Agostino, vescovo e dottore della Chiesa, autore di innumerevoli opere che, a distanza di sedici secoli, colpiscono ancora per l’attualità del loro contenuto. La figura del Vescovo d’Ippona è particolarmente legata alla Città dei Papi per la plurisecolare presenza dell’Ordine di Sant’Agostino, fin dal XIII secolo, alla chiesa della Santissima Trinità, nel cui convento, peraltro, sono passati illustri personaggi, tra cui due grandi Viterbesi distintisi per santità e dottrina, il Beato Giacomo e il Cardinale Egidio Antonini. La chiesa rappresenta, inoltre, fin dalla sua istituzione, il centro spirituale della Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, sempre profondamente grata ai Padri Agostiniani per la loro paterna guida e squisita accoglienza. In occasione della ricorrenza, pertanto, giovedì 28 agosto 2025, una rappresentanza della Delegazione della Tuscia e Sabina, guidata dal Delegato Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, come da tradizione ha partecipato alla celebrazione della Santa Messa per la solennità di Sant’Agostino, presieduta alle ore 18.30 dal Priore della Comunità agostiniana, Padre Vito Logoteto, O.S.A., concelebranti Padre Jozef Jurdak, O.S.A., e Don Gianni Carparelli, presbitero diocesano.

Il Delegato
Delegazione Tuscia e Sabina
Redazione SMOC IT

La Delegazione Tuscia e Sabina prega per la pace del mondo nella ricorrenza della festa della Beata Maria Vergine Regina a Viterbo

Al termine dell’Udienza generale di mercoledì 20 agosto 2025 nell’Aula Paolo VI, Papa Leone XIV ha invitato a vivere la memoria liturgica della Beata Maria Vergine Regina – che generò il Figlio di Dio, principe della pace, il cui regno non avrà fine, ed è salutata dal popolo Cristiano come Regina del cielo e Madre di misericordia – come occasione per invocare la fine delle guerre: «Venerdì prossimo, 22 agosto, celebreremo la memoria della Beata Vergine Maria Regina. Maria è Madre dei credenti qui sulla terra ed è invocata anche come Regina della pace. Mentre la nostra terra continua ad essere ferita da guerre in Terra Santa, in Ucraina e in molte altre regioni del mondo, invito tutti i fedeli a vivere la giornata del 22 agosto in digiuno e in preghiera, supplicando il Signore che ci conceda pace e giustizia e che asciughi le lacrime di coloro che soffrono a causa dei conflitti armati in corso. Maria, Regina della pace, interceda perché i popoli trovino la via della pace». Rispondendo all’invito del Sommo Pontefice, nella chiesa della Santissima Trinità-Santuario mariano cittadino di Viterbo, la ricorrenza è stata solennizzata con una Celebrazione Eucaristica a cui ha partecipato una rappresentanza della Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano, guidata dal Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, che ha letto la Prima Lettura.

Foto di gruppo
Delegazione Tuscia e Sabina
Redazione SMOC IT

La Delegazione Tuscia e Sabina celebra la solennità di San Bernardo di Chiaravalle presso l’Abbazia cistercense di Casamari a Veroli

Il 20 agosto 2025, presso l’Abbazia di Santa Maria Assunta di Casamari a Veroli in Provincia di Frosinone e Diocesi Frosinone-Veroli-Ferentino, è stata celebrata la solennità di San Bernardo di Chiaravalle Abate (1090-1153), grande monaco cistercense. Venerato come Padre della Chiesa, è stato colonna portante per lo sviluppo della spiritualità Cristiana, quella monastica benedettina cistercense, la spiritualità mariana, lo sviluppo della sacra liturgia, l’architettura cistercense, la storia ecclesiale ed europea, rappresentando uno dei più stretti e fedeli collaboratori dei Sommi Pontefici e un instancabile difensore della tradizione. Ha lasciato alla Chiesa di ogni tempo un patrimonio immenso di sapienza e spiritualità Cristiana. La solenne celebrazione della Santa Messa è stata presieduta alle ore 11.00 nella basilica abaziale di Casamari da Dom Antonio Luca Fallica, O.S.B., Abate di Montecassino, alla presenza della comunità monastica, del Sindaco di Veroli. Prof. Germano Caperna e di numerosi fedeli.

San Rocco
Delegazione Abruzzo
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Devozione, arte e tradizione. La Delegazione Abruzzo e Molise celebra San Rocco a Popoli Terme

Sabato 16 agosto 2025, la Delegazione dell’Abruzzo e Molise del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, guidata dal Delegato Nob. Emanuele Barone Muzj di Fontecchio, Cavaliere de Jure Sanguinis, ha partecipato alla solenne Celebrazione Eucaristica della festa liturgica di San Rocco, nella suggestiva chiesa barocca a lui dedicata a Popoli Terme, presieduta dal Parroco Don Gilberto Uscategui Restrepo, concelebrante Don Francesco Romito, ha unito spiritualità e tradizione, culminando nella benedizione e distribuzione delle “pagnottelle di San Rocco”, simbolo di protezione e carità, in ricordo da quando Rocco venne infettato dalla peste, si ritirò in una foresta dove un cane gli portava il pane ogni giorno. È seguita la Processione serale per le vie cittadine, un momento di forte devozione e partecipazione comunitaria. A Popoli Terme, come in molti centri abruzzesi, la festa di San Rocco è un ponte tra il sacro e il sociale: dalla benedizione del pane alla processione, ogni gesto è carico di significato. Un culto che resiste nel tempo, ricordando come, nella storia, la speranza abbia spesso avuto il volto di un pellegrino con un bastone e un cuore generoso.

Copertina
Delegazione Tuscia e Sabina
Redazione SMOC IT

La Delegazione Tuscia e Sabina celebra la solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria al santuario mariano di Viterbo

A Viterbo, nella chiesa della Santissima Trinità-Santuario della Madonna Liberatrice e Convento Agostiniano della Santissima Trinità, la ricorrenza liturgica dell’Assunzione della Beata Vergine Maria il 15 agosto viene sempre celebrata con speciale solennità. In particolare quest’anno, ricorrendo il 75° anniversario della solenne proclamazione del dogma dell’Assunzione della Madre di Dio in anima e corpo da parte di Papa Pio XII, che il 1° novembre dell’Anno Santo 1950 nella Costituzione apostolica Munificentissimus Deus ha dichiarato e definito come «dogma da Dio rivelato che l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo», affermando che «il concorde insegnamento del magistero ordinario della Chiesa e la fede concorde del popolo cristiano, da esso sostenuta e diretta», mostrava «in modo certo e infallibile» come l’assunzione corporea di Maria fosse «verità rivelata da Dio e contenuta in quel divino deposito che Cristo affidò alla sua Sposa, perché lo custodisse fedelmente e infallibilmente lo dichiarasse».